E' stato inaugurato ieri, mercoledì 21 luglio 2010, il primo parco a orti urbani realizzato e attrezzato dal Comune di Roma: si trova alla Pisana, in via della Consolata. A partecipare alla cerimonia di taglio del nastro sono stati, tra gli altri, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente del municipio XVI Fabio Bellini, l'assessore comunale all'Ambiente Fabio De Lillo, il presidente della commissione comunale Ambiente Andrea De Priamo (Pdl).

L'iniziativa nasce ad opera del Dipartimento tutela ambientale e del Verde urbano insieme al XVI municipio. Il parco, grande circa 18.000 metri quadrati, è stato realizzato con un finanziamento di 300.000 euro su una parte di proprietà comunale di complessivi 40.000 metri quadri. Al suo interno ci sono 21 spazi da duecento metri quadrati ciascuno (per un totale di 4200 metri) destinate a orti urbani, 10 casette in legno per il ricovero attrezzi, locali tecnici e bagni, un'area parcheggio, due fontanelle pubbliche, panchine e cestini per i rifiuti.

Ora, con un bando d'assegnazione sarà dato in gestione l'orto urbano a una associazione della terza età che si occuperà della manutenzione ordinaria del parco e dell'apertura al pubblico. In cambio gli anziani potranno coltivare i 21 orti, seguendo metodi di coltivazione biologica e solo per consumo familiare. L'assegnazione all'associazione sarà data in comodato d'uso. Per ora, in via temporanea, l'orto è affidato per sei mesi all'associazione Fosso Bravetta.

"Da qualche tempo alla Casa Bianca c'è un orto gestito da Michelle Obama. E' l'esempio di una grande sfida di recuperare l'antica tradizione degli orti". E' quanto ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno intervenuto all'inaugurazione dell'orto urbano comunale della Pisana. "Questo orto raccoglie una tradizione antica di Roma - ha spiegato - Per la loro nascita partiremo dalla periferia e arriveremo in città e nelle scuole: tutti devono conoscere la grande esperienza della coltivazione. Quello inaugurato oggi fa parte di una serie di orti urbani che apriremo in tutte le periferie e in tutti i quartieri, si tratta di una esperienza radicata nella vita di ognuno di noi"

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