Ecologisti e Civici sguardo al Futuro. |
Scritto da Santoni Maurizio |
Mercoledì 25 Maggio 2011 13:50 |
mercoledì 25 maggio 2011
Iniziative tanti hanno dato il loro contributo nostra regione si è mobilitata e in Successo della Convention della Costituente. La Atac, storica azienda romana del trasporto pubblico locale, sta vivendo momenti difficili. Ne è un sintomo il terzo cambio di dirigenza in tre anni di giunta Alemanno. Gli scandali del caso Parentopoli si sono fatti sentire, anche economicamente. Se prima il sindaco di Roma escludeva categoricamente un aumento del biglietto dell’autobus, adesso si rifugia in affermazioni che lasciano il dubbio: «Faremo di tutto per evitare di scaricare sui cittadini il costo del risanamento di Atac. Prima si deve fare il Piano industriale, poi si parlerà del biglietto». Il primo cittadino ha inoltre ricordato come l’aumento fosse stato deciso nel 2005 ma senza attuazione. Possiamo dire che non è una frase tranquillizzante, visto che già l’assessore al bilancio Carmine Laman- Emanuele Rigitano L’ issione compiuta! è nata a Roma il 22 maggio del 2011 la Federazione degli Ecologisti e Civici. L’obiettivo, centrato, era quello di fare incontrare fra loro uomini e donne non più disponibili ad assistere alla distruzione ambientale, sociale e morale del nostro Paese. Il Lazio si è mobilitato e numerosi rappresentanti di associazioni, comitati, liste civiche, reti locali e nazionali hanno dato il loro contributo nel gettare le basi per l’avvio di un processo unitario aperto, inclusivo e partecipato desiderosi di portare, in un futuro il più possibile prossimo, il respiro della società civile nelle rappresentanze e nei luoghi della decisione. Si è avvertita, ben oltre il semplice desiderio, la necessità di avanzare una proposta capace di superare i limiti del sistema partitico attuale, con una visione ecologista, civica e democratica costruita dal basso. E forte si è ravvisato anche il bisogno di costruire in un percorso politico unitario e spendibile, sintesi ideale di tante esperienze diverse nate in seno alla società civile, nei mondi dell’ecologismo, del pacifismo, della solidarietà e della legalità . Potrebbe sembrare un’utopia, al limite della follia, soprattutto se dovessimo giudicare dalle esperienze del passato, sempre miseramente fallimentari. Eppure questa volta si parte Nando Bonessio* M Alemanno e il declino di Atac Analisi da aveva ipotizzato di «far pagare in più in centro e meno in periferia », successivamente smentito da Antonello Aurigemma, responsabile dell’assessorato alla Mobilità . «Lamanda è l’assessore alle tasse e ai tagli. Annuncia l’aumento del biglietto in una situazione del trasporto pubblico in città che è già disastrosa grazie ai tagli operati dalla finanziaria del governo Berlusconi, che ha portato a un taglio del 20% delle corse». Lo dichiara il presidente nazionale e capogruppo dei Verdi in Regione Lazio, Angelo Bonelli, che si è espresso molto duramente anche sulle dimissioni dell’amministratore delegato dell’Atac Maurizio Basile, «perché confermano il vero e proprio disastro della giunta Alemanno. Un disastro che ha portato la città di Roma ad avere un trasporto pubblico a livelli inaccettabili, non rispettoso dei cittadini e ormai prossimo al collasso». Bonelli ha concluso invocando le dimissioni del sindaco del Popolo della libertà , incapace di gestire una situazione diventata insostenibile. Intanto è tornata alla ribalta l’apertura dell’indagine sulle 854 assunzioni a chiamata diretta. La Procura di Roma ha infatti inviato avvisi di garanzia a 5 dirigenti, tra cui l’ex amministratore delegato Adalberto Bertucci. Risulta arduo, in un simile contesto, credere che Gianni Alemanno riesca nell’obiettivo di far apprezzare Atac ai romani, così come affermato durante la presentazione dei nuovi vertici dell’azienda capitolina. «Ãˆ molto difficile che i romani si re-innamorino di Atac, come vuole il sindaco Alemanno se si perseguirà questa politica di stasi e di lento declino del trasporto pubblico di Roma –afferma il presidente dei Verdi del Lazio, Nando Bonessio –. Da ben tre anni non è stato realizzato un solo metro di servizio in più su corsia protetta e Alemanno ha accuratamente taciuto, quando pochi mesi addietro, il governo nazionale e Polverini hanno tagliato i finanziamenti al trasporto pubblic della Capitale. Inquietante, infine, il fatto che sia stato nominato come direttore generale un uomo, come Antonio Cassano, che da più parti viene dato come vicino all’opposizione in Consiglio Comunale. Non vorremmo che questa nomina fosse una prova generale di inciucio sui vertici delle municipalizzate». Intanto la Procura della Repubblica di Roma ha inviato avvisi di garanzia a 5 dirigenti, tra cui l’ex amministratore delegato Adalberto Bertucci Per il quarto anno, domenica 29 maggio ad Amatrice, in provincia di Rieti, terra del guanciale e del bucatino, l’azienda agricola Casale Nibbi organizza la “Festa del Cacio”, appuntamento conclusivo della manifestazione Primavera Bio degli agricoltori biologici di Aiab. Nella conca amatriciana, un meraviglioso territorio laziale incastonato tra l’Abruzzo, le Marche e l’Umbria, l’azienda produce mele e ciliegie, pasta, latte e formaggi di vacca come il caciottone e lo stracchino. La vendita diretta accorcia la filiera e permette al produttore un reddito più equo, consentendo ai consumatori di coniugare i buoni sapori dei prodotti al lavoro che porta il cibo in tavola. Il programma della Festa prevede alle ore 9:30 l’appuntamento in azienda, località Casale Nibbi, al km.129 della via Salaria per partecipare ad una passeggiata all’Eremo della Croce lungo una facile mulattiera guidati dall’asso- Ines Innocentini* Domenica la Festa del cacio Appuntamenti Terra Lazio da un’analisi condivisa: gli intervenuti hanno prodotto un’analisi su tutte: per molti anni lo schierarsi ideologicamente a priori ha cancellato l’autonomia del movimento ambientalista italiano schiacciandolo verso una parte e non verso quei valori diffusi, condivisi e trasversali, rappresentati da scelte ecologicamente radicali. Si è finalmente realizzato un approccio socio-ecologico ai problemi del Paese e del pianeta che ha visto i militanti ambientalisti occuparsi di politica monetaria, economica e industriale. Tutti si sono mostrati convinti che la lotta alle emergenze ambientali non può esaurirsi con azioni semplicemente dimostrative o contestatarie ma deve allo stesso tempo proporre un diverso modello di sviluppo. Un modello di sviluppo, sicuramente non legato agli indicatori dell’attuale e inadeguato Pil, che può comportare anche una decrescita mirata, volta a modificare gli stili di vita individuali e collettivi. Si è diffusamente proposto un approccio pragmatico, la mancanza del quale ha molto danneggiato in passato le forze politiche ambientaliste ed i Verdi in particolare. E proprio noi Verdi ci siamo proposti partendo da un’autocritica chiara, una gran voglia di chiudere con un passato soffocante proprio perché ideologico. Positivo aver visto un discreto numero di giovani partecipare sia ai laboratori tematici che all’assise plenaria. C’è bisogno di un concreto ricambio generazionale che deve consentire di dar vita a un movimento ecologista sganciato dai vincoli del passato, capace di proporre metodi di lotta e proposte “giovani” e pertanto attuali e coinvolgenti. Lo strumento e proporre, senza accettare compromessi, idee chiare e forti legate al futuro di questo Pianeta, e quindi dei nostri figli. Occorrerà , pertanto, affermare un’etica, o meglio, un’ecologia della politica che tenga conto dei diritti e della dignità delle persone/ cittadini/elettori, sempre più offese e oggetto di un progressivo costante imbarbarimento che comporta come inevitabile conseguenza il rifiuto a partecipare alla vita politica. Ci siamo lasciati condividendo un impegno: far uscire il Paese dal fango politico che lo sommerge, accettando di sporcarci le mani. E i tempi sono ormai maturi: faremo entrare un fiume di acqua pulita nel pantano della politica mediatica e autoreferenziale