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Proposte della F.C.I. Lazio nel 2011. Roma Capitale della Bicicletta. PDF Stampa E-mail

 

 
 
 
 
 
 
      ROMA   CAPITALE DELLA BICICLETTA
                                                                                                                                        
                                                                                                                                                                   
                                                                       
PROPOSTE DELLA FCI - REGIONE LAZIO PER IL 2011
Aderisce al coordinamento Roma Ciclabile
 
Telefono 3280608637
 
Alcuni dati statistici per capire come inserire al meglio la ciclabilità nella Capitale,
senza utopiche fantasie e rigidi fondamentalismi.
 
a)Produzioni di biciclette nel 2009               40 % per bambini e ragazzi
                                                                      30       Mtb
                                                                      21       City bike
                                                                        7       Corsa
b)Uso della bicicletta  anno 2002                 40%   per passatempo
                                                                      30             Trasporto
                                                                      20             per il fisico
                                                                      10             per allenarsi alle gare.
c)incidenti imputabili al guidatore nel 2009     stato alterato 9,2 %
                                                                          velocità          8,9
                                                                          distrazione     8,6
f)incidenti imputabili a fattori esterni nel 2009 strade malmesse       8%
                                                                            atmosfera negativa    7,9
                                                                            scarsa illuminazione 7,6
                                                                            veicolo non a posto    7,6
                                                                            pedoni e ciclisti irregolari 6,6
g)contravvenzioni dei vigili urbani di Roma nel 2009
                                                                            Divieto di sosta       30,8%
                                                                            Limiti di velocità     12,1
                                                                            Accesso a zona ztl     6,1
                                                                            Uso del telefonino e
                                                                            Passaggio con il rosso 4,4% 
h)Quanti ciclisti circolano a Roma e Provincia ogni giorno nel 2011?
Non si sa’ con precisione.Qualcuno dice 15.000,altri sparano 40.000.
Forse 20.000 è più vicino alla realtà.             
 
 
 
 
 
 
                             
 
                                               OBIETTIVO   PRIMARIO
 
                  AUMENTARE IL NUMERO DI UTENTI IN BICICLETTA,
                  FAVORENDO TUTTI I SUOI MOLTEPLICI IMPIEGHI
                        CURANDONE,IN PARTICOLARE,LA SICUREZZA. 
 
PROPOSTE   IN   ORDINE DI PRIORITA’ D’INTERVENTO
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1)Il COMUNE DI ROMA DEVE RICONOSCERE NEL CICLISTA UN
 CITTADINO BENEMERITO PERCHE’ RISPETTA LA SUA CITTA’
Il Comune di Roma deve riconoscere concretamente il valore sociale,ambientale,
culturale e sportivo dell’uso quotidiano della bicicletta,attuando una seria politica
degli incentivi e disincentivi.Ovvero :
a)realizzare una programmazione pluriennale precisandone gli obiettivi.
b)l’ufficio bici deve coordinare un costante dialogo  fra i vari assessorati.
c)stanziare i fondi sufficienti per l’attuazione del programma cominciando a
rastrellare Euro dalle multe!!!!!!
Legge 19 Ottobre 1998 n.366”Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica”
Art.10 comma 3 modifica l’art.208 comma 4 del decreto legge 30 aprile 1992 n.285,
“I proventi spettanti …per strade,segnaletica,mezzi tecnici per i servizi di polizia stradale
…….ed in misura non inferiore al 20 % dei proventi stessi,alla realizzazione di interventi a
favore della mobilita’ ciclistica”
d)effettuare un primo e serio censimento della mobilità ciclistica nella Capitale.
 
