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Porta Futuro, iniziativa della Provincia di Roma. PDF Stampa E-mail
Scritto da Santoni Maurizio   
Mercoledì 06 Luglio 2011 12:46

 
 

Porta futuro
per l’orientamento, per la formazione, per il lavoro
 


Un incubatore creato dalla Provincia di Roma per favorire
la formazione professionale e l'accesso al mondo del lavoro.
Porta Futuro al Testaccio tra via Galvani e via Franklin

E’ la risposta della Provincia di Roma alla crisi economica e alle nuove frontiere del mondo del lavoro e della formazione.
Si chiama Porta Futuro il più importante e innovativo centro di formazione ed accompagnamento al lavoro d'Italia, presentato ed inaugurato il 5 luglio 2011 in una conferenza stampa dal Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. Porta Futura ha la sua sede in uno spazio di 1800 mq nella Capitale, esattamente nel cuore di Testaccio tra via Galvani e via Franklin, di fronte all’ex Mattatoio, negli spazi del nuovo mercato Testaccio. E’ il primo polo tecnologico in Italia di questo tipo, fortemente voluto dal ?Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti che lo ha definito come il più “importante luogo di formazione e lavoro che esiste in Italia”. L’investimento dell’Amministrazione provinciale di Roma per dare vita all’incubatore è di circa 800mila euro, legati in parte alla fase di start-up, che si conta di ammortizzare nel corso degli anni di attività. Fornire un servizio pubblico di eccellenza che contribuisca ad accrescere la competitività della Capitale: questo uno dei principio che hanno guidato la realizzazione di Porta Futuro. "Uno dei pilastri della competitività di un territorio è la sua ricchezza di infrastrutture materiali – ha spiegato ancora Zingaretti - per rilanciare l’economia del nostro territorio e disegnarne la modernizzazione ora è il momento di puntare anche sulla qualità dei servizi immateriali".

“Porta Futuro” nasce sia per i cittadini che per le imprese.
Con “Porta Futuro” la Provincia offre opportunità e servizi innovativi a persone e imprese che si muovono nel mercato del lavoro, investendo su creatività dei giovani e innovazione come motori dello sviluppo del territorio. Per i cittadini, per esempio, sviluppa il potenziale delle persone con l’orientamento e la formazione mirata, fornisce strumenti e risorse per la programmazione della crescita personale, la ricerca del lavoro e lo sviluppo della carriera. Per le imprese, “Porta Futuro” elabora business plan e analisi statistiche di medio e lungo termine, fornisce consulenze per la sicurezza, sfrutta al massimo le opportunità offerte dalla Provincia di Roma e dalle altre istituzioni.

 


Tavolino selvaggio, movida e business miliardario, Centro Storico di Roma
Inchiesta in due puntate di Fabio Carosi

I. Bar e tavolini: ecco chi guadagna nel business miliardario del centro
16.06.2011
Quanto vale un tavolino all'aperto di un bar nel cuore del centro storico più grande e conosciuto del mondo? Occhio e croce circa 150 mila euro l'anno.
E se il tavolino è di un ristorante? La stima è per eccesso ma due sedie e pochi centimetri quadrati di spazio sono in grado di rendere oltre 210 mila euro l'anno. Per valutare il giro d'affari della ristorazione nel centro storico, basta prendere la rendita di ciascun tavolo e moltiplicarla per il numero dei tavoli che occupano piazze, marciapiedi e porzioni di strade. Il calcolo è presto fatto. Ancora una moltiplicazione: il numero dei tavolini (che varia da locale a locale e sul quale né il Comune né il Municipio hanno una stima reale) per 1600, tante sono le occupazioni di suolo pubblico che il Municipio Roma 1 ha al suo attivo e si capisce come un caffè oppure una pizza consumata a Roma possa generare un giro d'affari che può arrivare a 1 miliardo di euro l'anno.