che oggi immobilizza l’Italia. A dopo l’estate, superato il grande impegno di “democrazia partecipata” dei referendum, la convocazione dell’assemblea nazionale che dovrà approvare le regole di partecipazione e di rappresentanza del nuovo soggetto politico. *presidente dei Verdi del Lazio Il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, a Roma durante la convention della costituente ecologista mercoledì 25 maggio 2011 © scrobogna/LaPresse Terra Lazio Roma, il calvario dei pendolari Mobilità runo Montaldi, operaio abruzzese sposato e con figli, è morto domenica 22 Maggio cadendo in un pozzo profondo 35 metri scavato nel cantiere per la realizzazione della metro B1 a Piazza Santa Emerenziana, nel quartiere Africano. Lavorava per la “Icotekne” di Napoli, società subappaltatrice il cui responsabile della sicurezza è stato indagato dalla procura di Roma per omicidio colposo. Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente in cui è mor- Marco Piccinelli B Vittorio Sartogo* Una stazione per ricordare Morti bianche to l’operaio, si sa semplicemente che è caduto sbattendo la fronte ma ad un primo esame la ferita riportata non sembra essere stata letale, si pensa più ad una morte causata da una fuga di azoto dato che Montaldi era un tecnico addetto all’impianto di congelamento. Mentre la Scientifica pone sotto sequestro il pozzo, la Filca- Cisl, per bocca del segretario generale romano Andrea Cuccello, chiede che «una delle stazioni della metro B1, in particolare la stazione di Piazza Annibaliano, venga dedicata a Montaldi», per far sì che ci si ricordi di lui e che «venga onorato un uomo morto sul posto di lavoro». Lo stesso sindacato rende noto un dato che dimostra che «questo è il 53° incidente mortale a Roma dal 1 Gennaio 2003», che dall’inizio di quest’anno «sono morti 2 operai e che il dato è in crescita, purtroppo, perché nei primi cinque mesi dell’anno scorso non si erano verificati incidenti nei cantieri ». Secondo l’Anmil - associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro - i morti sul posto di lavoro sono oltre 200 e gli incidenti mortali nelle regioni italiane sono stati 201, tra gli incidenti di cui si ha notizia. Cordoglio e vicinanza alla famiglia di Montaldi è stata espressa da molti esponenti politici di Roma e del Lazio come il consigliere regionale Pd Astorre che ritiene questo fatto una «tragedia» perché avvenuto «in un cantiere impegnato nella realizzazione della metropolitana, ovvero in un luogo che dovrebbe essere tutelato al 110%». Alle parole di Astorre si affiancano quelle di Marco Severa dei Giovani Verdi del Lazio che afferma come sia «paradossale e drammatico che nel 2011 ci siano ancora morti sul lavoro. è ora che questo ennesimo decesso non passi inosservato ». Parallelamente alla notizia della morte dell’operaio avvenuta in un cantiere della metro B1, sono scoppiate le proteste degli operai del “Consorzio Stabile Roma 2000” impegnati nella realizzazione della futura linea C della Metro romana, che lunedì mattina hanno occupato il cantiere di piazza San Felice da Cantalice a Centocelle. «Nessuno è venuto a darci questa notizia di persona », tuonano gli operai, «ci ha telefonato il responsabile di produzione e ci ha detto che non lavoravamo più»; la protesta è partita dal mancato rinnovo del contratto di lavoro poiché il “Consorzio Stabile 2000”, dopo tre anni di sodalizio con l’azienda Metro C, viene di fatto estromesso dai lavori di cantiere che saranno eseguiti da ora in avanti da un’altra azienda. Di quante morti e di quante proteste si dovrà avere ancora notizia per vedere realizzate due linee della metropolitana di Roma? bilità esclusivamente affidata ad auto, motocicli e tir, penalizzando i trasporti su ferro e quelli di servizio ai pendolari. La prima proposta è quella di mettere uno stop al consumo di suolo e a pratiche come la finanza di progetto che altro non è che l’affidamento dell’opera da compiersi a privati imprenditori concedendo l’aumento delle cubature edificabili e delle speculazioni della