Home Notizie sulla Ciclabilità Manifesto della mobilità Sostenibile hanno aderito Anci e Upi di MotechEco
Manifesto della mobilità Sostenibile hanno aderito Anci e Upi di MotechEco PDF Stampa E-mail
Domenica 01 Giugno 2008 17:05
Domenica 01 giugno 2008
Manifesto della Mobilità Sostenibile hanno aderito Anci e Upi.

Presentato da MoTechEco alla Nuova Fiera di Roma

 
Manifesto della mobilità sostenibile
E da MotechEco arriva il manifesto della mobilita'

MotechEco lancia il 'Manifesto della mobilita' sostenibile'. Il documento, a cui hanno aderito Anci e Upi, e' stato presentato a MoTechEco, la vetrina della mobilita' sostenibile, che si e' tenuta dal 22 al 25 maggio alla Nuova Fiera di Roma, con il patrocinio del Comune, della Regione Lazio e dei ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico. Si tratta di un manifesto in 14 punti: "Diminuire l'impatto ambientale della mobilita' in ambito urbano utilizzando un approccio integrato attraverso gli strumenti e le tecnologie disponibili; assicurare il diritto alla mobilita' e all'accessibilita' per tutti i cittadini favorendo in modo particolare politiche a sostegno dei soggetti piu' deboli (anziani, disabili)- e' scritto nel documento- favorire la diffusione della cultura ambientale attuando politiche di mobilita' urbana quale servizio di qualita' che sappia dare risposte concrete alle esigenze del trasporto delle persone e delle merci".
Al quarto punto del decalogo presentato al MoTechEco e' scritta la necessita' di "definire approcci strategici innovativi e destinare le risorse disponibili al miglioramento delle "prestazioni" delle infrastrutture a servizio dei cittadini mediante soluzioni basate sulle tecnologie dell'infomobilita' Ict, integrate con tecnologie spaziali/satellitari", mentre al cinque si fa riferimento all'obiettivo di "disincentivare l'uso dei mezzi di mobilita' ad elevato impatto ambientale e incentivare l'utilizzo di tecnologie eco-sostenibili come l'elettrico e di carburanti ecologici promuovendo, al contempo, lo sviluppo infrastrutturale per l'alimentazione di vetture eco-compatibili". Nel manifesto c'e' scritto anche: "Incentivare forme di trasporto pubblico a basso impatto ambientale e adeguate alle specifiche urbanistiche e morfologiche dei centri urbani in ottica anti congestione e favorire sistemi di trasporto non convenzionali (ascensori, funicolari, scale mobili)" e al settimo punto "incentivare i progetti tesi alla fluidita' del traffico per garantire una mobilita' costantemente adeguata alle condizioni contingenti del traffico con particolare riguardo alla distribuzione delle merci in aree urbane; sviluppare politiche di pricing al fine di una efficiente gestione della domanda di mobilita' di persone e cose".
Ottavo, nono e decimo punto del documento lanciato a MoTechEco indicano l'idea di "incentivare sistemi e politiche a favore di una mobilita' alternativa: car sharing, car pooling, bike sharing, renting, eco-driving, ecopass, parcheggi dedicati a mezzi zero emissioni (Z.e.v.) od a basso impatto, chiusure dei centri storici", di promuovere "progetti di urbanistica sostenibile: piste ciclabili, arredo urbano a basso impatto ambientale e con materiali riciclati, colonnine per la ricarica elettrica, parcheggi di interscambio, rotatorie, impianti di regolazione flessibile del traffico urbano ed autostradale energeticamente autosufficienti" e di promuovere e premiare "progetti e studi interdisciplinari per la gestione del traffico e per l'abbattimento del CO2 in collaborazione con le politiche dell'Ue". Promuovere e premiare "istituzioni locali, regionali e governative che programmino e realizzino investimenti e progetti piu' virtuosi verso l'ambiente" e aziende, prodotti e servizi di mobilita' tecnologicamente rivolti all'abbattimento del CO2, "promuovere e sensibilizzare contatti tra operatori del settore, istituzioni, ricercatori, associazioni, organi di controllo e aziende al fine di definire accordi e progetti a favore dell'ambiente e della salute e la comunicazione ambientale per la sensibilizzazione del singolo cittadino e delle istituzioni territoriali sulla necessita' di utilizzo di una mobilita' sostenibile" sono i punti che vanno dall'11 al 13.
L'ultima idea contenuta nel documento sulla mobilita' presentato al MotechEco riguarda l'obiettivo di promuovere "l'istituzione della domenica 'Eco' con la chiusura di tutti i centri storici italiani. Tale provvedimento- e' la conclusione del decalogo- non dovra' essere inteso quale limite o restrizione alla circolazione urbana ma come occasione di una migliore vivibilita' urbana e di attenzione all'ambiente".


