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Piste Ciclabili a Roma 160 Km aumentate di 79 Km dal 2001 PDF Stampa E-mail

RomainBici





La rete ciclabile a Roma è finalmente una realtà: rispetto al 2001, le piste ciclabili sono state implementate di circa 79 km di nuovi percorsi ciclopedonali che comprendono sia le piste su strada sia i percorsi nel verde. L'impegno dell'Amministrazione Comunale si è infatti rivolto alla creazione di una rete urbana di percorsi ciclopedonali studiati sulla base delle caratteristiche morfologiche della città di Roma, in particolare rispetto agli assi fluviali del Tevere e dell'Aniene e della linea litoranea lungo la costa di Ostia.
Lo sviluppo di questa rete è legato alla possibilità per i cittadini di raggiungere punti strategici della città, che rendono possibile l'utilizzo della bicicletta per percorsi estesi, e dunque anche per recarsi a scuola o al lavoro. La bicicletta è certamente il mezzo più ecologico per muoversi in città, un'alternativa possibile per realizzare quella mobilità sostenibile che tutti auspichiamo. Per questo, in prossimità delle stazioni della metropolitana, sono state installate anche le prime strutture porta-biciclette dotate di meccanismo di sicurezza, studiate proprio per alternare l'uso della bicicletta con quello dei mezzi pubblici. 
Scarica la mappa Romainbici con i percorsi ciclopedonali



Percorso ciclabile Tevere

L'itinerario sul Tevere rappresenta una delle dorsali principali di supporto al sistema di rete locale di mobilità all'interno dei quartieri cittadini. Alternativo all'uso dell'auto, si affianca al "Progetto Tevere" di navigazione sperimentale di linea e turistica del fiume, in particolare da Ponte Duca d'Aosta alla Calata degli Anguillara e da Ripa Grande a Ponte Marconi. I tratti di interferenza del percorso ciclabile con gli approdi presenti sulla riva destra sono quelli di Ponte Risorgimento, Calata degli Anguillara e Ripa Grande.
Parte del percorso costruito in occasione dei Campionati mondiali di Calcio risale al 1990, mentre quello che va da Ponte Risorgimento a Ponte Sublicio, tracciato sulle banchine del fiume, è di recente costruzione. 

Scheda tecnica 
Accessi: Via di Ponte del Castel Giubileo, Saxa Rubra, Tor di Quinto, Ponte Milvio, Viale Angelico, Piazza Maresciallo Giardino, Lungotevere Oberdan, Ponte Matteotti, Calata degli Anguillara (cordonata), Ponte Sublicio (Ripa Grande), Ponte Testaccio, Lungotevere Pietra Papa, Via della Magliana, Ponte della Magliana, Via del Cappellaccio, Tor di Valle.
Le scale di accesso alla banchina dei Ponte Cavour, Ponte Umberto, Ponte Sisto, della Calata degli Anguillara (cordonata), sono munite di canaline.
Dislivello: prevalentemente pianeggiante
Lunghezza totale: Km 34,8

