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Roma 66 posto per Ciclopedonalità.Troppi i Ciclisti vittime di incidenti. PDF Stampa E-mail

ECOSOSTENIBILITA'

Vita in salita per i ciclisti
"Roma è agli ultimi posti"

Il presidente di Legambiente Lazio racconta la condizione difficile di chi pedala in città. La Capitale al sessantaseiesimo posto per 'indice di ciclopedonalità'; troppi i ciclisti vittime di incidenti

di FRANCESCA DE BENEDETTI

"Roma si ritrova fanalino di coda nella classifica che premia i comuni italiani più virtuosi nel favorire la mobilità ciclabile". La denuncia è di Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. Commentando il rapporto "L'a-bici" diffuso dall'associazione alla vigilia di ExpoBici, Parlati punta l'indice sulle pecche della capitale. Certo, non bisogna dimenticare la ciclabile in direzione mare né il potenziamento del servizio di bike sharing, ma secondo Legambiente "la situazione generale resta sconfortante" e "al di là di interventi spot le opere spesso non sono inserite in un piano organico".

L'aspetto più allarmante per i ciclisti romani è  "la strage silenziosa che si consuma ogni giorno sulle strade con sempre più vittime di incidenti che denotano l'assoluta assenza di una cultura diffusa di rispetto verso il piccolo mezzo ecologico e verso coloro che, nonostante tutto, si ostinano a pedalare in città. Tanto che le associazioni dei ciclisti si sono viste costrette a diffondere un manuale di sopravvivenza del ciclista urbano".

Secondo il rapporto di Legambiente, la capitale si piazza al 66° posto, con un 'indice di ciclopedonalità' lontanissimo dal podio di Reggio Emilia, Lodi e Modena. Non va meglio per le altre città del Lazio. "La scorsa primavera abbiamo apprezzato il via libera della giunta Alemanno al tanto atteso Piano della ciclabilità - spiega Parlati - ma per non farlo rimanere sulla carta ora va sostenuto con le risorse necessarie alla realizzazione degli interventi, accelerandone l'attuazione con priorità decise tramite un confronto con cittadini, comitati e associazioni".