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Mercoledì 24 settembre 2008
Guerra fra Assessori a Milano il Sindaco impone la Mobilità Sostenibile

Pedonalizzazione Via Brera

 
L'ordine del sindaco: sulle piste si va avanti, nessun congelamento Via Brera, solo bici e pedoni: è scontro Ma sul tratto Duomo-Porta Nuova restano due criticità: un'alternativa a via Verdi e la pedonalizzazione STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
La Moratti interviene sulle piste ciclabili, messe in discussione da alcuni assessori: «Bisogna andare avanti». Ma scoppia la polemica su via Brera: pedonalizzarla o no. L'ordine perentorio del sindaco è stato: sulle piste si va avanti. Nessun congelamento e nessun blocco. Qualche ora dopo è arrivato il comunicato congiunto di Bruno Simini, Carlo Masseroli ed Edoardo Croci: «Le piste ciclabili sono al centro delle politiche per la mobilità sostenibile del Comune». Anche la riunione serale tra gli assessori ha confermato il cambio di rotta. Si va avanti.
Ma sul tratto Duomo- Porta Nuova restano due criticità: un'alternativa a via Verdi, ma soprattutto la pedonalizzazione di via Brera, su cui però non si è trovato l'accordo. Ci si rivedrà settimana prossima. Pace assicurata? «È ormai evidente — attacca il verde Enrico Fedrighini — che c'è una guerra in corso tra alcuni assessori di FI e Edoardo Croci che spinge per una politica nuova della mobilità sostenibile. Il bersaglio è la svolta ambientalista avviata due anni fa dalla Moratti». Se si leggono le dichiarazioni di Bruno Simini si capisce che la pax è fragile. «Stiamo lavorando insieme— attacca Simini — per fare le piste ciclabili, garantendo la loro sicurezza e realizzare percorsi totalmente dedicati e protetti».
Che significa? Che il tratto Duomo-Porta Nuova dovrà cambiare itinerario perché per i ciclisti ci sarebbe solo una corsia a senso unico e non sarebbero sufficientemente protetti dalle auto. Insomma, le criticità, nonostante le dichiarazioni, restano. All'attacco Eugenio Galli di Fiab Ciclobby: «La vera scelta di campo, per la nostra città, è se si voglia creare un ambiente a misura d'auto o a misura di persona». Interviene anche la Lista Moratti con Paolo Gradnik: «A Milano non vincerà il partito delle auto, né quello della sosta selvaggia: come in via Verdi, dove ogni giorno sostano impunite decine di auto non autorizzate negli spazi riservati alle forze armate. Occorre una soluzione, e in fretta».
Maurizio Giannattasio