Da Napoli a Milano, Legambiente premia la mobilita'

Da Napoli a Milano, sei citta' italiane ricevono il premio 'MoTechEco mobilita'', assegnato da Legambiente alle citta' piu' attente al muoversi rispettoso di salute e ambiente. I premi li ha consegnati Sebastiano Venneri, vicepresidente dell'associazione, nel corso del salone MoTechEco, a Roma. Si parte con Napoli che, come sottolineano i promotori dell'iniziativa, se lo merita piu' di altri vista la difficile situazione che si sta vivendo. Al capoluogo partenopeo, spiega Legambiente il premio- realizzato in alluminio riciclato- va "per l'esperienza nella rete di trasporto su ferro a Napoli e in Campania, per un'intermodalita' che funziona". Un premio meritato, poi, anche perche' il risultato e' stato ottenuto nella citta' che ha visto nascere la prima ferrovia italiana, la Napoli-Portici. Dopo Napoli con la sua 'cura del ferro', e' la volta di altri centri che sono, pero', regno delle biciclette. C'e' Parma, "per una serie di attivita' che hanno creato un ciclo virtuoso", portandola a livello di altri centri dove la mobilita' ciclabile ha ruolo centrale. Sempre per le bici viene premiata Padova, "per un articolato programma di interventi teso a favorire l'uso delle biciclette", in una citta' dove ogni giorno, mediamente, la usano 15mila persone.
Si torna a Sud con Bari, che merita il premio Legambiente-MoTechEco per Barimbici, un nuovo progetto di bike-sharing che ha dato impulso in una delle poche realta' del centrosud che ha sposato i progetti di mobilita' su due ruote. Come spiega l'assessore alla mobilita' barese, tutto e' nato lo scorso anno legando l'uso della bici alla Fiera del Levante, con sconti per chi sceglieva sistemi di trasporto collettivo e ingresso gratis per chi arrivava in bici. E il primo anno ad entrare gratis e in bici sono state 5.200 persone. Chiudono la lista delle sei citta' premiate due realta' del nord. Ricevono il premio 'MoTechEco mobilita'', assegnato da Legambiente, Ferrara e Milano. Ferrara e' premiata per la "tradizionale attenzione alla mobilita' lenta", che ne fa "una citta' amica della bicicletta". Al capoluogo lombardo, invece, il riconoscimento di Legambiente e MoTechEco va per il famoso Ecopass e il suo sistema di "incentivi e disincentivi" all'uso di mezzi alternativi all'auto. Uno strumento, l'Ecopass, che "puo' contribuire a cambiare l'approccio culturale e immediatamente trasferibile in altre realta' urbane".


Mobilita', Anci: governo convochi conferenza

"Una conferenza sulla mobilita' che ci permetta di avere una visione perlomeno a 5 anni". E' la proposta, e la richiesta, che lancia al governo Enrico Mingardi, presidente della Consulta per la mobilita' sostenibile dell'Anci e assessore alla mobilita' di Venezia, a margine del convegno 'Trasporti, ambiente e territorio: la sfida ambientale per la mobilita'' organizzato nell'ambito del MoTechEco, a Roma, la scorsa settimana. "Serve un patto vero, un patto di legislatura- spiega Mingardi- nel quale il governo prenda atto che una delle grandi emergenze, la prima dopo la sicurezza, e' quella della mobilita', soprattutto nei centri urbani". Su questo tema, auspica il presidente della Consulta per la mobilita' sostenibile dell'Anci, "speriamo che con il ministro delle Infrastrutture Matteoli e con il ministro dell'Ambiente Prestigiacomo si possa affrontare la questione con una conferenza di merito, per vedere quali sono i piani da mettere in campo nei prossimi 5 anni". Nelle grandi citta', ricorda Mingardi, "piu' di 20 mlioni di persone usano i mezzi pubblici". Pero', "e' evidente che fino ad oggi si sono fatte politiche di mobilita' o trasporto solo 'di Finanziaria in Finanziaria', affrontando le emergenze con un po' di risorse per il rinnovo del parco mezzi o per fare parcheggi o aree a traffico limitato". Invece, raccomanda l'assessore di Venezia. "si deve fare politica 'di tutti i giorni', perche' la gente si muove tutti i giorni". Quello che occorre e' "dare mobilita' alternativa nelle grandi aree urbane, con metropolitane regionali, 'cura del ferro' e treni locali- dice Mingardi- bisogna investire sui pendolari e non dire sempre 'poverini'".


