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Corcolle, Monti rinnova la fiducia a Pecoraro PDF Stampa E-mail
Scritto da Santoni Maurizio   
Venerdì 25 Maggio 2012 07:06

 

Ieri 23 maggio: Corcolle, Monti rinnova la fiducia a Pecoraro
Ma Ornaghi: «Rimango contrarissimo»
 
ROMA - La presidenza del Consiglio dei ministri comunica che, con nota indirizzata martedì dal sottosegretario di Stato Antonio Catricalà al Prefetto Pecoraro, «il presidente del Consiglio Mario Monti ha confermato la propria fiducia al Commissario delegato per il superamento dell'emergenza ambientale nella provincia di Roma e gli ha richiesto di portare avanti nell'esercizio pieno dei suoi poteri il mandato conferitogli dal precedente esecutivo». È quanto si legge in un comunicato di Palazzo Chigi, in merito al progetto di discarica nel territorio di Corcolle.

Oggi 24 maggio: "Su Corcolle, Ornaghi pronto a lasciare"  Il prefetto: "Scelta presa o sarà emergenza"
C
ontinua ad allargarsi il fronte del "no" alla nuova discarica nei pressi di Villa Adriana che sostituirà Malagrotta. Alcuni deputati scrivono a Monti. Alemanno: "Domani la decisione, bisogna approfondire". Pecoraro: "Basta confronti, a giugno gara europea". I Verdi presentano esposto su sequestro area.


Legambiente: unica via d'uscita a Roma aumentare rapidamente differenziata

(AGI) - Roma, 24 mag. - "Corcolle e' un pericoloso vicolo cieco". Lo dice Legambiente per bocca del vicepresidente Stefano Ciafani, che aggiunge: "I molteplici vincoli a cui e' sottoposta quell'area, evidenziati correttamente dal ministro dei Beni culturali Ornaghi, faranno inevitabilmente fioccare una miriade di ricorsi, che avranno come conseguenza il blocco dei lavori e dunque ulteriori ritardi e nessuna soluzione per i rifiuti di Roma che cosi' rischiano seriamente di essere accumulati per strada o smaltiti in un sito d'emergenza da attrezzare in poche settimane". Legambiente ribadisce la sua contrarietà alla scelta di Corcolle e rileva: "Su questa decisione il commissario Pecoraro va fermato e Monti dovrebbe revocare il commissariamento, strumento fallimentare per affrontare l'emergenza rifiuti come dimostra 18 anni di storia del centro sud Italia. La via da seguire per risolvere il problema rifiuti della Capitale, infatti, e' già stata tracciata all'interno del Piano per Roma proposto dal Ministro dell'Ambiente Clini, nel quale, giustamente, s'inverte completamente l'impostazione puntando innanzitutto all'aumento del riciclaggio da raccolta differenziata per poi utilizzare la discarica solo per le quantità residuali dopo il trattamento negli impianti esistenti in città ma mai entrati in funzione a regime. In due anni -spiega il vicepresidente di Legambiente- si può arrivare al 65%, come dimostrato in altre grandi citta' italiane a partire da Salerno, con investimenti adeguati ma soprattutto rapidi". Legambiente anche nei prossimi giorni "continuera' a essere al fianco dei cittadini contro la scelta oscena di Corcolle e ci conforta sapere che sono con noi l'ormai ex presidente del Consiglio superiore dei Beni Culturali e gli stessi ministri dell'Ambiente e della Cultura - afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. Ci sono tante cose, però, che non tornano in queste ore di febbrile discussione: se il Prefetto sta per chiudere l'atto della conferenza dei servizi come ha affermato, quali sono i pareri del Comune di Roma e della Regione Lazio, visto che solo la Provincia di Roma ha reso noto il suo contrario? Se e' vero che gli studi tecnici dell'Universita' di Tor Vergata e dell'Arpa non danno alcun via libera alla discarica, su cosa si baseranno le decisioni del commissario? Che fine ha fatto il piano per Roma per la differenziata e perche' Comune e AMA continuano a non far partire il porta a porta e a dire che gli obiettivi di legge sono troppo alti? Troppe importanti domande inevase, troppe iniziative mai discusse con comitati e associazioni, sulla scelta Corcolle si misura la possibilita' di un cambiamento delle politiche per la gestione dei rifiuti nella Capitale, che e' ora di innovare profondamente". (AGI)
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