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Piano urbano del Traffico, report e Incontro 8 gennaio. PDF Stampa E-mail

Piano urbano del Traffico, report e Incontro 8 gennaio.

Come già accennato nella mail precedente, si è svolta ieri la
presentazione del testo preliminare predisposto dall’ Agenzia per la
mobilità (chi non l’avesse ancora ricevuto può trovarlo sul sito
dell’Agenzia o chiedermelo), contenente i dati di fatto sui quali
costruire il Piano. Inoltre è stato presentato dall’Isfort, incaricato
dal Comune, l’itinerario partecipativo. Si ricorda che tale itinerario
avrà un primo traguardo nella delibera di Giunta che adotterà il Piano,
prevista per il 31 gennaio prossimo, ed un secondo definitivo approdo
nell’aprile prossimo con il varo del Piano.

A tal fine, Calma, Progetto Celio, Mobilitiamoci ecc. ecc. cioè le
associazioni che si sono riunite in Campidoglio il 9 dicembre scorso
chiedendo l’alt della metro C a san Giovanni per procedere al
cambiamento di un progetto mangiasoldi,hanno ottenuto la disponibilità
di una sala del CESV A VIA LIBERIANA 17, DALLE ORE 16,00 ALLE ORE 19.00
DI MERCOLEDI’ 8 GENNAIO 2014 (segnatevi cortesemente la data), per un
esame di merito delle varie proposte che comitati,associazioni,
cittadini hanno elaborato negli anni come risposta a provvedimenti
inaccettabili dell’Amministrazione comunale o come proprie idee di
intervento sui temi critici ritenuti maggiori o riflettendo su quali
potessero essere le linee di una mobilità alternativa all’attuale
assurda condizione urbana e pendolare. Lo scopo dell’incontro è di
svolgere un’Assemblea tra il 17 e il 21 gennaio (si sta cercando la
sala) nella quale dar vita a una proposta organica sui cambiamenti
metodologici e gli interventi urgenti necessari. A tal fine ricordo
l’Impegno finale dell’incontro del 9 dicembre e, ovviamente, la
documentazione specifica elaborata da Comitati e cittadini.
L’Assemblea dell’8 dicembre si concluderà con un incontro con gli ing.
Fuschiotto e Giovenali rappresentanti dell’Agenzia della mobilità, sul
piano tecnico, e con il dott. Carminucci dell’Isfort. Invece,
l’Assemblea del 17/21 gennaio dovrebbe concludersi con una audizione
nostra da parte della Commissione mobilità del Comune e con un incontro
con l’Assessore alla mobilità (ed altri se vorranno o potranno) prima
del 31 gennaio prossimo

Fin d’ora tuttavia è possibile indicare alcuni limiti seri segnalati
all’Agenzia della mobilità perché si comincino a correggere le
principali lacune informative, consapevoli che alcune cose che
chiediamo, in particolare i finanziamenti già impegnati o le spese di
gestione, possono non essere nella completa disponibilità dell’Agenzia.
Stante anche la condizione debitoria del Comune e delle sue Aziende,
nonché il peso della corruzione (biglietti Atac, parentopoli, ecc.). Nel
qual caso è comunque bene saperlo per poter costruire nelle prossime
settimane un quadro credibile.

Si è chiesto in particolare che ci fossero dei dati sulla situazione
finanziaria, appunto; nel presupposto banale che ogni cambiamento dovrà
fare i conti con questa dimensione e anzi proporre variazioni in
relazione alle priorità che verranno decise. Senza un riferimento di
base concreto ogni discussione si rivelerebbe una chiacchiera. In
secondo luogo, stante il peso del pendolarismo, si né chiesta una
apertura al concetto di area vasta, dunque un rapporto non solo con
l’urbanistica, ma con la Regione, il suo piano della mobilità e della
logistica, le sue scelte …; superando di fatto il concetto di Roma
capitale, ossia di una proposta limitata al territorio del Comune di
Roma quando gran parte dei problemi derivano invece dalle interazioni
con l’area vasta. In terzo luogo è necessaria una sintetica analisi
dello stato delle Aziende di trasporto, che sono poi gli strumenti
attuativi di una differente mobilità. Stato finanziario, dei mezzi e
strumenti in dotazione, dell’organizzazione del lavoro, delle operazioni
subappaltate o esternalizzate, delle frequenze dei mezzi, del loro
comfort, ….
A queste tre schede fondamentali debbono aggiungersi ulteriori
informazioni specifiche che sono state chieste nel breve dibattito
seguito alle introduzioni, nonché un cambiamento di passo nello stesso
processo partecipativo, come presentato.
Infatti i punti essenziali sono due. Il primo riguarda come si forma la
stessa proposta base da porre in discussione, la quale non può
prescindere dagli elaborati di Comitati e persone avanzati in questi
anni. Vi è una storia di conflitti e proposte che non può essere
dimenticata, ma dalla quale bisognerebbe anzi partire. In secondo luogo,
come ha sottolineato limpidamente un’ intervenuta, esistono vari livelli
di progettazione che renderanno esecutive le scelte prioritarie, una
volta definite. E tra questi livelli vi è quello della persone in carne
ed ossa, come si dice, ovvero della popolazione dei quartieri, dei
rioni, dei Municipi destinatari delle scelte; livello che deve vedere
dunque assemblee pubbliche non solo informali (cioè di informazione) ma
strutturate per poter condividere le scelte ed eventualmente modificarle
in relazione a esigenze chiare che emergessero. Insomma, il processo
partecipativo prevede il tempo del confronto delle associazioni, i
tavoli di lavoro, i gruppi di approfondimento presso l’Agenzia, e se ne
dà atto positivamente al Comune. Ma deve prevedere anche il dibattito
pubblico, e un dibattito pubblico che decida tramite una Conferenza di
area vasta sulla mobilità e la logistica (non bisogna mai dimenticare il
tema delle merci cioè l’economia della città) e Conferenze di quartiere
o di Municipio o di più aree contermini.

L’Agenzia si è incaricata di inviarci (e li trasmetteremo) documenti e
proposte. Tra essi assume rilievo la memoria di Giunta del settembre
scorso dove già sono indicate le linee guida che l’Amministrazione si
ripromette di seguire.

Un caro saluto Vittorio