Mobilita', Londra meno 70mila auto con l'ecotassa

Con la Congestion charge Londra e' tornata a muoversi (e a respirare) meglio. E' questo il messaggio che lancia Stephen Lowe, primo segretario dell'Ambasciata britannica a Roma, nel corso del workshop 'Ecopass e congestion charge' organizzato nell'ambito del MoTechEco di Roma, la scorsa settimana. I numeri dicono che dall'introduzione del pedaggio, nel 2003, "ogni giorno 70mila veicoli in meno entrano in citta', mentre il traffico in centro e' diminuito del 36%- spiega Lowe- sempre piu' persone scelgono la bici, con il numero di ciclisti che e' aumentato del 50% negli ultimi 5 anni, e anche la qualita' dell'aria e' migliorata, con il 16% in meno di emissioni di CO2, l'8% in meno di ossidi di azoto e un -7% nei particolati". Insomma, un successone, anche economico, tenendo conto che le entrate previste nel biennio 2007/2008 sono di circa 200 milioni di euro, "con la maggior parte che servira' a migliorare i trasporti pubblici- precisa Lowe- perche' le entrate della Congestion charge devono migliorare il trasporto collettivo". Ma ci sono ricadute positive anche per altri aspetti della vita in citta': i lvori pubblici. "Il sistema idrico di Londra risale al XVII secolo, non e' vecchio come quello di Roma ma ha bisogno di manutenzione- spiega il funzionario dell'Ambasciata britannica- se i lavori che stiamo svolgendo sli avessimo fatti prima della diminuzione del traffico, la citta' si sarebbe bloccata".
Naturalmente, con la Congestion charge a Londra si vive un 'rinascimento' dell'uso dei mezzi pubblici. "Il numero delle persone che usano l'autobus oggi a Londra e' il piu' alto del 1945- riferisce Stephen Lowe, primo segretario dell'Ambasciata britannica a Roma- 2 miliardi di passeggeri l'anno viaggiano sui mezzi pubblici, un numero mai cosi' alto dagli anni 60 e un +40% rispetto al 2000 mentre ci sono piu' corse rispetto al 2002 e si sono ridotti i tempi di percorrenza". In tutto cio', e' calato del 36% il numero di autoveicoli che accedono alla 'zona rossa'. Ma non basta. Il 4 febbraio e' stata varata la 'Low emission zone' (zona a basse emissioni), un'area a pedaggio che si estende attorno a Londra per un'area molto maggiore rispetto a quella delle Congestion charge. I veicoli piu' inquinanti pagano 250 euro di pedaggio i mezzi piu' inquinanti che superano le 12 tonnellate. In seguito pagheranno anche quelli che superano le 3,5 tonnellate, fra i quali ci sono autobus e pullman con piu' di 8 posti. Il risultato e' che oggi il 95% dei veicoli interessati e' in regola con le emissioni piu' basse richieste, mentre nel 2007 lo era solo il 75%: in pratica il 20% dei veicoli piu' inquinanti e' stato sostituito. E le cose non cambiano nemmeno con gli avvicendamenti politici. "Cosi' come Roma, anche Londra ha da poco eletto un nuovo sindaco e numerose nuove misure entreranno in vigore nei mesi a venire- spiega Lowe- cio' che non cambiera' certamente sara' pero' la Congestion charge, che ha apportato numerosi benefici in termini di riduzione del traffico e qualita' dell'aria".
Ultimo aggiornamento Venerdì 03 Luglio 2009 13:40