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LAVORI IN CORSO

Linea A metropolitana, scatta la chiusura
un mese di disagi per i passeggeri
 

Fino al 3 agosto attivo solo servizio da Termini a Battistini. Dal 4 al 29 inaccessibili stazioni più centrali

LAVORI IN CORSO

Linea A metropolitana, scatta la chiusura
un mese di disagi per i passeggeri
 

Fino al 3 agosto attivo solo servizio da Termini a Battistini. Dal 4 al 29 inaccessibili stazioni più centrali

Un mese di disagi e chiusure sulla metro A
Proto - Garrone

ROMA - Ci siamo. Il conto alla rovescia è terminato e da oggi, 30 luglio, la linea “A” della metropolitana sarà “spezzata” in due: sarà così per 25 giorni. Vediamo innanzi tutto cosa aspetta i viaggiatori della prima metropolitana di Roma. Per quattro giorni, fino al 3 agosto, la linea chiuderà dalla stazione Termini ad Anagnina, restando attivo il servizio solo tra la stazione Termini e via Mattia Battistini. Dal 4 al 29 agosto riapre, invece, l’ultimo tratto della linea lungo l’Appia: quindi la linea “A” sarà chiusa da Termini ad Arco di Travertino, funzionando così “spezzata”, ovvero dalla stazione Termini a via Mattia Battistini e da Arco di Travertino fino a Anagnina. Il 30 agosto il calvario finisce e si torna alla linea completa.

I bus sostitutivi (Proto)
I bus sostitutivi (Proto)
BUS SOSTITUTIVI - In questo periodo, sia per collegare Termini con Anagnina in questi primi quattro giorni, e durante agosto per il raccordo fra la stazione e Arco di Travertino, ci sarà servizio di bus sostitutivi, corredato degli interventi agli itinerari e alle fermate, con l’aiuto dei vigili urbani, in grado di garantire fluidità e sicurezza.

SAN GIOVANNI - Una chiusura da tempo annunciata, anche dai pannelli a messaggio variabile lungo le principali strade della città, e resasi necessaria per permettere i lavori nella stazione di San Giovanni: e anche questa stazione è nel “pacchetto” chiusure, resterà con gli ingressi sbarrati per quasi un mese intero, dal 30 luglio al 29 agosto. Bloccata perché il cantiere della linea “C” prevede la realizzazione di una seconda stazione al di sotto dell’attuale della linea “A”. Per poterla costruire in questi 30 giorni si dovrà dare inizio alla realizzazione di due ponti sotterranei metallici a sostegno dei binari della linea “A”. Due ponti che poi consentiranno lo svolgersi delle lavorazioni per la linea “C” al di sotto di essi. E in particolare si eseguiranno due tipi di interventi: il montaggio dei ponti di sostegno di entrambi i binari, pari e dispari, della linea "A"; gli interventi di impermeabilizzazione delle calotte di galleria, sempre della linea "A". Per la chiusura di San Giovanni e quella – parziale – della linea “A” si è scelto il mese di agosto, convinti di un minor impatto sulla mobilità, visto il periodo estivo.

Mobilità
Mobilità   Mobilità   Mobilità   Mobilità   Mobilità   Mobilità   Mobilità

AGOSTO - Anche l’assessore al traffico Antonello Aurigemma aveva annunciato: «E’ stato scelto il periodo di agosto – così ha detto - perché è quello con il minore impatto sugli spostamenti dei cittadini». Ma a giudicare dal traffico degli ultimi giorni che sembra di essere quasi in pieno inverno, e visti i tempi di crisi le difficoltà ad andare in vacanza per molti romani, non è detto che sia proprio così e che Roma sia “vuota” di abitanti. Resta inoltre in vigore la chiusura della linea “A” dalle ore 21 dalla domenica al venerdì, anche dopo il 30 agosto, con un servizio di bus sostitutivi.

La metro chiusa (Proto)
La metro chiusa (Proto)

POCHE PROTESTE - Moltissimi stranieri (anche a gruppi) e pochi italiani alle prese con l’interruzione della linea “A” del metrò fraTermini e Anagnina la mattina del 30 luglio alla stazione. Qui un notevole dispiegamento di forze, da decine di coordinatori dell’Atac ed altrettanti della Protezione civile, da una serie di ragazzi dotati di volantini in italiano e in inglese, a un nutrito di gruppi di vigili urbani, ha fatto sì che non ci fossero lunghe attese per le navette: e soprattutto, non ci fossero proteste. Gli autobus sostitutivi sono partiti a gruppi di due o tre ogni quattro o cinque minuti, e quando erano pronti i vigili hanno dato il via libera interrompendo il flusso dei pedoni. Solo qualche lamentela, perché l’interruzione può creare disagio e qualche disguido, come un’anziana signora che è arrivata affaticata sul piazzale e poi ha scoperto che dovendo andare a Lepanto l’avevano mandata nella direzione sbagliata.

SAN GIOVANNI - Diversa la situazione alla stazione di San Giovanni dove moltissime persone, in questo caso anche italiani o romani, imboccano di corsa le scale per andare a prendere la metro e si trovano davanti le porte sbarrate. Qualche imprecazione, qualche segno di disappunto, ma i più ammettono di essere sttai informati della chiusura, solo se l’erano dimenticati. E in questo caso è un po’ più difficile trovare la fermata degli autobus sostitutivi. Adesso non resta che valutare cosa accadrà lunedì quando ai turisti o ai romani in giro senza troppa pressione del tempo, si aggiungeranno le persone che devono andare a lavorare. In questo caso la situazione sarà certamente più dura anche perché, vista la crisi, in pochi hanno lasciato la capitale.

Lilli Garrone