rendita fondiaria. L’attenzione deve essere concencollettivo. Si deve aprire una fase nuova, che dia impulso alla partecipazione popolare nella definizione delle scelte che riguardano la vita quotidiana. Infatti, alcune delle cose accennate possono farsi subito, come riorientare i servizi pubblici e adeguarli alle aspettative delle persone. Ma ciò è possibile se le persone sono ascoltate e si abbandonano i grandi eventi, prima la Formula 1 all’Eur, come pretesto per presentare programmi inconsistenti quali il pomposo “piano strategico della mobilità ” di cui si è persa ogni traccia, ma che ha il concreto intento di svendere altri spazi comuni. La giunta Alemanno pasticcia in modo irresponsabile, prima con le linee blu, poi con il piano parcheggi, ora con i bus turistici che stanno invadendo Roma. I punti strategici proposti da Calma sono due. Primo, la costituzione di un tavolo unico tra Regione, Comune di Roma e Provincia in cui far confluire tutti i mezzi finanziari e in cui decidere le priorità . Il dibattito è aperto sulla forma del tavolo, se Agenzia o altro, l’importante è che le istituzioni comincino a muoversi in questa direzione. Secondo, un appello delle città italiane perché la lotta all’inquinamento - che ferisce e uccide le persone e distrugge paesaggio e beni culturali – diventi oggetto di una grande politica europea e italiana. *portavoce di Calma (Coordinamenti associazioni del Lazio per la mobilità alternativa) Secondo l’Anmil i morti sul posto di lavoro sono oltre 200 e gli incidenti mortali nelle regioni italiane sono stati 201, tra quelli di cui si ha notizia ciazione “Laga Insieme”. Al ritorno Amelia Nibbi condurrà i visitatori a scoprire i frutteti, i pascoli, i campi ed i laboratori dei suoi prodotti tutti rigorosamente biologici offerti in degustazione: le associazioni Slow Food della Provincia di Rieti, impegnate nella promozione di una maggiore consapevolezza alimentare e nella gestione pubblica virtuosa dei beni comuni come l’acqua, partecipano all’iniziativa che contribuisce a far conoscere un territorio di un valore naturalistico, agricolo e culturale tale, da essere in parte incluso nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. L’opportunità di visitare un’azienda che non avvelena il terreno né i suoi animali e produce cibo di alta qualità , che promuove la vendita diretta e l’apprendimento del ciclo di produzione e trasformazione del prodotto è un’occasione da non mancare per apprendere le regole del buono, pulito e giusto al momento di fare la spesa. I dettagli dell’iniziativa, per la quale è richiesta una mail o telefonata di conferma per assicurare a tutti di assaggiare i prodotti di Amelia, sono sul sito www.melemangio. it, tel. 328/4287300. *consiglio direttivo Slow Food Lazio contro a sottolineare la penitenza cui ciascuno è sottoposto quando si deve spostare. Una situazione insostenibile resa ogni giorno più drammatica dalle politiche del Governo dedito ai grandi affari come il Ponte sullo Stretto e poco interessato alla qualità del trasporto pubblico locale. Così lo schema del “ciascuno padrone in casa propria” devasta il territorio nel combinato disposto della cementificazione spinta e della motrata sul potenziamento della rete ferroviaria regionale e sulla sua integrazione da un lato con i servizi su gomma di adduzione dei viaggiatori alle stazioni, dall’altro con la rete su ferro romana estendendo le metropolitane fino al Gra, in superficie, e aumentando le linee tranviarie. E devono essere incrementate ciclabilità e pedonalità , progettando inoltre un sistema di parcheggi di scambio al servizio del trasporto su ferro e ggi Calma (Coordinamenti associazioni del Lazio per la mobilità alternativa) presenterà nella sala del Carroccio, in Campidoglio a Roma alle ore 17, idee e proposte per aumentare la consapevolezza della gravità della situazione romana e laziale della mobilità e avviare il cambiamento. “Pena Capitale” è il titolo dell’in- O
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 25 Maggio 2011 14:10 |