Descrizione del percorso
Partendo da nord il percorso inizia all'altezza dell'edificio della Fornace Mariani nella piana di Labaro. Poco più avanti, dove il Tevere forma un'ampia ansa, scendendo lungo un sentiero sulla sinistra è possibile raggiungere la riva del fiume; sulla sponda opposta in alto si vede la borgata Fidene. Superati gli studi televisivi della RAI (diramazione sulla destra), è visibile il ponte-canale diretto agli impianti di depurazione di Roma Nord. Da questo punto la pista si discosta dal Tevere e si avvicina alle alture di Saxa Rubra e compaiono i primi impianti sportivi di Tor di Quinto; si supera quindi il ponte della Ferrovia Roma-Nord e si giunge in prossimità dell'Ippodromo di Tor di Quinto.
Proseguendo si passa sotto Via del Foro Italico e, se si svolta a destra, si può raggiungere il Parco di Tor di Quinto con il suo bel laghetto, che potrebbe valere una sosta. Poco più avanti sulla destra si incontra un curioso castelletto pseudomedievale, che segna l'inizio della pista nell'area urbana.
Scendendo lungo una prima rampa si passa sotto il monumentale Ponte Flaminio, per poi risalire più in alto del Lungotevere e del suo traffico, sulla struttura originaria dei muraglioni, fino a scorgere Ponte Milvio. Si prosegue verso il Foro Italico costeggiando due scalinate sulla destra, si passa accanto al Porto Fluviale Capoprati, continuando per Via Capoprati; dopo un breve tratto si giunge nei pressi dello Stadio Olimpico e Piazza Maresciallo Giardino. A questo punto, dopo aver incrociato quella proveniente da Viale Angelico, la pista prosegue sul marciapiede del Lungotevere della Vittoria fino ad arrivare a Lungotevere Oberdan e a Ponte Risorgimento.
Costruito in occasione del cinquantenario dell'Unità d'Italia, questo è il primo ponte in cemento armato. La banchina, pavimentata in cemento con ricorsi di travertino, è caratterizzata dalla presenza di circoli sportivi e galleggianti storici.
Proseguendo si arriva all'altezza di Ponte Matteotti, così chiamato in ricordo di Giacomo Matteotti, deputato socialista che nel 1924 fu rapito nelle vicinanze per poi essere ucciso.
Il tratto in banchina, caratterizzato da una notevole presenza di vegetazione spontanea, ha una rampa di risalita sul Lungotevere che passa sotto il ponte. Proseguendo si passa sotto il Ponte Nenni per arrivare fino a Ponte Margherita. Il tratto, in banchina ampia, costeggia alcuni galleggianti storici, e un pontile di attracco in legno. Da questo punto la pavimentazione delle banchine mantiene il carattere originario in sampietrini con ricorsi di travertino.
Proseguendo si passa sotto i ponti Cavour e Umberto I. In entrambe le banchine si scorgono numerosi galleggianti, alcuni dei quali anche storici.
Si incontra, quindi, Ponte S. Angelo, costruito nel 126 d.C. dall'imperatore Elio Adriano per permettere l'accesso alla Mole Adriana. Nel 600 sia il ponte che la mole cambiarono nome, assumendo quelli attuali di Ponte e Castel Sant'Angelo. Tale cambiamento fu imposto da Papa Gregorio Magno che, secondo la leggenda, vide sulla mole un angelo nell'atto di rinfoderare la spada, a significare la fine della peste che aveva decimato il popolo romano.
Si passa poi sotto Ponte Vittorio, Ponte Principe Amedeo Duca d'Aosta (caratterizzato da un pontile di attracco in legno) e Ponte Mazzini, fino ad arrivare a Ponte Sisto, uno dei più antichi di Roma, restaurato più volte nel corso dei secoli. Anticamente era usato come idrometro durante le piene del fiume per la sua particolare struttura caratterizzata dalla presenza del grande foro centrale.
Proseguendo si arriva a Ponte Garibaldi, costruito nel 1888 su progetto di Angelo Vescovali. Ristrutturato negli anni '50, porta raffigurate, sulle colonne di marmo, le imprese di Giuseppe Garibaldi. Dalla pista, si può accedere ad una scalinata, che conduce alla stazione fluviale. Continuando si arriva al Ponte Cestio che, insieme al Ponte Fabricio, fu costruito intorno al 50 a.C. per collegare l'Isola Tiberina alla terra ferma. Il Ponte Cestio unisce l'isola alla riva destra. Da questo punto si può ammirare in tutta la sua bellezza l'Isola Tiberina: un tratto di terra in mezzo al fiume, con la caratteristica forma di una nave.
Percorso il tratto che costeggia l'edificio del San Michele si arriva al Ponte Sublicio, dove scende una rampa di accesso lungo il Porto di Ripa Grande. Il Ponte, costruito poco più a sud del Ponte Palatino, fu progettato dall'architetto Marcello Piacentini e, inaugurato nel 1918, porta il nome dell'antico ponte che sorgeva nei pressi, fatto costruire da Anco Marzio nel VI secolo a.C.
Si prosegue lungo il fiume dove, sulla sponda opposta, si scorgono i resti dell'antico porto romano. Dopo un lungo tratto che costeggia la zona di Porta Portese si passa sotto il Ponte di Testaccio, quello ferroviario ed infine a quello (di ferro) dell'Industria, sotto il quale confluisce una rampa proveniente dal Lungotevere degli Artigiani. Da questo punto si vede l'ex gasometro con la vecchia area industriale.
Una ripida rampa porta al Lungotevere di Pietra Papa. Si continua sulla pista ciclabile, che segue il marciapiede del Lungotevere dove la vegetazione si dirada, e compare la Basilica di San Paolo fuori le Mura. Più avanti, quando il fiume è in secca, si vedono affiorare resti romani.
Superato il semaforo di Viale Marconi, la pista prosegue sulle banchine del Lungotevere degli Inventori sino a Piazza Meucci. Si continua verso sinistra sul marciapiede accanto a Via della Magliana. Oltre un semaforo pedonale, a destra, c'è una fontanella e la chiesetta paleocristiana di Santa Passera.
Si scende ancora in falsopiano fino al quartiere della Magliana. Qui la pista si stacca dalla strada per salire sull'argine costeggiando il borghetto di Santa Passera dove c'è la Torre del Giudizio. Continuando sull'argine, si aggira la Magliana (panorama verso l'EUR) e si raggiunge il Ponte della Magliana. Si percorre il ponte e subito si scende su Via del Cappellaccio sull'argine sinistro. Si torna a pedalare sul percorso ciclabile e si affrontano due saliscendi per superare il Fosso di Vallerano. Prima di risalire, s'incontra un ponte romano a tre archi. Ci si avvicina all'Ippodromo di Tor di Valle. In corrispondenza del secondo di due vecchi casali, scendendo a sinistra, si possono raggiungere sia l'Ippodromo che la fermata omonima della ferrovia Roma-Ostia. La pista principale supera le scuderie e si avvicina ai due ponti di ferro dei collettori ACEA; in fondo al rettilineo è visibile il G.R.A., che segna il termine del percorso ciclabile con una area di sosta attrezzata.