2)PIANO QUADRO DELLA CICLABILITA’
Approvare il Piano Quadro della Ciclabilità  dando la precedenza a certe ciclovie
“leggere”sul marciapiede o sulla carreggiata.In quest’ultimo caso la pista ciclabile
dev’essere ben visibile agli altri utenti con il logo della bici e segnaletica appropriata
delimitandone la corsia almeno con la banda rumorosa(o borchie) e catarifrangenti.
Queste ciclovie,molto più economiche,incentivano,se ben studiate,il cittadino a lasciare l’auto
a casa e raggiungere facilmente i centri intermodali,commerciali e scolastici in bicicletta.
Per esempio :colleghiamo il popoloso quartiere Laurentino con la metro B di Eur Fermi in 3 km,
meglio ancora da Colli Portuensi a FR1 Bonelli o Metro B Magliana in 3 km , sempre sul
marciapiede.A Roma le popolose borgate attendono iniziative in tal senso.  
Per concorrere con gli altri mezzi, la pista ciclabile, deve andare dritta alla meta
e non zig zagare nel quartiere per evitare le lamentele dei negozianti.
SI SCONSIGLIA l’ACCESSO NELLE ATTUALI CORSIE PREFERENZIALI DEI
BUS e TAXI .Queste sono strette ed il differenziale di velocità/peso con i predetti
mezzi è notevolmente scoraggiante.
Ci auguriamo che le tante piste ciclabili cittadine già finanziate siano realizzate al più presto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
3)GIOVANI :sicurezza e ciclodromi
I ragazzi possiedono tutti la bici ma sulle strade se ne vedono pochi.
Qualcuno da’ la colpa all’assenza di piste ciclabili,altri alla paura “responsabile”
dei genitori,altri ancora alla loro apatia verso lo sport o peggio ancora perché
non sanno che fare con il ciclismo faticone.Fatto sta’,che gli stessi li troviamo
a quattordici anni con una ruota sola sul motorino.Qualcosa non va’, probabilmente
nell’approccio culturale del giovane verso il mondo della bicicletta.
E’ mai possibile che nessuno riesca a liberarli dalla castrazione del motore,scuotendoli
con motivazioni giuste per farli protagonisti della più straordinaria rivoluzione che
questo secolo si attenda:usare la bicicletta per andare al cinema,a mangiare la pizza ecc.
Altro che fare casino allo stadio!
 Proposte :
a)l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma (ufficio bici) deve coinvolgere tutti 
 i Municipi per individuare capillarmente le aree o strade da chiudere  al
traffico anche per qualche ora,due o tre giorni la settimana.E’ sufficiente un’anello di
700 metri da chiudere il martedì e giovedì dalle 16 alle 18,30.
Nell’area di Tor vergata,molto frequentata dai ciclisti per gli allenamenti,
ci sono tanti spazi disponibili.Per esempio,il Municipio VIII è stato già contattato.
Una volta inventariate le varie aree disponibili,sarà cura della Fci-Lazio o degli Enti
di promozione sportiva a contattare le associazioni per gestire l’impianto concretamente.
E’ importante far incontrare i giovani praticando il ciclismo in sicurezza,educarli a
conoscere il mezzo attraverso la ciclofficina e la mobilità sulle strade aperte al traffico
districandosi nel percorso ben segnato.
 
b)sollecitare la Regione,la Provincia,il delegato allo sport del Comune di Roma,il
Dr.Pescante,responsabile per la promozione Olimpica,per la realizzazione del nuovo
Velodromo Coperto,la vera casa del ciclismo.  
 
c)realizzare una,due volte l’anno la campagna pubblicitaria mirata a stimolare gli studenti
delle scuole medie e superiori per incoraggiarli all’uso della bicicletta.
In attesa di un buon Testimonial propongo il mio sloogan:
Rivoluzioniamo la citta’- muoviamoci Tutti in bici “ .
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
4)LAVORI URGENTI A ROMA
 
a)consentire l’attraversamento del Tevere dalla via Flaminia alla Salaria attaverso il sottopasso
del GRA attualmente ancora chiuso.
b)la pista ciclabile verso Castel Giubileo presenta spaccature per notevole cedimento del terreno.
c)nei pressi di Castel S.Angelo e successivi chilometri,la pista è molto pericolosa a causa
di alcuni marmi e grandi rami cadenti.
d)allontanare dal muro le canaline per scendere al Tevere Ponte Princ.Amedeo.
e)riattivare la manutenzione costante di tutte le piste esistenti.
f)Collegamento della pista ciclabile Tevere sud con i popolosi quartieri del Trullo,
Corviale e Colle del sole autorizzando il passaggio ai soli ciclisti sul sottostante
ponte dell’Acea.
Questo eviterebbe ai ciclisti di percorrere la pericolosa via della Magliana per raggiungere la pista sul Viadotto.L’azienda non è contraria al transito dei ciclisti ma non vuole, giustamente, i cancelli sempre aperti.E’ sufficiente incaricare l’addetto alla manutenzione del quel tratto di pista ad aprirli e chiuderli giornalmente ad una certa ora come si fa’ con le ville.
La nostra presenza inoltre,è sempre garanzia di un controllo costante.  
 
