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NUOVA VITA PER IL BIONDO TEVERE LA REGIONE VORREBBE FARE IL PARCO PDF Stampa E-mail

 

Immaginate un parco che tuteli la biodiversità del Tevere. Chiudete gli occhi e pensare a un fiume pulito e navigabile, come la Senna o il Danubio

 

di Alfonso Vannaroni | Pubblicato il 09-05-2014 alle 12:31 | © Riproduzione riservata

tevereImmaginate un parco che tuteli la biodiversità del Tevere. Chiudete gli occhi e pensate a un fiume pulito e navigabile, come la Senna o il Danubio. E poi osate di più: immaginate una gigantesca oasi in grado di tutelare uno dei bacini idrografici più estesi d’Italia che dall’Emilia Romagna raggiunga il Lazio, attraversando Comuni, province, città, con una superficie di oltre 17mila chilometri quadrati. Ad oggi è un sogno, ma potrerebbe diventare realtà se la proposta ‘Istituzione del Parco fluviale regionale del Tevere’, presentata dalla consigliera regionale Cristiana Avenali (Lista per il Lazio) e firmata dal suo collega Daniele Mitolo, diventasse legge.

Il bacino del fiume Tevere si estende su un’area molto ampia che comprende più regioni. Nel Lazio ricade il 41 per cento dell’intera superficie del bacino. L’iniziativa dei consiglieri regionali ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare il fiume nel tratto laziale recuperando le aree degradate e abbandonate, per poi costruire un parco interregionale che assicuri una efficace e omogenea politica di salvaguardia dell’intero ecosistema fluviale. Il tutto realizzato attraverso la tutela della biodiversità, della flora e della fauna, fino a realizzare una perfetta integrazione tra ecosistema fluviale e uomo. Un progetto ambizioso ma necessario. “C’è bisogno di istituire questo parco – dice Avenali – perchè il fiume è una risorsa fondamentale per Roma, il Lazio e non solo. Una risorsa che nel tempo invece è stata poco valorizzata e molto sfruttata dall’uomo”. Soddisfatte le associazioni ambientaliste. “La nascita del parco fluviale del Tevere – ha detto Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio – è quanto chiediamo per un ecosistema da difendere, dove l’area protetta sarebbe volano straordinario di una economia sostenibile e di una qualità della vita migliore per tutte le comunità”. Complimenti anche dal Campidoglio: “Tornare a vivere il Tevere – ha detto Estrella Marino, assessore all’Ambiente capitolino – restituirgli il giusto posto nella vita quotidiana dei romani e nell’interesse dei turisti, sfruttarne le potenzialità e tutelarne l’enorme patrimonio naturale e ambientale sono elementi su cui ci concentriamo dall’inizio del nostro mandato”.

Non resta che aspettare. Le altre regioni hanno già manifestato interesse e sono già in vista riunioni per progettare il parco interregionale del Tevere. Alle commissioni ambiente e bilancio della Pisana spetta adesso il compito di esaminare il testo e deliberarlo. Poi ci sarà il passaggio definitivo in Consiglio per l’approvazione della legge. Tutti sperano che il biondo fiume non sia costretto ad aspettare troppo per rifarsi il look e somigliare alla Senna o al Danubio.