19 giugno 2006 incontro per la ciclabile Roma/Mare |
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Lunedì 19 giugno 2006 Resoconto incontro in Regione per la Pista sul Tevere Fabrizio Quaranta ha partecipato e ha inviato le note
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Nella riunione di ieri 19 giu tutti i soggetti tecnico-politici interessati hanno evidenziato l'errore amministrativo dell'occupazione dell'unica vera pista ciclabile della Capitale d'Italia .
La stragrande maggioranza dei ciclisti di Roma è gente di alto livello civile e culturale e fin troppo tollerante, e non vuole creare problemi occupazionali agli operatori degli Stand, nè obbligare l'amministrazione a costose e laboriose operazioni di trasferimento sulla banchina sinistra; ma rimane clamorosamente evidente l'abuso commesso a danno di una categoria di cittadini che in tutto il mondo civile è altresì stimata e tenuta nella massima considerazione per i benefici sociali, ambientali e sanitari che rende all'intera collettività . La verità evidente è che siamo stati clamorosamente IGNORATI anche da soggetti politici che fanno della mobilità alternativa il cardine del loro programma ELETTORALE. La delusione è stata forte, MA CHE ALMENO SIA CHIARO CHE LE VITTIME SIAMO NOI E CHE E'ALQUANTO SCORRETTO TRASFORMARCI IN IMPROVVISATI CARNEFICI.
Ribadito questo aspetto fondamentale, preme ancora sottolineare che NESSUNO DEI CICLISTI PRESENTI ha formulato le proposte indicate nella lettera, MA LE HA SEMPLICEMENTE ACCETTATE PER QUIETO VIVERE E IN ATTESA DEL FAMOSO FUTURO RADIOSO SEMPRE PROMESSO E MAI OTTENUTO.
In attesa di avere COPIA SCRITTA DEL VERBALE DELLA RIUNIONE, mi preme ricordare che i PUNTI PRINCIPALI SUI QUALI SI ERA RAGGIUNTA UNA CONVERGENZA DI INTENTI FRA LE PARTI (CON DICHIARAZIONI SOLENNI DI RISPETTO DEGLI IMPEGNI) erano:
1) dal prossimo anno gli stand vanno solo in banchina sinistra.
2) quest'anno non si va oltre il 30 agosto - 8 settembre (Notte Bianca), cosìcchè i bellissimi set-ott prima delle piene ricorrenti sono tutte per la ciclabilità .
3) Si ribadisce che debbono rimanere ALMENO 3,5 m liberi per la ciclabile.
4) Si debbono riparare IMMEDIATAMENTE le buche dove mancano i sanpietrini (ponte Garibaldi, Sisto e S.Angelo, in quanto gli stand son piazzati sul percorso ciclabile "faticosamente" riparato dall'Asses. ambiente del Comune di Roma, lasciando invece fruibili tratti esterni non soggetti a riparazione .
5) "Cesserà IMMEDIATAMENTE il viavai di furgoni e mezzi motorizzati, a parte una fascia di "rifornimento merci" di una-due ore prevedibilmente tra le 13 e le 15."
Adesso si aggiunge anche dalle 2 alle 8, a me sembra veramente troppo, proporrei dalle 2 alle 6 e non oltre, perchè non "lavorano" solo gli standisti, (qualche marziano va a lavorare in bicicletta...) cerchiamo di non esagerare.
Del resto come tutti i regolamenti non seguiti da controlli e sanzioni rimangono semplici buoni propositi o peggio "grida manzoniane"...
6) "L'Ardis, adducendo motivi di urgenza e sicurezza idraulica, PUO' RAPIDAMENTE ristrutturare completamente il fondo con investimenti massicci e degni (centinaia di migliaia di euro) di una delle più importanti meraviglie archeopesaggistiche del mondo , sentiti i pareri e in collaborazione con gli altri soggetti politici interessati (Comune e Sovrintendenze, evitando che quest'ultime non partecipino ai lavori per poi bollare tutto con un semplice NON POSSIMUS). Eventualmente in collaborazione con rinomati studi di ingegneria o architettura per un'adeguata scelta dei materiali e delle tipologie costruttive. Sollecitato un confronto con altre realtà nazionali ed internazionali che hanno già affrontato e risolto (?) il problema della ciclabilità sugli argini dei fiumi. Si è addirittura ipotizzato un fantascientifico inizio lavori a settembre"... Che non finisca tutto con tre volenterosi stradini donchisciottescamente armati di pala e picco...
Per finire, e sempre a titolo personale... "assistere i ciclisti nel loro percorso, creando appositi punti di ristoro a totale gestione delle Associazioni interessate" mi auguro fortemente di non averne proprio bisogno...
Un saluto a settembre sulla scorrevole CICLOVIA TEVERE, l'ottava meravija de Roma e del monno, o no?
AVE caiofabricius VALE |
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