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Italia più Bella in Bici. PDF Stampa E-mail
Scritto da Santoni Maurizio   
Venerdì 18 Marzo 2011 20:16
SLOW TRAVEL

Un'Italia più bella. Dalla bici

di Isa Grassano

Da Mantova all'Emilia, dall'Appia ad Assisi, i suggerimenti per alcuni itinerari da percorrere rigorosamente a due ruote. Per gustare al meglio l'ambiente

 

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La mountain bike scivola docile tra le curve morbide della strada. Incontra placidi paesi in collina e borghi che fanno da incrocio a strade poco trafficate. S'inerpica in salita, insieme alle vigne tagliate dai sentieri sterrati dove passano solo i trattori. Ecco il fascino "slow" del cicloturismo. Nessuna fretta, ma solo il l'emozione di perdersi nelle bellezze del paesaggio. Andare in bicicletta tra le vie di un borgo antico. Vivere il piacere di strade solitarie. Scoprire piccoli tesori, al di fuori dei soliti circuiti. Tutto a basso costo, senza inquinare, rispettando l'ambiente e restando in forma.

Da Nord a Sud, tra campagna e mare, tra città e paesi, tanti gli itinerari da vivere in "punta di pedale".
Si toccano i luoghi più belli tra Mantova e Sabbioneta, nel "percorso ciclabile Unesco". Quarantasette chilometri (il fondo è per lo più asfaltato, per brevi tratti sterrato), per perdersi nelle bellezze del paesaggio, tra vigneti e frutteti di mele, ombrosi boschi di latifoglie ed enormi distese di campi coltivati.

Durante il lungo ma facile percorso s'incontrano diversi paesi, ciascuno con le sue eccellenze: Buscoldo con la chiesa parrocchiale tardo barocca; Torre d'Oglio e il ponte di barche e l'oratorio del Correggioli; Commessaggio con il Torrione fatto erigere da Vespasiano Gonzaga. Percorrendo, poi, la strada Vitelliana, l'antica strada militare romana, fatta costruire dal proconsole Vitellio, si nota l'eremo di San Remigio, edificato nel XVII secolo per i pellegrini che si recavano a Roma. Lungo il percorso ci si può fermare qua e là per ammirare le zone umide del Parco Oglio Sud (dove l'Oglio si immette nel Po), tipiche di quest'angolo di pianura. Ed ecco i salici e i pioppi bianchi che si specchiano civettuoli nelle acque del fiume, mentre i canneti ondeggiano al vento. E ammirare, spesso nascosti tra le foglie, gli aironi rossi o bianchi, le nitticore e il falco pescatore.


Pedalata dopo pedalata, mentre i dettagli si perdono e le case sembrano un impasto di colori caldi, si arriva, quasi improvvisamente, a Sabbioneta, la "piccola Atene" del Rinascimento, "la città ideale", come è stata definita. Si sbuca direttamente in piazza Ducale che si svela in tutta la sua grandezza, con il Palazzo Ducale.

I più allenati e con le gambe resistenti possono percorrere le strade bianche intorno a Siena. Chilometri e chilometri di "fettucce", senza un centimetro d'asfalto (ovunque saliscendi sterrati), su e giù per i colli, con panorami da togliere il fiato più delle salite (tanto che qui, ogni anno in autunno, si corre l'Eroica con bici d'epoca). Si procede non troppo veloce, né troppo piano: alla giusta andatura, quella che permette di godere il paesaggio, di essere, anche chi pedala, parte del paesaggio. E si attraversano castelli, come il Castello di Brolio che sorge al centro di sterminati vigneti, dove fare una sosta. Pur essendo privato il  castello è visitabile, ad eccezione del palazzo.

E' possibile compiere per intero il giro degli spalti, dai quali si hanno splendide viste sulla zona del Chianti. Altra tappa a Gaiole in Chianti. Dell'antico borgo, fondato tra duecento e trecento, resta la consapevolezza di un passato importante come luogo ideale per incontri e mercati, testimoniato da una strada-piazza: via Ricasoli lungo la quale si svolse, e si svolge tuttora, la mercatura e la vita del paese che ha origini legate al commercio. Le antiche case, il lungofiume e gli arredi urbani rimandano alle attività mercantili medievali. Un consiglio: sostate nelle trattorie e nelle cantine (dove si produce dell'ottimo chianti) che incontrerete lungo il vostro viaggio, sarà un'esperienza sensoriale indimenticabile.