Home Notizie sulla Ciclabilità TOSCANA, Via alle Ciclostazioni
TOSCANA, Via alle Ciclostazioni PDF Stampa E-mail
Venerdì 14 Agosto 2009 11:18
CANBERRA 2009
  //document.title = "SOLOBIKE.IT - Toscana, al via le "ciclostazioni""; Toscana, al via le "ciclostazioni"

Alla firma un Protocollo d'intesa con Regione e RFI per iniziativa del Coordinamenento regionale FIAB

Le stazioni ferroviarie di Firenze, Prato, Livorno, Pisa, Grosseto, Empoli e Montevarchi, in Toscana, saranno presto munite di "ciclostazioni", vale a dire luoghi coperti, attrezzati e custoditi per la sosta, la custodia, l'assistenza, la manutenzione, la riparazioni e il noleggio delle biciclette a beneficio di pendolari e di cicloturisti.

E' il risultato di un Protocollo d'intesa sottoscritto giovedì 30 luglio 2009 a Firenze tra Regione Toscana, FIAB - Federazione Italiana Amici della Bicicletta ONLUS e Rete Ferroviaria Italiana S.p.A (RFI) per lanciare un progetto pilota nelle principali stazioni ferroviarie toscane del Gruppo FS.

Danilo Presentini del Coordinamento regionale FIAB Toscana dichiara: "E' un'iniziativa di grande importanza per il sostegno del trasporto ciclistico integrato con il sistema ferroviario. L'obiettivo è programmare, progettare e realizzare una rete di "ciclostazioni" che serva a dare un servizio efficace alle migliaia di persone che ogni giorno si recano in bicicletta alle diverse stazioni della rete ferroviaria regionale e ad incrementare l'uso della bicicletta".

Una realtà diffusa in numerosi Paesi europei ("Velostation" in Francia e in Svizzera, "Radstation" in Germania) le "ciclostazioni" rappresentano elementi fondamentali a supporto dell'intermodalità sostenibile bici e treno e del trasporto ciclistico tanto pendolare che turistico.

Ma cosa dice il protocollo d'intesa? Regione Toscana, RFI, e FIAB si impegnano ad avviare un progetto finalizzato a:

1) valutare nelle stazioni individuate (Firenze, Prato. Livorno, Pisa, Grosseto, Empoli e Montevarchi) la fattibilità economica e gestionale di modelli di "Ciclostazione", che sia possibile estendere ad altre stazioni;
2) individuare le forme di organizzazione delle "Ciclostazioni" in relazione ai tipi di servizio fornito, quali: aree di parcheggio sorvegliato, spazi coperti di custodia e deposito biciclette, custodia bagagli, noleggio a breve e lungo termine, gestione di flotte di biciclette, bike sharing, riparazione biciclette, vendita accessori per bici e materiale turistico informativo, etc.

Ma chi fa che cosa?

Alla FIAB viene affidato il compito di studiare i migliori sistemi per rendere funzionali, efficienti ed economiche le "Ciclostazioni" e di proporre soluzioni per gli aspetti amministrativi e gestionali operativi, predisponendo una metodologia per la valutazione di fattibilità delle "Ciclostazioni". Allo scopo FIAB Toscana mette a disposizione le esperienze e le professionalità delle proprie Associazioni locali e i risultati di anni di relazioni internazionali e conoscenze esistenti nell'ambito dell'ECF (European Cyclists' Federation).

La Regione Toscana si impegna nei PUM (Piani Urbani della Mobilità) ad individuare la possibilità di finanziamento per il sostegno alla realizzazione di "Ciclostazioni"; a valutare l'inserimento del servizio fornito dalle "Ciclostazioni" negli abbonamenti per gli utenti; a ricercare nell'ambito dei programmi di innovazione forme di finanziamento per la gestione automatizzata e amichevole dei servizi delle "Ciclostazioni"; a partecipare finanziariamente allo studio del progetto con un contributo di Euro 30.000.

RFI S.p.A. si impegna ad individuare gli spazi da mettere a disposizione per le "Ciclostazioni" e collaborare con il proprio personale e le proprie strutture tecniche.