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Missioni di "pace" con costi di guerra 29 Miliardi. PDF Stampa E-mail

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Il Senato vota il rifinanziamento delle missioni all'estero: 694 milioni di euro per 6 mesi. Ma le spese militari nel complesso sono molto più alte: per acquistare aerei ed elicotteri l'Italia spenderà 29 miliardi. Sbilanciamoci propone un taglio del 20%

di rassegna.it

 

“Mentre con l'ultima manovra finanziaria si fa macelleria sociale e si azzera il welfare, l'Italia continua ad avere un altissimo bilancio militare, a mantenere in vita il costosissimo programma della costruzione ed acquisizione dei caccia bombardieri F35 (ben 16 miliardi di euro) e a spendere tantissimo per le missioni militari all'estero (694 milioni di euro, ndr)". Lo dice Giulio Marcon, portavoce di Sbilanciamoci, l'associazione (composta da 46 organizzazioni della società civile) che ha recentemente proposto (come ogni anno) la sua contromanovra finanziaria.

 

E tra le proposte avanzate da Sbilanciamoci, c'è appunto la riduzione del 20% delle spese militari, che corrisponderebbe a circa quattro miliardi di euro. Questo taglio – come spiega a Peacereporter Mario Pianta, professore di Politica economica all'Università di Urbino, attivo nella campagna "Sbilanciamoci" - potrebbe avvenire grazie alla riduzione degli organici delle forze armate a 120mila unità, al contenimento delle spese per i sistemi d'arma, ad una integrazione dentro la cornice delle Nazioni Unite. Il tutto, naturalmente, rispettando gli impegni presi dal nostro Paese sul piano internazionale, ossia prevedendo un ruolo delle Forze Armate legato ad autentici compiti di prevenzione dei conflitti e di mantenimento della pace, e rifiutando ogni interventismo militare”.

 

Più nello specifico, secondo i calcoli di Sbilanciamoci, il ritiro delle nostre truppe dall'Afghanistan, farebbe risparmiare alle casse pubbliche 750 milioni di euro. E poi ci sono i cacciabombardieri F35, per i quali il Governo italiano spenderà 16 miliardi di euro nei prossimi 16 anni.

 

Nel motivare le ragioni della sua astensione nel voto di oggi (27 luglio) sul rifinanziamento delle missioni, il senatore del Pd Ignazio Marino, spiega che “il Paese si è impegnato a spendere ben 29 miliardi per acquistare oltre 300 tra elicotteri e aerei militari, mentre per il 2011, 2012 e 2013 è stato azzerato il fondo per la non autosufficienza, ridotto a 36 milioni quello per le politiche per la famiglia e azzerato quello per l'infanzia. La politica – osserva Marino - può e deve fare delle scelte adeguate e strategiche in questo momento”.

 

Intanto, con la morte di David Tobini, caporal maggiore dell'esercito italiano in Afghanista, è arrivato a 41 il numero di vittime italiane dall'inizio delle operazioni militari nel paese asiatico. Una cifra che è pari all'1% dell'intero contingente presente nel Paese, composto da circa 4.200 uomini.

 

E la Lega? Dopo tanto rumore e annunci roboanti di opposizione al rifinanziamento, il partito di Umberto Bossi ha deciso di rientrare nei ranghi e di votare il rifinanziamento, seppure "per senso di responsabilità" e "con tanta rabbia per una missione che non condivido", come ha detto il ministro Calderoli.