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RISPOSTA DEL SINDACO SULLA SICUREZZA DEI CICLISTI. PDF Stampa E-mail

Gentilissimo Sig. Gianfranco Di Pretoro,

con la presente La porto a conoscenza della risposta pervenuta da parte  dell’Agenzia di Mobilità, riguardo le piste ciclabile ed idee per migliorare la qualità della vita dei ciclisti nella città:

Pericoli giornalieri   

 L’inasprimento delle sanzioni, sia per chi utilizza il telefono al volante che per coloro i quali non rispettano i limiti di velocità,  può  rappresentare senza alcun dubbio un’ azione in grado di limitare i pericoli e proteggere l’incolumità delle componenti più deboli di traffico (pedoni, ciclisti). Tale intervento però investe solo marginalmente le competenze di questa Agenzia (introduzione di zone 30 km/h).  Per quanto concerne, invece,  l’improvvisa apertura degli sportelli delle auto in sosta, la necessità/opportunità di prevedere un franco di sicurezza per il ciclista, che si trovi a percorrere una pista ciclabile con contigua sosta in linea, è uno degli accorgimenti che in fase progettuale viene sempre tenuta in considerazione. 

Nel caso di piste ciclabili ricavate dal marciapiede (laddove possibile in virtù dell’ampiezza di quest’ultimo)  il rischio connesso all’improvvisa apertura degli sportelli delle auto, disposte in sosta in linea, è purtroppo presente, sebbene, come già detto,  si consideri sempre in fase progettuale una distanza dal ciglio (filo esterno) mai inferiore ai 50 cm per il posizionamento della ciclabile.       

Nel caso di piste ciclabili a doppio senso di marcia  ricavate dalla carreggiata stradale,  la normativa (D.M. 30.11.1999 – n.557) prevede la separazione della pista ciclabile dalla corsia dei veicoli tramite “idonei spartitraffico longitudinali fisicamente invalicabili di larghezza non inferiore a 0,50 m.” Tale elemento garantisce anche se in minima parte anche  protezione dall’apertura degli sportelli delle auto, qualora sia prevista sosta in linea lungo la ciclabile. 

Purtroppo, i tanti vincoli che condizionano l’inserimento di piste ciclabili all’interno di contesti consolidati, e la necessità di coniugare spesso richieste diverse e talora contrastanti, non consentono di garantire quegli spazi di sicurezza che richiederebbero dimensioni ben più ampie dei 50 cm. Basti pensare alla presenza sempre più massiccia di autoveicoli di grandi dimensioni che sia da fermi in sosta (apertura sportello) che in libera circolazione rappresentano fattori di rischio per le componenti di traffico più deboli.

Spazio ciclistico riconosciuto da tutti 

 Il già citato Decreto Ministeriale prevede il rispetto di specifici standard progettuali in fase di redazione di progetti di piste ciclabili. Le buone pratiche, che molto spesso abbiamo modo di apprezzare in molti paesi al di là dei confini nazionali, non trovano nella nostra legislazione corrispondente applicazione.

E’ auspicabile una progettazione “leggera” delle piste ciclabili, con semplici linee e/o loghi per segnalare la presenza di ciclisti, ma ciò passa inevitabilmente attraverso una riflessione su quanto disposto dal D.M. 557/99, dal Codice della Strada e dal relativo Regolamento di Attuazione ed Esecuzione.  La normativa, infatti, consente su strada la realizzazione di piste ciclabili in sede propria e/o in sede riservata. Nel primo caso si rende necessario il posizionamento di un elemento fisico longitudinale fisicamente invalicabile (vedi punto precedente), che sebbene individuate e proposte da questa Agenzia soluzioni “innovative” per la realizzazione dei cordoli separatori,  rappresenta di fatto un elemento di corredo alla pista che incide sui costi e sull’impatto della stessa.

La separazione dal traffico veicolare, con doppia striscia di delimitazione bianca e gialla, è consentita per piste ad unico senso di marcia concorde con quello della contigua corsia destinata ai veicoli (pista ciclabile su corsia), le dimensioni minime stabilite dal Regolamento di Attuazione ed esecuzione del CdS sono pari a 54 cm (12 cm striscia bianca + 12 vuoto + 30 striscia gialla).

 L’Agenzia in tutti i casi consentiti dalla normativa ha sempre proposto soluzioni compatibili ed in linea con i suggerimenti contenuti nella Comunicazione della Federazione Ciclistica Italiana – Lazio del Signor Di Pretoro. La ciclabile del cavalcaferrovia Ostiense “Settimia Spizzichino”, la cui immagine è allegata alla Comunicazione, è stata progettata da questa Agenzia, che ha implementato la sicurezza della stessa aggiungendo a quanto stabilito dal CdS (doppia striscia bianca e gialla di separazione) una zona neutra con strisce in termocolato plastico tipo "sonoro" e dispositivi retroriflettenti tipo "occhi di gatto".

Siamo a Sua completa disposizione per ulteriori segnalazioni.

Porgo distinti saluti

Laura Costantini

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Gabinetto del Sindaco

Ufficio del Sindaco per i Rapporti con i Cittadini

Piazza del Campidoglio - 00186 Roma

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