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PER L’INCONTRO CON L’ASSESSORE PAOLO MASINI PDF Stampa E-mail

 

  • PER L’INCONTRO CON L’ASSESSORE PAOLO MASINI

    L’impegno che il sindaco Marino ha dichiarato di voler mettere per rendere più ciclabile la città di Roma richiede la partecipazione di tutta la giunta, perché i problemi da affrontare sono trasversali. L’assessore Improta, che abbiamo incontrato e che ha la delega specifica su queste politiche, sta elaborando un programma per l’attuazione del Piano quadro della ciclabilità già approvato. Ma si possono fin da ora anticipare alcune condizioni per renderlo operativo grazie alla collaborazione delle altre competenze politiche e amministrative come la sua, che hanno responsabilità convergenti.
    In particolare la realizzazione delle nuove opere di viabilità e la manutenzione straordinaria della rete viaria, che sono di sua competenza, sono occasioni fondamentali per mettere in sicurezza chi si muove in bicicletta e a piedi. Non deve mai più accadere, come è accaduto ad esempio solo di recente con la progettazione del nuovo ponte della Scafa sul Tevere fra Fiumicino e Ostia, che l’amministrazione progetti una nuova viabilità di collegamento fra parti di territorio per il traffico delle automobili, senza prevedere allo stesso tempo le condizioni di sicurezza anche per le biciclette e i pedoni.
    E’ inoltre di sua competenza il tema delle periferie, parti di città spesso trascurate da questo punto di vista e che invece sono all’origine dei flussi di auto che più incidono sul traffico urbano complessivo. 800.000 cittadini entrano a Roma ogni giorno da fuori GRA. In questi territori si può invece fare molto per incentivare l’uso della bicicletta, soprattutto in termini di intermodalità con il TPL. Il territorio del X Municipio è esemplare in questo senso, 300.000 persone che potrebbero usare bicicletta e metropolitana se si garantisse un servizio metro e una rete ciclabile locale. La provincia ha fornito indicazioni su come lavorare in questo senso con il Piano 2012 per la ciclabilità del 2012 (Ciclinpro). Si potrebbero sviluppare, anche con l’obiettivo della mobilità locale, i programmi di rigenerazione urbana che sono nell’agenda europea, nazionale e dell’amministrazione capitolina, attraverso la pratica dei Programmi Integrati prevista dal nuovo PRG del 2008, in collaborazione con l’assessore Caudo, alla trasformazione urbana.
    Dobbiamo quindi ragionare con lei su questi temi: nuove modalità di progettazione delle infrastrutture, raccordo fra opere pubbliche e politiche della mobilità, intermodalità e reti locali sostenibili per le periferie, rigenerazione urbana come obiettivo e programmi integrati come strumento.
    Riteniamo che l’amministrazione comunale debba impegnarsi in modo molto più rilevante per garantire la sicurezza di tutti i cittadini che utilizzano la rete stradale per i propri spostamenti, in qualunque modo effettuati, ma prima di tutto nelle forme più sostenibili, a piedi e in bicicletta. In modo che possano cambiare le forme di mobilità a favore di quella sostenibile. Per questo è necessario che si coordino tutti i dipartimenti e uffici che hanno competenze dirette o indirette su questo obiettivo. Chiediamo un impegno in questo senso da parte dell’assessorato ai Lavori Pubblici e alle Periferie. Chiediamo che partecipi attivamente al tavolo tecnico per la attuazione del Piano quadro della ciclabilità che verrà predisposto dall’Assessorato alla mobilità, curandone la realizzazione ovunque sia responsabile, direttamente o indirettamente, di opere pubbliche che coinvolgono la viabilità. Ma si impegni a progettare sempre, anche quando il Piano non lo prevede esplicitamente, le nuove opere di viabilità o i lavori di manutenzione straordinaria in modo tale da garantire la massima sicurezza anche per la circolazione delle biciclette. In particolare segnaliamo le seguenti azioni, a costo zero o quasi, che l’assessorato si potrebbe subito impegnare a fare:
    il rispetto dell'obbligo di Legge (Codice della Strada, come modificato dal Decreto Legislativo n.366/98) da parte dell'ente gestore (Comune di Roma e Municipi) di realizzare percorsi ciclabili adiacenti, laddove previsto da piani della ciclabilità (Delibera di Assemblea di Roma Capitale "Piano quadro della ciclabilità"), in occasione di ogni intervento straordinario di manutenzione stradale (Dip.Lavori Pubblici SIMU) o realizzazione di nuova strada;
    realizzare percorsi ciclabili a costo zero - ciclabili leggere - quando si ritraccia la segnaletica (con riduzione delle corsie carrabili quando possibile, alla dimensione minima del CdS), con la linea continua sulla mano destra della carreggiata a delimitare lo spazio di pertinenza delle bici (vedi proposte ANCI);
    grande impegno sulla segnaletica (una ottima segnaletica riduce in modo significativo le infrazioni relative alla sosta);
    arredo urbano anti-sosta selvaggia (allargamento delle carreggiate, orecchie agli angoli);
    ripristino cordoli per le corsie preferenziali (danno ordine alle strade con vantaggi anche per la ciclabilità);
    diffusa realizzazione di zone 30, con sistematici attraversamenti rialzati e a tutela delle rotatorie (da usare per obiettivi mirati – ad es. scuole - anche per le strade con limite di velocità a 50 km/h). Per le rotatorie si possono mettere all'imbocco delle intersezioni o su tutta la rotatoria rialzata;
    spazi chiusi al traffico, soprattutto nelle periferie, per permettere ai bambini e ragazzi di usare la bicicletta anche per divertimento.
    Chiediamo che l’assessorato indichi un proprio responsabile per questa attività di coordinamento, che sia competente sul tema della mobilità ciclabile, conosca il Piano quadro della Ciclabilità e partecipi alle attività per la sua implementazione, sia in grado di monitorare tutta l’attività di progettazione della viabilità e degli spazi pubblici curata dall’assessorato e dai municipi competenti per la viabilità locale, e possa segnalare tutte le criticità e le integrazioni necessarie a garantire e promuovere la mobilità ciclabile e pedonale. Che agisca anche come interfaccia con le associazioni e i cittadini che chiedono di essere informati e che hanno proposte da fare.