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Marciapiedi Ciclabili o Slavavita in Tutta Europa da Caio Fabricius PDF Stampa E-mail
Martedì 20 novembre 2007
Marciapiedi Ciclabili o SalvaVita in Tutta Europa

Riceviamo e pubblichiamo violentieri di Fabrizio Quaranta

 
SUI MARCIAPIEDI CICLABILI O SALVAVITA

"Per un riuso civile e strategico in bici dei MARCIAPIEDE SALVAVITA, larghi e deserti, di fatto già PROTOCICLABILI co' du' secchi de vernice!

Molte lettere ai quotidiani , in particolare alla nobile rubrica Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , lamentano “gravi rischi dei pedoni per l’aumentare dell’uso delle bici in città che si rifugiano sui marciapiedi” .Molti suggeriscono di picchiare il fratello debole….

Sinceramente non capisco l'accanimento un pò ideologico e rissoso contro la possibilità di pedalare sui MARCIAPIEDI, su ALCUNI marciapiedi

ovviamente

I marciapiede sono un ripiego, una seconda scelta, ci mancherebbe, LADDOVE è la soluzione unica o migliore in fatto di
SPAZIO ALTERNATIVO MANCANTE ( proprio spazio "fisico": in certi quartieri è stato letteralmente consumato tutto)
SICUREZZA (se le strade limitrofe sono inguaribilmente e "spontaneamente" VELOCI E DENSE DI TRAFFICO
RIUSO INTELLIGENTE E PRESERVAZIONE CIVILE DI MANUFATTI nati in altre epoche storiche (molti marciapiedi nati negli anni '50-60 e anche prima erano enormi perchè tantissimi adulti andavano a piedi e migliaia di bambini giocavano ore in strada, se oggi queste condizioni sono SPARITE e sono immensi e DESERTI, l’unico rumore è l’orrore isterico del traffico ringhioso, non più la melodia senzatempo dei giochi dei bambini.

La ggggente chiede , meglio urla - e in gran numero, altro che pochi ciclisti- che siano TRASFORMATI IN POSTO 4°MAGHINAMIA.

--br—

Prima di fare pogrom e menare le mani contro i ciclisti bisognerebbe ricordare che i più INCIVILI (nota: preferisco incivile a “cafone”, dato che la Cultura Contadina dell'arte di vivere bene con poco è quanto di meglio ha prodotto il mediterraneo negli ultimi secoli), non giustificabili e comunque rari, forse al massimo possono provocare un livido.

Se invece ti investe un fin troppo diffuso SUVnormale microcefalo (doublesense) sorciocorrente che sfreccia almeno a 70 Km/h con una zavorra di 5 tonnellate di feraccio nerolucidotiddissiai davanti all'asilo nido di tuo figlio le conseguenze sono immaginabili.

Anche perchè i ciclisti cominciano a ridiventare VISIBILI e quindi sale anche il fastidio degli autosauri e con esso il discredito e i luoghi comuni più beceri.

Ma, visto che pedalare non fa automaticamente scattare l'iscrizione nell'elenco dei santi e benefattori senza macchia, posso concordare che vedersi piombare addosso un razzetto presuntuoso in bici sul marciapiede possa dar almeno fastidio.

Per evitare che la guerra santa contro le maghine , vista l'impossibilità di vincerla e scornati da tante battaglie che sembravano facili e luminose vittorie della razionalità illuminista trasformate in umilianti sconfitte del fanatismo comodo e sciatto delle pessime abitudini incivili

si trasformi in infinita e triste guerriglia suburbana tra "poveri"

SAREBBE forse meglio REGOLAMENTARE co' le famose "du' strisce de vernice" i marciapiede dove possano transitare ANCHE LE BICI a velocità ridotta.

LI HO VISTI IN TUTTA L'EUROPA CICLOFELIX a complemento, spesso importante, di una corposa ed efficace rete ciclabile urbana e non vedo perchè, se VERAMENTE LIMITATI AL NECESSARIO, non si debbano fare anche in Italia.

