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E' arrivato il momento.... 16 e 17 aprile Convention della Costituente Ecologista. PDF Stampa E-mail

 

E' ARRIVATO IL MOMENTO..... 16 e 17 aprile Convention della Costituente Ecologista
 
Care  e cari,
è arrivato il momento di dare una forma politica alla Costituente Ecologista. Il 16 e 17 aprile prossimo è stata convocata, dal coordinamento organizzativo della costituente, la prima convention della Costituente Ecologista.
 I Verdi,  come deciso ieri, 8 febbraio, dall'esecutivo nazionale e dall'ufficio di presidenza, parteciperanno come protagonisti a questo evento. Siamo chiamati, infatti, insieme a tutti i firmatari dell'appello Io Cambio a dare una forma politica ed organizzativa al processo della costituente.  E' un passaggio storico e importante atteso da molti cittadini che attendono un nuovo soggetto politico ecologista e civico, che realizzeremo insieme ai firmatari dell'appello Abbiamo un Sogno con i quali abbiamo deciso in un documento unitario (che potete leggere sul sito  www.costituentecologista.it) una serie di iniziative comuni. Invitiamo già da ora i firmatari dell'appello Abbiamo un Sogno ed in particolare Michele Dotti a partecipare all'assemblea.  
 Per realizzare questo sogno costituente è necessaria la responsabilità e il rispetto di tutti per le storie di tutti. Non dobbiamo chiederci da dove veniamo, ma dove insieme vogliamo andare.  Ecco perché come Verdi daremo il nostro contributo a far nascere questo nuovo soggetto politico.
I Verdi dopo il congresso di Fiuggi del 2009 hanno lanciato  con grande coraggio la proposta della Costituente Ecologista.  Coraggio perché sapevamo che ci aspettava una grande, lunga e faticosa traversata nel deserto per ricostruire insieme ai movimenti civici, ecologisti e le migliori intelligenze del nostro paese le ragioni di un nuovo ecologismo politico in Italia, facendo tesoro delle esperienze di altri paesi europei dove oggi i movimenti politici ecologisti rappresentano una solida realtà. Abbiamo fatto tra di noi in questi mesi una lunga riflessione sulle ragioni che hanno condotto i Verdi ad una crisi, crisi che non ha risparmiato anche l’ecologismo associativo. Stiamo lavorando, cosi come accaduto in Francia con Europa Ecologie e come sta accadendo in Spagna con Equo, per dar vita ad un nuova forza ecologista.
Il 29 e 30 gennaio scorso si è svolto a Bologna un’incontro tra i firmatari dell’appello Abbiamo un Sogno, della Costituente Ecologista e di diverse realtà e movimenti civici per avviare un confronto sulla possibilità, che in Italia come nel resto d’Europa, possa nascere questa nuova forza ecologista e  aggiungo anche civica. Sono stati due giorni difficili e intensi,  ma alla fine ritengo che nonostante alcune asprezze  e parole assolutamente fuori posto che sono state rivolte ai Verdi,  il confronto sia stato utile. Oggi non siamo più soli e abbiamo condiviso il nostro progetto insieme a realtà significative come quella dei  sindaci dei comuni virtuosi, dell’appello Abbiamo un Sogno e dei Movimenti Civici Siciliani.
Daniel Cohn Bendit nell’incontro che si è svolto a Roma il 18 novembre, The Green Way, con grande chiarezza raccontando l’esperienza di Europa Ecologie diceva: “il problema di noi ecologisti è che noi pensiamo di avere ragione ma non pensiamo che il vero problema è la politica. Possiamo e dobbiamo trovare le soluzioni alle crisi sociali, economiche e ambientali ma in democrazia per portarle avanti devi costruire una maggioranza”.
Io penso che sarebbe un errore imperdonabile pensare che il futuro soggetto politico ecologista non si ponga il problema di come costruire una maggioranza nel paese per fare in modo che la conversione ecologica dell’economia possa diventare una realtà.  Sostenere , come qualcuno ha fatto, che non ci si debba porre il problema delle alleanze è sbagliato.  Le alleanze dovranno essere realizzate solo dopo un confronto sui programmi.
La mozione che ha prevalso al congresso di Fiuggi e che ha lanciato la Costituente Ecologista prevede il superamento dei Verdi per costruire il nuovo soggetto politico ecologista e civico. In questa direzione siamo determinati ad andare avanti con grande onestà  e passione. La passione di chi oggi vuole rinnovare e innovare la politica italiana.
In questa fase costituente noi Verdi daremo il nostro contributo di idee, esperienze e intelligenze, con grande rispetto per tutti e senza egemonia, perché la fase storica e politica che sta attraversando il nostro paese genera una fortissima preoccupazione e perché riteniamo che il nostro impegno sia più un dovere morale che un’esigenza politica.
Siamo mobilitati nella campagna per sostenere i referendum sull’acqua, sul nucleare e anche sul legittimo impedimento anche perché non esiste tutela ambientale senza legalità e non esiste democrazia se di fronte alla legge non siamo tutti uguali.
Dobbiamo avere anche la consapevolezza che oggi la crisi della Democrazia in Italia o meglio l’emergenza democratica che viviamo porta a conseguenze molto gravi anche sul piano della difesa dell’ambiente e della salute. L’espulsione dei temi ambientali, e anche dei Verdi,  dal grande sistema della comunicazione è vissuta con sofferenza e preoccupazione da tutti noi.  Contemporaneamente assistiamo ad un fenomeno preoccupante che è la “ mediatizzazione  e personalizzazione” della politica. In sintesi esisti se sei trasmesso e se sei trasmesso aumentano i tuoi consensi. Questo ha portato ad un cambiamento  radicale del modo di far politica da parte dei partiti che progressivamente, inseguendo il modello berlusconiano,  sono arrivati a modificare i propri simboli inserendo i nomi dei leader: Berlusconi, Di Pietro, Casini, Vendola, Fini. Questa è la sconfitta della politica perché un simbolo dovrebbe essere portatore di valori  e contenuti.  Se un domani quei nomi non dovessero esistere più in quei simboli cosa accadrebbe? Che verrebbero meno le ragioni della sinistra? Della destra? Ecco perché  penso che il futuro soggetto ecologista e civico debba avere una leadership plurale basata sulla parità di genere e  che dobbiamo lavorare per superare la forma partito, ormai in crisi e non più democratica,  investendo nella democrazia partecipata. E’ solo con la moltiplicazione delle iniziative territoriali, stando dentro i conflitti sociali e ambientali in modo nuovo e indicando le soluzioni, che recupereremo consenso.
Nei prossimi giorni insieme ai firmatari dell’appello Abbiamo un Sogno, della Costituente Ecologista e i movimenti civici che hanno aderito, daremo vita a vere e proprie consultazioni con le realtà più significative del paese dall’associazione Libera, a Slow Food di Carlin Petrin, al mondo del volontariato, dell’ambientalismo e dell’animalismo al mondo della Green Economy.  L'assemblea del 16 e 17 aprile sarà un passaggio storico per l'ecologismo politico italiano, ci renderà più forti e proporrà al paese e agli italiani una nuova proposta politica quella ecologista di cui tanto c'è bisogno. Con l'orgoglio e la passione delle nostre idee vinceremo questa sfida. Lavoriamo pertanto a diffondere nei territori questa nostra proposta. 
Nei prossimi giorni vi comunicheremo il luogo dell'assemblea e il programma. 
Saluti Ecologisti,
 
 Angelo Bonelli