 

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Percorso ciclabile da Ponte Milvio a Villa Ada

La pista, scaturita dalla necessità di un collegamento tra le direttrici Tevere e Aniene, offre un percorso di elevata qualità paesaggistica e ambientale. Il tracciato che si snoda all'interno del territorio del Municipio II interessa due aree di verde pubblico di notevole interesse quali Villa Glori e Monte Antenne, dove sono presenti attrezzature sportive e per il tempo libero, che qualificano ulteriormente il contesto. Percorrendo questa pista è possibile raggiungere l'Auditorium in bicicletta. Di prossima inaugurazione.

Scheda tecnica
Accessi: Ponte Milvio, Viale Tiziano, Viale De Coubertin, Piazza Euclide, Viale Pilsudski, Viale della Moschea, Via Salaria
Dislivello: prevalentemente pianeggiante
Lunghezza totale: Km 5,56

Descrizione percorso
L'inizio della pista, su Piazza Cardinal Consalvi, si trova all'altezza di Ponte Milvio, basta infatti percorrere il ponte pedonale per congiungersi alla dorsale Tevere. Dopo aver incrociato Viale Tiziano, prosegue sul marciapiede e in parte sulle aiuole spartitraffico; si attraversa la zona pedonale antistante l'ingresso dell'Auditorium per poi proseguire per Viale P. De Coubertin, fino ad arrivare all'alberato Viale Pilsudski.
Lungo il viale che costeggia Villa Glori, c'è un primo ingresso alla villa. Prosegue per alcune centinaia di metri in falso piano fino al secondo ingresso, situato a Piazzale del Parco della Rimembranza.
Qui la pista offre due possibilità: continuare per Viale della Moschea o fare una deviazione e arrivare a Piazza Euclide. Infatti percorrendo Via del Sacro Cuore di Maria giunge a Piazza Euclide.
Qui, sul lato opposto della piazza, all'arrivo della pista, si trova la stazione della linea ferroviaria Roma Nord. Proseguendo invece su Viale della Moschea la pista, dopo aver incrociato Via R. Fauro, continua sul marciapiede e lo percorre fino ai successivi incroci con Via Anna Magnani e Via di Ponte Salario, in corrispondenza dei quali si consiglia la bici a mano.
Arriva così al comprensorio di Monte Antenne. Utilizzando il marciapiede della corsia di decelerazione della Via Olimpica si ricongiunge con la dorsale Aniene: la pista che collega Villa Ada con Ponte Nomentano.

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Percorso ciclabile Aniene

Da Villa Ada a Ponte Nomentano

Il percorso ciclabile si snoda lungo la direttrice Aniene, con un tracciato che va da Villa Ada a Ponte Nomentano, prevalentemente lungo la riva sinistra del Fiume. Prevede due importanti diramazioni con attestazioni al quartiere di Prato della Signora e alla stazione Nomentana della linea ferroviaria Roma-Firenze.
La prima rende immediatamente fruibile il percorso lungo il fiume da parte dei quartieri limitrofi.
La seconda permette l'utilizzazione dello stesso percorso da fruitori provenienti da treni opportunamente attrezzati (treno+bici), realizzando così un importante scambio intermodale di trasporto.