5)INTERMODALITA’
Bici – treno ma anche bus e tram,sono l’accoppiata perfetta per attraversare la
Città,specialmente di notte e quando il tempo è inclemente.
L’armonia fra questi due mezzi è impedita da chi dovrebbe favorirla.E’ difficile
arrivare ai treni,qualche volta lo è di più per salire ma è difficilissimo non dare
fastidio agli altri passeggeri in vettura.
Numerosi ciclisti si sono attrezzati con bici pieghevoli altri usano per i viaggi più
lunghi le apposite sacche(nb:dimensioni accettate in treno sono 80x110x40).
E’ decisivo instaurare un tavolo permanente con i proprietari della rete ferrata ,
le associazioni e le autorità interessate per sviluppare il problema,se pur a piccoli
passi ma con idee chiare.Qualche proposta per convivere con gli altri utenti:
a)trovare sulla prima carrozza lo spazio sufficiente ad accogliere le bici.
Da un primo rilevamento in vettura ed in attesa che queste siano predisposte all’origine,
sono sufficienti circa 2 metri lineari in ambo i lati.Concretamente bisogna togliere 8
posti a destra ed altrettanti a sinistra.Una nullità se si pensa che un treno locale ne
ha circa 1.200 ed i passeggeri siedono per poco tempo.Le bici,devono essere appese a
ganci con molle a scomparsa per consentire all’utente ciclista,di scendere e salire liberamente.
Esternamente alla vettura,devono essere collocati i sensori luminosi per informare il ciclista
sulla disponibilità  o meno dei posti in vettura diciamo verde e rosso .Meglio ancora se
una scritta luminosa precisa il numero esatto dei ganci disponibili. 
b)definire con precisione l’orario in cui il ciclista assolutamente non può salire
sul treno.Senza dubbio,è sconsigliabile,nei giorni feriali dalle 7 alle 10,dalle 13 alle 14,30
e dalle 16,30 alle 19,30.I giorni festivi dipende dalle località in cui si è diretti.
Comunque,con lo spazio dedicato in vettura,tutta la materia potrebbe essere rivista
completamente.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
6)BIKE SHARING
Questo servizio di noleggio è utile per i residenti e per i turisti.
Non si sviluppa a Roma per una serie di problematiche legate all’informazione,
alle difficoltà di reperire la tessera,la prima mezz’ora a pagamento e l’assenza di
ciclovie capillari.
La FCI propone in tal senso quanto segue:
a)il servizio bike sharing và offerto gratuitamente ai possessori dell’abbonamento
annuale Metrebus ed a costo agevolato per chi possiede quello mensile.
b)insistere nell’informazione costante del servizio alla comunità e negli hotel.
c)il documento per prendere la bici si deve acquistare anche dal tabaccaio.
d)la prima mezz’ora ovvero quella utile per gli spostamenti veloci,non si deve pagare
perchè tale agevolazione,va’ considerata come uno dei tanti incentivi a favore di chi
si muove senza inquinare l’aria o disturbare con rumori dannosi.
e)applicare un sensore per individuare in ogni momento la localizzazione della bicicletta.
 
 
 
 
 
 
 
7)CICLOTURISMO
Roma  e la sua Provincia,con tante mete turistiche a disposizione,non può esimersi di realizzare
una fitta rete ciclabile come gia’ avviene nell’Europa del nord.
La Fci-Lazio,considerando che il 70% dei romani e della provincia usano la bici per passatempo
(40%),per tenersi fisicamente sani(20%)e per allenarsi all’agonismo(10%) è molto interessata
all’argomento come lo sono le autorità per soddisfare i numerosi turisti italiani e stranieri.
Quali le priorità urgenti:
 
a)completare la pista ciclabile sul Tevere dal GRA via del Mare a Fiumicino
Naturalmente la vogliamo Asfaltata e non con il Glorid.Costa all’inizio qualcosa di più per la diversa preparazione del fondo ma in proiezione futura si risparmia sulla manutenzione.
L’asfalto,inoltre,soddisfa tutti gli utenti compresi i cicloamatori con le bici da corsa,i quali,
attratti dal mare e dalla strada pianeggiante,rischiano la vita ogni giorno  sulla Cristoforo Colombo e sulla via Portuense. 
I vecchi vincoli demaniali ed altre leggi e leggine si possono superare come si è fatto con le ville storiche romane.Grazie alla sensibilità ed all’impegno di alcuni assessori (!!!!) si è modificata la legge ed ora si può transitare a velocità controllata.
 
