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A Torino Zone 30, Stop alle auto, Spazio alle Bici, Quartieri Sloow PDF Stampa E-mail
Venerdì 05 settembre 2008
Zona 30 Stop alle auto e Spazio alle Bici Quartiere Slow

Questa Cultura deve passare nelle scuole, nei quartieri, nei cittadini

 
2"Zona 30", stop alle auto e spazio alle bici. Per molti ma non per tutti. Un quartiere viaggierà slow
Pubblicato da Marilena De Giorgio alle 08:15 in Cronaca




Andare in auto a non più di 50 all'ora? Un miraggio, un'ipotesi folle, un progetto lontano dalla realtà dove per arrivare prima bisogna andare veloci, incuranti, spesso, di pedoni, ciclisti, bambini all'ingresso delle scuole.

Come si può pensare che per ottimizzare la qualità della vita si debba sacrificare il proprio tempo in auto? Che per vivere una città più a misura d'uomo si debba andare più piano, slow come direbbe gli americani?

Con questo proposito "rivoluzionario" anche a Torino sta per partire il progetto di una "zona 30" nell'area compresa tra corso Orbassano, via Guido Reni, corso Sebastopoli, corso Siracusa. Wikipedia, al solito, ci spiega cosa si intenda per "zona 30", non trascurando anche i vantaggi per la riduzione degli incidenti, la diminuzione del rumore e le emissioni di inquinanti. La proposta oppone favorevoli e contrari. Noi, lo confessiamo, spereremmo che la città si facesse capofila di provvedimenti simili anche in altre zone, bisognerà pur iniziare da qualche parte in tema di sicurezza stradale e viabilità.

Le ruspe sono a lavoro da qualche giorno per segnare il percorso che verrà tracciato nel quartiere di Santa Rita, Circoscrizione 2, come potete vedere nelle nostre foto. Sono stati piazzati i cartelli, saranno eliminati i semafori, riasfaltate le vie con bitume fonoassorbente per ridurre l’inquinamento sonoro, create chicane e aiuole per rallentare la voglia di velocità di chi è alla guida.

Maggioranza e opposizione in Consiglio, una volta tanto, si sono confrontate per un progetto comune e hanno trovato una sintesi. Ci ha scritto il presidente della Circoscrizione, Andrea Stara per spiegarci come è nato il progetto, i partner coinvolti, le attese.


La “zona 30” è un grande progetto preparato dalla Circoscrizione 2 e dalla Città di Torino per partecipare ad un bando specifico promosso dalla Regione Piemonte che prevede cofinanziamenti fino al 50 percento.

Già solo nella fase di presentazione del progetto la Circoscrizione 2 è riuscita a coinvolgere e a far aderire al progetto le seguenti realtà: - Il Politecnico di Torino, nell’ambito di un progetto finanziato dal Ministero Francese dell’Ecologia e dello Sviluppo Sostenibile rileverà le misure contestuali di traffico e di rumore prima e dopo l’attuazione di politiche di traffic calming sulla Zona 30 per valutare lo stato dell’arte e l’efficacia degli interventi ipotizzati. - la Fondazione Cascina Roccafranca, col “Tavolo della 2” che raggruppa 35 associazioni locali e che sarà un luogo di concertazione con i cittadini attivando la sua rete di relazioni con le associazioni, i gruppi, gli enti e mettendo a disposizione spazi adeguati per le attività di comunicazione, consultazione ed informazione. - l’Asl 2 che parteciperà alla progettazione per le tematiche legate al profilo di salute della Circoscrizione sulle tematiche di riduzione degli incidenti stradali e sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico. - l’ E N G I M, Ente Nazionale Giuseppini del Murialdo. ENGIM è capofila del progetto relativo al Bando per la presentazione di candidature e proposte progettuali dei Poli Formativi per l'IFTS della Regione Piemonte con il progetto “Mobilità intelligente e Sostenibile”.

All'interno del progetto è stata elaborata una proposta di laboratori “a cielo aperto” (OpenLab) sulla mobilità sostenibile. In quest'ottica l'ENGIM si è impegnato a coinvolgere i partner del proprio progetto per rendere l'area della Zona 30 quale area di sperimentazione del “laboratorio a Cielo Aperto”. - Urban 2 che metterà a disposizione i canali partecipativi e metodologici adottati dai suoi interventi su Mirafiori Nord. - Le Scuole del territorio coinvolte in chiave educativa. - Il coordinamento dei Comitati Spontanei di quartiere come elemento di partecipazione attiva dei cittadini.

Ma fondamentale sarà campagna di comunicazione rivolta ai residenti e ai frequentatori abituali della zona che accompagnerà la realizzazione delle sistemazioni stradali con riunioni informative, questionari, volantini e lettere, articoli e pagine informative sui media locali per raccogliere informazioni, aspettative e problemi, per presentare le innovazioni che saranno introdotte, i vantaggi derivanti dalla Zona 30 e dalle misure di moderazione del traffico, per stimolare la loro collaborazione nelle scelte di mobilità e nei comportamenti di guida.

Saranno parte importante del progetto di comunicazione le scuole del territorio che, coinvolte in chiave educativa sugli aspetti di sicurezza stradale e sostenibilità ambientale della Zona 30, porteranno, attraverso i bambini, informazioni e stimoli positivi a gran parte delle famiglie residenti.