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Denuncia del degrado della Ciclabile Tevere di Cycom PDF Stampa E-mail

Giovedì 24 aprile 2008
Lettera di denuncia del degrado lungo gli argini del Tevere

Riceviamo da Francesco Calderini

 

Discarica lungo il Tevere

 
Spett.le ARDIS, Assessorato Ambiente, Municipi XII e XV,

mi
rivolgo alla vostra attenzione per segnalare lo stato di degrado e di
totale abbandono in cui versano a Roma i territori lungo gli argini del
Tevere attraversati dalla pista ciclabile nei municipi XII e XV.
In particolare con la presente mail intendo denunciare:

1.
il costituirsi di una vera e propria discarica abusiva (recintata e con
tanto di gestore) nata e sviluppatasi nella più totale assenza di
controlli da parte degli organismi preposti. Il luogo interessato è
quello lungo Via del Trotto, quando la stessa passa al di sotto della
Via del Mare in corrispondenza dei resti del ponte romano (anch'esso in
condizioni a dir poco scandalose). Fornisco allegate alcune foto, una
in particolare mostra uno dei furgoni che regolarmente entrano
nell'area recintata per scaricare materiale lungo l'argine del fosso
che si immette nel Tevere.

2. la mancata rimozione (e
l'ulteriore accumulo di rifiuti, tra cui centinaia di pneumatici) delle
macerie rimanenti in seguito all demolizione degli insediamenti lungo
l'argine sinistro nei pressi e sotto il ponte del Viadotto della
Magliana, lungo il tratto di Via del Cappellaccio che raccorda la pista
ciclabile.

3. la mancanza di controlli (e concessioni ?) per
tutte le attività (autodemolizioni, etc.) ed insediamenti lungo
l'argine sinistro tra la pista ciclabile lungo Via del Cappellaccio/Via
del Trotto ed il fiume stesso, che con l'edificazione di manufatti in
cemento, lamiera e prefabbricati vari e con l'accumulo di rifiuti hanno
deturpato l'argine stesso.

Il sottoscritto ha invano ed a più
riprese denunciato e sollecitato i rappresentanti del municipio XII ed
il suo presidente ad intervenire, senza risultato:
richiedo oggi un
celere quanto dovuto intervento per porre fine a questo scempio, in
mancanza del quale mi vedrò obbligato a sporgere un formale esposto,
denunciando quanto sopra nonchè eventuali omissioni da parte delle
amministrazioni responsabili del territorio e della sua della vigilanza.

Spero
che si ponga rimedio al più presto ad uno scempio che è sotto gli occhi
di tutti i frequentatori della pista ciclabile, che invece di trovarsi
in un ambiente sano si trovano a pedalare in mezzo ai rifiuti ed al
degrado, in un territorio che potrebbe essere bellissimo ma che è
violentato da abusi ed abbandonato a se stesso. Spero altresì, anche a
nome dell'associazione FAO Staff Coop CYCOM e del Coordinamento Roma
Ciclabile di cui faccio parte ed ai quali stò rendendo nota dei fatti
riportati, che d'ora in avanti si vigili un pò di più sulla legalità
del territorio attraversato dalla suddetta pista, oggi circondata da
mucchi di rifiuti, autodemolizioni ed insediamenti più o meno abusivi,
perchè è proprio nel degrado e nell'abbandono che nascono spiacevoli e
drammatici eventi come quello recentemente verificatosi in quel tratto
con l'assassinio di un ciclista, che non si evitano con l'istallazione
di quattro telecamere o con i vigilantes ma con il ripristino della
legalità ed il mantenimento di un territorio sano.

Cordiali saluti,
Francesco Calderini