 
 
 
 
 
 
 
b)pista ciclabile sulla via Cristoforo Colombo sino ad Ostia.Qualche tratto è gia’ esistente. 
Un gruppo di architetti consiglia la pista solo sul lato destro altri sui due lati.
L’importante che si faccia presto anche con la collaborazione di qualche sponsor.
 
c)la litoranea da Fregene a Torvaianica passando per Fiumicino,Ostia,Castel Porziano,
 e Pratica di Mare(aereoporto).Si spera molto sulla bonta’ del Presidente della Repubblica
per il tratto dalla cantoniera di Ostia a Torvaianica.Inoltre,sono in corso alcuni rilevamenti per consentire agli abitanti di Ostia di giungere in bici direttamente all’aereoporto di Fiumicino.
Eppure non c’è località più adatta allo sviluppo ciclistico del lido di Ostia!Strade chiuse al traffico
ed asfaltate nella pineta per un ciclodromo,tanta pianura per pedalare tranquilli e super strade
come il Lungomare Amerigo Vespucci per continuare la litoranea.
 
d)Roma-Castel Gandolfo(Sede Papale e sottostante lago).Con l’Appia Antica si raggiungono
i Castelli Romani sino all’incrocio con la via Nettunense-Appia Nuova.Poi si sale in 3,5 km
con la SP 140.Castel Gandolfo è il trampolino per un mondo fantastico vicino la Capitale.
 
e)Pista ciclabile del Lago di Bracciano.La Provincia ha stanziato una somma consistente.
Si potrebbe cominciare subito con una ciclovia leggera delimitata con banda rumorosa.
 
f)Pista ciclabile sulla Laurentina in fase di notevoli lavori di allargamento.E’ interessante
che raggiunga almeno il cimitero di Trigoria.
 
g)Pista ciclabile sulla Tiburtina anch’essa in fase di allargamento.Ai ciclisti interessa
congiungersi alla trascurata pista ciclabile che conduce verso  Guidonia.Lo stesso
dicasi per la Tiberina sino a Fiano.
 
NB:anche se alcuni itinerari riguardano la Provincia di Roma,gli utenti,in gran parte,
risiedono a Roma come tanti turisti.Si chiede,dunque,al Comune di Roma,di farsi
parte interessata  all’argomento sollecitando  la realizzazione delle stesse.  
 
 
 
 
 
 
                                                                              Federazione Ciclistica Italiana
                                                                              Comitato Regione Lazio
Saluti                                                                     Referente :    Gianfranco Di Pretoro
 
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.                               Aderisce al Coordinamento Roma Ciclabile
 
Roma,27 Febbraio 2011   
 
 
 
 
    
   Trovo il documento interessante ma assai fallace su due questioni che sono il cardine della possibile rivoluzione:

1. le piste ciclabili leggere, ovvero far passare le piste tra il marciapiede e le auto in sosta. Cosa che potrebbe consentire di realizzare decine di chilometri di piste senza spendere un euro e eliminando in alcune strade la piaga della sosta in doppia fila che si presenta a causa di una larghezza eccessiva della carreggiata che così potrebbe essere ridotta. Si veda questa foto per capire al volo: http://2.bp.blogspot.com/_k4-BP9F_tpg/S-J3IjGjrtI/AAAAAAAAMwc/rFRxCm6accA/s1600/Ciclabile+Parigi.JPG


2. il bike-sharing. è corretto centrare il problema sulla prima mezz'ora gratuita, ma occorre anche dire che il servizio non puo' essere gestito da Atac: non è il suo mestiere. Ci sono delle società, a livello mondiale, che si occupano di questo (Clear Channel, JcDecaux...) e che vanno coinvolte tramite un regolare bando di gara. Bando che imponga non solo -ovviamente!- la prima mezz'ora gratuita come accade in tutto il mondo, ma che spinga ad un aumento delle stazioni oggi semplicemente ridicole. I modelli sono Milano, Barcellona, Londra e Parigi, che forse andrebbero citati.

GRAZIE

MT