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CIEMMONA 2011, ottava edizione. PDF Stampa E-mail
Scritto da Santoni Maurizio   
Venerdì 20 Maggio 2011 06:00

 

In bicicletta per salvare l'ambiente
la Critical Mass dei ciclisti 2011

Presentata l'ottava edizione della Ciemmona, l'evento dedicato alle due ruote contro il monopolio delle auto


di CECILIA GENTILE

"Noi non blocchiamo il traffico, noi siamo il traffico". Con questo slogan si svolgerà il 27, il 28 e il 29 maggio l'ottava edizione della "Ciemmona", la grande Critical mass di ciclisti, che rivendica in ogni città spazio per le biciclette contro il monopolio delle macchine.

LA CIEMMONA 2010

 Tre gli appuntamenti: venerdì 27 maggio, ore 18, al Colosseo per la Critical mass che ogni ultimo venerdì del mese si tiene a Roma. Sabato 28 maggio, ore 16, al Parco Schuster (San Paolo), da dove partirà la vera e propria ciemmona, migliaia di ciclisti da tutta Italia e anche dal mondo in giro per la città fino a tarda sera. Domenica 29 maggio, ore 12, raduno al Parco di Traiano, a Colle Oppio,  per una scampagnata a sorpresa, con tappa finale in un parco, all'insegna dello "skills share", vale a dire della condivisione delle proprie conoscenze, dallo shiatzu ai massaggi, al training autogeno.

La Critical mass è nata fra i ciclisti di San Francisco nel 1992, quando tutti insieme decisero di pedalare su un ponte vietato alle biciclette.  Oggi questo evento si svolge mensilmente in più di 500 città del mondo. "Critical mass non è una manifestazione - ci tengono a dire gli organizzatori - ma una grande festa". Infatti durante il corteo vi capiterà di vedere ciclisti e biciclette combinati in tutte le fogge.  "Critical mass realizza dal basso ciò che non esiste più nelle nostre città - dicono ancora i promotori - una strada sicura e silenziosa per camminare, giocare, pedalare; una strada dove pensare, parlare, incontrarsi, in un ambiente comune in cui respirare e crescere".

C'è una filosofia dietro la scelta della bicicletta, un vero e proprio stile di vita. "La bicicletta è leggera, veloce, economica, si ripara facilmente, non inquina, non fa rumore, non ingombra e ha bisogno di un piatto di pastasciutta per muoversi. Pedalando si recuperano relazioni, libertà e gioia del movimento, tempo libero. Si riconquista così l'autonomia e lo spazio che l'automobile ha fagocitato", spiegano i biker in una nota molto pensata e discussa prima di essere diffusa. Conclusioni: "Inizia sulla bici la liberazione dai costi sociali ed economici provocati dal traffico e dall'inquinamento".

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