A documentare la rendita del centro storico di Roma, uno studio riservatissimo che l'Agenzia delle Entrate ha fatto realizzare all'inizio dell'anno e che per evidenti motivi di opportunità non è mai stato consegnato e quindi reso noto ma che ha avuto come obiettivo quello di quantificare la rendita del suolo pubblico, che nel Primo Municipio si è tentato di regolare con i PMO, i cosiddetti piani di massima occupazione, cioè strumenti attraverso i quali il piccolo parlamentino che ambisce a diventare un'enclave, una città nella città, avrebbe dovuto mettere in piedi un sistema di regole per normare fruibilità e commercio nel centro.


II. Tavolini, movida e business. Il dossier sui trucchi nel centro
da Affaritaliani.it, 21.06.2011
Tavolino selvaggio, movida e business miliardario. Dopo la prima puntata dell'inchiesta sul centro storico di Roma e su chi guadagna nella selva di leggi e regolamenti per bar, trattorie, ristoranti e soprattutto associazioni culturali, Affaritaliani.it oggi pubblica un dossier scottante che, strada per strada, analizza gli effetti prodotti dalla mancata applicazione dei piani di occupazione. Si parte da via Veneto e dai gazebo, sino a piazza del Fico e al celebre bar chiuso per abusi edilizi nel palazzo.
Ma il capitolo scottante è dedicato ai camion bar per i quali è stata decisa l'ennesima proroga. Il meccanismo che permette il proliferare delle autorizzazioni per l'occupazione del suolo pubblico è sempre lo stesso: far finta che i piani non ci siano, nonostante siano stati adottati e procedere a singole autorizzazioni. Insomma, il “caso per caso” permette di agire in deroga e di fatto spiana la strada alla possibilità di infiltrazioni della malavita organizzata che può proliferare acquisendo direttamente le attività. Affaritaliani.it sarà lieto di pubblicare eventuali osservazioni, commenti o repliche del I Municipio, qualora decidesse di rompere il “silenzio assordante” che circonda tutta la vicenda e dietro il quale si muove un business miliardario.

Si parte da Via Veneto. Nella strada che ancora vive nella tristezza del ricordo della caffè de Paris Dolce Vita, i turisti non mancano. Anzi, quest'anno sono in crescita costante. Sarà per questo che la zona non è inserita in un Pmo (piano di massima occupazione) ma si preferisce procedere con un progetto di riqualificazione complessiva che prevede l'installazione di gazebo per i bar e tutte le altre strutture.

 



 



L’Associazione Teorema in occasione del consueto appuntamento con l’analisi del voto
Amministrative 2011 nel Lazio
INVITA alla riflessione sul tema:

REFERENDUM, PRIMARIE, WEB, LEGGE ELETTORALE:
NASCE UNA NUOVA PARTECIPAZIONE
.

GIOVEDI 7 LUGLIO ORE 17.30
CENTRO CONGRESSI CAVOUR
VIA CAVOUR 50/a

Presiede: Giorgio Pasetto
Introducono: Mario Ajello (analisi del voto), Paolo Guarino (Politica e Comunicazione)
Partecipa: Arturo PARISI
Intervengono: Vannino Chiti; Luigi Zanda, Esterino Montino, Claudio Moscardelli

RSVP: 066873021 Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Entra e scarica l’Analisi dei risultati elettorali delle ultime Amministrative del Lazio del 15 e 16 maggio 2011.

 



Quello che purtroppo spesso manca nelle città non è tanto, o non solo, la capacità di attrarre talenti, quanto l’esistenza di un legame forte tra queste persone e la città. È infatti fondamentale che si creino le condizioni per integrare i talenti creativi nel tessuto sociale ed economico della città e della regione in cui si trovano, in modo che essi trovino le condizioni per restare e contribuire alla loro crescita.
Richard Florida
 

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Cultura Urbana

 

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Presentazione libro di Dario Franceschini “DACCAPO”.

Appuntamento il 20 luglio 2011 ore 21.00 presso Lungo il Tevere … Roma, discesa ponte Garibaldi.


 

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