2 milioni di euro, questi sono i soldi che dovrà stanziare il Comune di Roma nel 2015,per realizzare |
![]() |
![]() |
![]() |
Volevo limitare i miei interventi poi non ho resistito a rispondere visto che la guerra tra poveri danneggia tutti.Da ciclista mi vergogno nell’ascoltare certi discorsi.Gia’ dal precedente Coordinamento chiamato Progetto Bici, ho insisto per le Bike Lines perchè più economiche e versatili di quelle a se stanti.Anzi ,ho sempre proposto di separarle con la Banda rumorosa(contro la distrazione dell’automobilista) o disegnate sui marciapiedi larghi come a Monaco di Baviera.Pero’ non dimentico coloro che usano la bicicletta per tempo libero,per salute o turismo.Essi,da una statistica aggiornata Audimob di Isfort sono la maggioranza,ben il 39,5 % .Un giorno o l’altro,tutti noi pedaleremo sulla Cristoforo Colombo o Aurelia ecc.Si pedala magnificamente solo nelle ciclostrade al sicuro dalla viabilita’ ordinaria anche,se purtroppo, per motivi di velocita’ e lavori tecnici, gli agonisti che rappresento,non potranno usufruirne.Per loro chiedero’ fino a perdifiato i ciclodromi. Caro Tonelli,NON SO’ PIU’ COME DIRTELO .I FONDI PER LE BIKE LINES DOVREBBERO ARRIVARE DAL BILANCIO COMUNALE,LE CICLOSTRADE SOLITAMENTE DALLA REGIONE,DAL MINISTERO DI PERTINENZA,DAI BANDI EUROPEI o DAGLI SPONSOR PRIVATI.In tutte le nazioni più evolute,compresa la Francia da te tanto evocata ,ci sono piste ciclabili a Parigi ma anche stupende ciclostrade in tutto il paese.Da noi non è lecito nemmeno impegnarsi. IL DENOMINATORE COMUNE SEMMAI E’ LA SICUREZZA DEL CICLISTA IN OGNI LUOGO IN CUI SI PEDALA.Pretendo almeno un po’ di rispetto per i morti ed i feriti visto che non è reato scegliere dove appassionarsi della bicicletta. Sarebbe,invece,da parte tua e delle varie associazioni,un controllo maggiore sulla spesa degli esigui fondi che il Comune mette a disposizione della mobilita’ ciclistica.Lo sai quanto costano le oltre 3.000 rastregliere e che fine faranno?Personalmente sono pronto a fotografare lo scempio di questi soldi.Ed il bike sharing quale manovre economiche nasconde?I 2 milioni in oggetto spuntano a ciel sereno?Anch’io li metterei per disegnare Roma con le Bike Lines.I 1.700.000 Euro per la Roma Fiumicino ,se sono partiti dalla Regione Lazio dove sono svaniti nel nulla?Personalmente mi sono attivato ma la risposta non arrivera’ mai.Altri se lo sono chiesto?La famosa somma derivante dalla percentuale delle multe e destinata alla ciclabilita’è abrogata?Insomma ,Signor Tonelli,gli argomenti sulla ciclabilita’ sono tanti,ciascuno faccia crescere il movimento evitando inutili discordie di settore.Gli amministratori aspettano proprio questo! La pista ciclabile delle foto allegate è perfetta.Ha proprio la sicurezza che grido da tempo:protetta dal muretto in cemento e dalle stesse auto in sosta.Solo l’apertura improvvisa dello sportello/auto potrebbe costituire un problema.Certamente,tale infrastruttura è stata facilitata dalla strada a senso unico. Rimango dell’idea che restringere la carreggiata è improponibile,costosa ed inutile.L’Olanda ha dimostrato che le bike lines si possono disegnare anche su strade di 7 metri perchè superabili in assenza del ciclista.Il significato di tale infrastruttura è molto più importante di quello che appare:IL CICLISTA E’ UN’UTENTE DELLA STRADA COME TUTTI GLI ALTRI E L’AMMINISTRAZIONE,EVIDENZIA TALE CONCETTO,DISEGNANDO A TERRA IL SUO SPAZIO ANCHE SE LA CARREGGIATA E’ STRETTA.(Foto allegata della strada di 7 metri).
FCI LAZIO
|