Scheda tecnica
Accessi: Via Salaria, Via Val d'Aosta, Ponte Tazio
Dislivello: prevalentemente pianeggiante
Lunghezza totale: Km 4,1

Descrizione del percorso
Il percorso, che inizia dall'ingresso di Villa Ada e va verso il Prato della Signora, si snoda sul marciapiede di sinistra di Via di Ponte Salario, risale su Via Salaria utilizzando la cordonata esistente, dotata di apposita canalina per biciclette, con attraversamento semaforico del passaggio pedonale, percorre Via Salaria per circa 30 m. in direzione opposta al centro e successivamente svolta a destra, passando alle spalle degli edifici di Via Catalani, utilizzando una rampa costruita ex novo. Si prosegue su Via Catalani verso il quartiere Prato della Signora, utilizzando il sottopassaggio della circonvallazione Salaria in direzione di Via Fioravanti.
Qui inizia il tratto di collegamento con l'Aniene, che permette la fruizione del percorso da parte del quartiere Prato della Signora e più in generale del Nuovo Salario. Sottopassando la Via Olimpica si segnala a destra il parcheggio della circonvallazione Salaria e a sinistra un'area di sosta attrezzata.
Il percorso prosegue poi, nella parte più propriamente di ambito fluviale, entrando nella zona golenale del fiume Aniene e, dopo il sottopasso della direttissima Roma-Firenze, costeggia il rilevato ferroviario.
Raggiunto il manufatto di sollevamento ACEA, la pista devia seguendo il corso dell'Aniene e sottopassando la linea ferroviaria Roma-Orte e il viadotto delle Valli raggiunge Via del Fosso di Sant'Agnese e Via dei Campi Flegrei, percorrendo lo spazio pubblico fino all'altezza di Via Val di Fassa.
Da Via del Fosso di Sant'Agnese diparte una diramazione di raccordo alla stazione Nomentana (angolo Via Val D'Aosta - Via Valdarno), dove, utilizzando appositi scivoli, è possibile usufruire del servizio treno+bici che l'Ente FF.SS. ha attivato su questa linea. Attraverso l'utilizzazione del sottopasso della stazione e quindi delle rampe esistenti, sarà possibile raggiungere Piazza Addis Abeba e Viale Etiopia.
All'altezza di Via Val Chisone, passando all'interno dei giardini pubblici di Via Val di Fassa, Via Val Trompia e Via Val Solda si raggiunge, nei pressi di Ponte Tazio, un'area di sosta attrezzata, dove termina il percorso ciclabile vero e proprio. Con attraversamento pedonale semaforizzato sulla Via Nomentana è possibile raggiungere i giardini della pineta di Ponte Tazio e il Ponte Nomentano.

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Percorso ciclabile da Ponte Risorgimento a Villa Ada

Realizzata quasi interamente su marciapiede, collega le sponde del Tevere con Villa Borghese e Villa Ada.

Scheda tecnica
Accessi: Ponte Risorgimento (riva destra del Tevere) lungo tutto Viale delle Belle Arti, Villa Borghese (in Piazza Thorwaldsen e presso il Bioparco), lungo Viale Rossini, Piazza Ungheria e Via Panama
Pista ciclabile segnalata, su marciapiede verniciato di rosso
Dislivello: 40 m, salita non faticosa
Lunghezza totale: Km 2,6

Descrizione del percorso
La pista inizia da Ponte Risorgimento, sulla sponda sinistra del Tevere, dov'è anche un ingresso dell'Oasi Urbana del WWF. Traversato il Lungotevere si scende su Via Flaminia, la si incrocia e si raggiunge la chiesa moderna di Sant'Eugenio. Superato un breve tratto su pavé, si inizia a salire con pendenza agevole lungo Viale delle Belle Arti e ci si avvicina a Villa Borghese.
Aggirato il Museo Nazionale di Villa Giulia, si raggiunge Piazza Thorwaldsen, dominata a sinistra dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna. Qui, sulla destra, una rampa permette di entrare direttamente a Villa Borghese.
La pista ciclabile continua invece sul marciapiede fino all'ingresso della villa che dà accesso alla Valle dei Daini e al Bioparco.
Si supera l'ingresso, si piega a sinistra in salita, e si costeggia il recinto del Bioparco. Dal piazzale all'ingresso di quest'ultimo si svolta a sinistra e si continua fino a uscire da Villa Borghese. Si va a sinistra, si traversa l'incrocio al semaforo e si continua sulla pista ciclabile (ancora sul marciapiede) che riprende su Via Rossini. A un semaforo termina la salita e si inizia a scendere.
Giunti in Piazza Ungheria si supera il semaforo e ci si porta sul marciapiede di Via Panama, in prossimità del Parco di Villa Ada. Al Parco Yan Rabin, vicino ad un parco giochi per bambini, ha termine la pista ciclabile.
Per entrare a Villa Ada bisogna seguire lo sterrato, parallelo a Via Panama, che parte dal parco giochi. Più avanti si imbocca, a sinistra, un sentiero che porta all'ingresso della Villa.