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Viabilità, ecco il nuovo piano del traffico:Trasporti più veloci, rivoluzione strisce blù PDF Stampa E-mail

 

     

Viabilità, ecco il nuovo piano traffico
'Trasporti più veloci, rivoluzione strisce blu'

Incrementare del 40 per cento le corsie preferenziali, organizzare il Centro per isole ambientali, raggiungere il 2 per cento di uso sistematico della bicicletta entro 2 anni. Questi alcuni dei punti del nuovo Pgtu, risultato del lavoro tra sindacati, associazioni e municipi. La Capitale classificata in sei zone. Improta: "I romani perdono ogni anno 135 milioni di ore in fila in auto"

Viabilità, ecco il nuovo piano traffico 'Trasporti più veloci, rivoluzione strisce blu' Aumentare del 20 per cento sia gli utenti che la velocità del trasporto pubblico, con l'incremento del 40 per cento delle corsie preferenziali e l'attuazione di itinerari a priorità semaforica; organizzare integralmente il Centro storico per isole ambientali progressivamente estese alle aree esterne, realizzandone almeno una per municipio nei prossimi due anni, permettendo la circolazione ai soli mezzi a basse emissioni; raggiungere il 2 per cento di uso sistematico della bicicletta entro 2 anni (oggi è allo 0,6%) e il 4 per cento su base cittadina e il 10 per cento al Centro nei prossimi 5 anni. Sono questi gli obiettivi principali del nuovo Piano generale del traffico urbano di Roma Capitale, il primo da quello realizzato da Walter Tocci nel 1999, presentato oggi ai Musei capitolini dall'assessore capitolino alla Mobilità, Guido Improta, e del presidente dell'omologa commissione, Annamaria Cesaretti.

Il piano di 200 pagine illustrato dall'amministrazione, sulle basi della bozza presentata a dicembre, è il frutto di un percorso di partecipazione con sindacati, associazioni e Municipi, che sono ancora al lavoro per raccogliere indicazioni e contributi dai cittadini, ed è imperniato su sette principi cardine: accessibilità, vivibilità, inclusione sociale, sostenibilità ambientale, competitività, condivisione ed equità. Il tutto con un una precisa priorità: potenziare il trasporto pubblico per decongestionare la Capitale dal traffico privato.

Il punto di partenza del Pgtu sarà una classificazione funzionale delle strade e delle zone della città, che estenderà la propria definizione anche al di fuori del Gra, individuando una viabilità principale e una viabilità locale, con il tpl a fare da collante. Per fare questo, la Capitale è stata classificata in sei ambiti, o zone urbane: Area centrale Mura Aureliane, Anello ferroviario, Circonvallazione esterna, Gra, Extra Gra e perimetrazione centri urbani, Ostia-Acilia. I campi in cui si declinerà il piano saranno isole ambientali e pedonalità, ciclabilità, car sharing, bike sharing e mobilità elettrica. "Sulla pista ciclabile Nomentana c'è una conferenza dei servizi convocata per fine mese per il varo del progetto. Ma probabilmente ci saranno altre piste prima - ha osservato l'assessore alla Mobilità Improta - Ottantasette attraversamenti in quattro chilometri? 'Questa è l'unica soluzione progettuale per avere una pista su quell'asse stradale. La proposta tecnica è valida e sostenibole da punto di vista trasportistico ed economico. Costerà qualche centinaio di migliaio di euro. Potrebbe essere pronta entro l'anno''. Grosse novità anche per quanto riguarda la sosta tariffata: via le strisce blu dalla rete portante, sostituite da parcheggi ai margini di area, e rivisitazione delle tariffe nelle zone centrali e commerciali.

Il Pgtu, che verrà presentato venerdì alla Giunta comunale, punta ad aggredire le criticità della viabilità della Capitale. In primis il congestionamento del traffico, che porta i romani a perdere ogni anno 135 milioni di ore in fila in auto, per una perdita economica a livello di produttività stimata in un miliardo e mezzo di euro. Un inferno di lamiera dovuto anche al poco utilizzo del mezzo pubblico da parte dei cittadini, appena il 28 per cento nell'ora di punta. Ecco perché l'obiettivo dell'amministrazione è potenziare il tpl permettendo e inducendo una graduale riduzione del traffico privato. Con conseguenze positive anche sulla sicurezza stradale: nel 2012 a Roma ci sono stati quasi 16mila incidenti, che hanno causato oltre 20mila feriti e 154 morti. "Numeri da conflitto", come li ha definiti Improta, "dovuti all'uso spropositato di auto e motoveicoli nella nostra città, ben 978 ogni mille abitanti contro i 415 di Parigi e i 398 di Londra".

"Sono molto orgoglioso che venga presentato dopo 15 anni un Piano che serve per migliorare la qualità della vita delle persone - ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino - Ridurre del 20-25% i tempi di trasporto sui mezzi pubblici usando semafori intelligenti che fanno scattare il verde quando passa un autobus significa alla fine della settimana dare due ore in più a una persona che vuole giocare a calcetto o a una mamma che vuole andare a prendere i bambini al doposcuola. Il piano - ha concluso Marino - ha iniziato oggi il suo percorso pubblico, viene distribuito a tutti i municipi e a tutte le persone interessate a dare dei commenti o valutazioni. Io spero che entro un mese, quarantacinque giorni, possiamo concludere e avere il nuovo piano che la nostra città aspetta da diversi anni".

Meno traffico vorrebbe dire meno incidenti: ecco perché tra gli obiettivi principali del Pgtu c'è quello di rispettare l'impegno con l'Unione europea di dimezzare entro il 2020 i morti sulle strade del 2012. "Sarà una sfida per tutta la città, sia per noi che per i cittadini", ha commentato Cesaretti, secondo la quale "era passato troppo tempo per non intervenire immediatamente sulla mobilità. Questo Piano deve recuperare quasi 20 anni di assoluta assenza di progettualità in città, con interventi concreti e radicali anche in un momento di crisi e di carenza di fondi, con obiettivi molto ambiziosi". Il Pgtu, ha spiegato il presidente della commissione Mobilità, "è stato elaborato in tempi brevi con un grandissimo lavoro del dipartimento e dell'assessorato, e ripensa a tutto tondo la mobilità della città". E per la sua attuazione "sarà importante non solo il lavoro dell'amministrazione, ma soprattutto che la Capitale riceva i fondi del Governo e quelli della Regione, fermi a causa del deficit della sanità.
 
Ci auguriamo - ha concluso Cesaretti - che questa situazione possa essere sbloccata a breve per tornare a investire, recuperare il disavanzo di Atac e ripensare completamente il trasporto nella nostra città". Alla presentazione del Pgtu nella sala Pietro da Cortona dei Musei capitolini, in Campidoglio, erano presenti anche l'amministratore delegato di Atac, Danilo Broggi, e il presidente dell'Agenzia per la mobilità di Roma, Massimo Tabacchiera.