Insomma

via DRUSO,

proprio davanti all'assessorato all'ambiente, venendo o andando alle Terme di Caracalla verso la Colombo o il Circo Massimo e il Tevere o le strategiche Mura o la Caffarella -AppiaAntica

PERCHE' MAI DOVREI PERCORRERLO IN STRADA VELOCISSIMA E DENSA DI FURASTICI che al 2° o 3° tentativo mi stritolerebbero con la loro arma letale e successivo articolo o notizia angosciogena dei tiggì: " Se l'è cercata..."

SE IL CONTIGUO MARCIAPIEDE E' LARGO TRE METRI E IN DIECI ANNI VI AVRO' INCROCIATO AL MASSIMO UN PAIO DI PEDONI, probabilmente automobilisti in panne?

E gli esempi potrebbero essere decine (alcuni li ho pubblicati qui e su CRITICAL MAP

http://www.criticalmap.org/maps/roma/post/marciapiedi_salvavita_2_via_druso_tratto_di_itinerario_romasud_centro

primo fra tutti

LO STRATEGICO E GIA' SEMIPRONTO CIRCUITO TANGENZIALE DELLE MURA AURELIANE, impossibili e rischiose da fare in strada, ma comodissime e sicure sui DESERTI E LARGHI marciapiedi-pomerio.

http://www.criticalmap.org/roma/post/MURA_la_ciclabile_utile_economica_e_semipronta

Insomma
bisogna farsi ammazzare per forza, immolarsi per la pur nobile causa o che ?

Il mio contakm segna ca. 8000 km in quasi 2 anni quasi tutti in città: di questi penso che almeno 500 saranno sui marciapiedi già "pittati" o "abusivi". Non solo non me ne vergogno, visto che non ho MAI INFASTIDITO NIUNO, ma spingo e spingerò perchè anche gli abusivi (vedi appunto via DRUSO) diventino legali.

Insomma finalmente un “condono” civile ed intelligente



Vedi anche:
marco.passigato.free.fr/articoli/arti1.htm

8 - Uso ciclabile di aree pedonali
Quando la forma, l'estensione ed in grado di affollamento lo consentono, le zone pedonali si prestano bene alla compresenza di ciclisti e pedoni. In alcuni casi, comunque, si rende necessaria una precisa delimitazione del flusso ciclistico evidenziando sulla pavimentazione corsie ed eventuali divieti.

Alcune delle RARE CICLABILI ROMANE GIA' CIRCOLANO SU MARCIAPIEDE e, a parte le considerazioni sull'opportunità di dedicare più risorse concrete e spazi allo sviluppo ed opportunità per la bici urbana e non limitarsi a qualche adattamento dei marciapiedi,

ALMENO 3 DI LORO SON DI GRANDE COMODITA', SICUREZZA ED EFFICACIA LOGISTICA:

1) viale Belle Arti colleg. Villa Borghese-P.te Risorgimento
2) Lungotevere Vittoria - tratto di Ciclovia Tevere da P.te Risorgimento a P.za M.llo Giardino-Capoprati-innesto Angelico
3) viale Tiziano colleg Auditorium-Moschea-P.te Milvio Ciclovia TEvere.

C'è spazio per tutti,
UTENTI DEBOLI DI TUTTA ROMA UNITEVI!

Fabrizio Quaranta,
Roma


P. S. : quando il "pericolo" cessa o il marciapiede ritorna alla sua antica funzione primaria di ospitare vecchi e bambini io ritorno in strada...e non voglio con questo assolutamente assolvere o benedire comode e facili scorciatoie nelle progettazioni serie dei percorsi ciclabili, ma che nessun s'impunti, la verità assoluta è religione, proviamo ad essere laici e pragmatici


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AVE caiofabricius VALE