Notizie sul Giro D'Italia da Gianfranco Di Pretoro della F.C.I. Lazio. |
Quella di ieri è stata per me una giornata infernale,attimi di impotenza verso un mondo che si crede potente.Quel corpo esamine di un giovane ragazzo,talentuoso,ricco di forze,di cultura mi ha commosso.Ora,dicono gli ultimi referti medici,sta’ meglio,non è più in pericolo di vita.Ora respiro anch’io ed i pensieri riprendono la strada di sempre.Non posso sottolineare la precarieta’ del ciclista,un’alieno in mezzo al mondo delle apparenze!Il suo mestiere consiste nell’abilita’ di schivare i trabocchetti lungo il cammino,dalle buche alle curve,dai marciapiedi alle ruote che ti precedono,dalla strada viscida ai “cretini”con il fisso che si inseriscono nel gruppo intento alla volata finale.Tutto senza rete!Questo il pubblico lo sa’ e non manchera’ mai di applaudire ,dal primo all’ultimo,i partecipanti del Giro,di tutte le corse in bicicletta.Forza Domenico,ti aspettiamo in un’altra gara.
Sto’ per partire per il Giro d’Italia e quindi non verro’ all’ incontro di domani.Incontrarsi è decisivo per crescere e per questo mi dispiace.Vorrei,pero’,inviarVi almeno via Mail qualche idea personale.
1 Bisogna sforzarzi di essere il più concreti possibile evitando le derive utopistiche ,quasi sempre sterili.Butta la macchina……..assediare………La macchina è uno strumento come tanti che va’ usato con parsimonia .Diminuire il suo uso è possibile ma bisogna partire da un mezzo pubblico efficiente.La bicicletta,mezzo ecologico per eccellenza,si inserisce degnamente in questo programma di risanamento delle aree urbane ma varia da citta’ a citta’ per tanti motivi.Roma,puo’ mettere nel mirino il 5% di trasferimenti in bici.
2 Il nostro malcontento è atavico.Dal 1985 mi interesso di Piste Ciclabili ed ho dovuto sempre insistere con i politici perche’ ci ritengono una minoranza se pur benemerita.Bisogna avere la fortuna di trovare referenti politici motivati come Loredana De Petris e qualche soldo in più.Gli attuali amministratori sanno che non siamo contenti.BISOGNA,COMUNQUE, CONTINUARE IL DIALOGO.E’ l’opinione pubblica che non lo sa’,ci considera dei poveri sfigati.Ben vengano dunque, le nostre reazioni,le nostre manifestazioni ma per far capire il problema agli abitanti di Roma.Come?Non certo con la pedalata di luna piena alle 21.Bisogna continuare attraverso i media ed organizzare manifestazioni che facciano capire le nostre difficolta’.Avevo pensato di mettere le bici sul tetto delle auto con tante di scritte ed invadere Roma tutti i giorni nelle ore di punta per un mese.Ma va’ molto bene mettersi seduti a terra nelle strade più trafficate con ben chiare le nostre istanze.
3 Non portiamo confusione a confusione,progetti a progetti.Facciamo il gioco degli amministratori,vedi S.Bibiana.Ci ha tolto tanto tempo per 100 metri.Di strade da mettere in sicurezza ce ne sono tante.Il filo conduttore è il PGTU che ha gia’ in se soldi e scadenze ……...disattese.Anch’io non lo condivido perche’ sono state trascurate le strade in uscita dalla citta’,notoriamente,per l’aumento della densita’ e della velocita’ dei mezzi,le più pericolose.Ecco spiegati i tanti morti.
4 Non c’è futuro e direi non c’è “trasformazione”senza i giovani.Sono ancora pochi quelli che usano la bici quotidianamente.Tanti nostri tesserati,corrono e si muovono in bici,ma non rappresentano una massa.Gli altri preferiscono il motorino,addirittura la microcar con tanto di IPhone ben acceso.Se vogliamo far crescere veramente il movimento bisognera’ trovare la via per farli appassionare alla bici.Per ora,quelli che la usano lo devono ai genitori,questo non basta.Bisognera’ far capire il bello del pedalare,anche confrontandolo con i mezzi che ti fermano(motorini) ma senza demonizzarli,realizzare i circuiti sotto casa nelle borgate e progettare tante Bike Lina ben protette nella citta’ e da casa a scuola.Demonizzare le auto,le moto o addirittura il ciclismo agonistico è un grave errore psicologico perche’ ogni evoluzione richiede tempo e motivazioni comprensibili.Cosa c’è di male nel portiamo pure i nostri figli a vedere il passaggio del Giro!
5 Bisogna diminuire i disingentivi che limitano lo sviluppo del ciclismo.Certamente la rete ciclabile insufficiente e la scarsa manutenzione,scoraggiano il biker ma quello che realmente fa’ tenere in cantina migliaia di biciclette è la paura,la scarsa attenzione che le autorita’ prestano alla sicurezza del ciclista.Quando si è separati dal traffico urbano si pedala meravigliosamente ma questo ha un costo.Ci sono pero’ tante azioni che noi Associazioni dobbiamo chiedere con forza,senza mai stancarsi perche’ ne vale la nostra vita e non costano tanto.Quali ? A INASPRIRE LE MULTE A CHI FA’ USO IMPROPRIO DELL’IPhone MENTRE GUIDA(lo stesso dicasi per l’alcolizzato ed il drogato) B LOTTA A CHI VA’ OLTRE I LIMITI DI VELOCITA’ C CAMPAGNA PUBBLICITARIA IN CITTA’ E SUI MEZZI PUBBLICI PER FAR PRESTARE AGLI AUTOMOBILISTI LA MASSIMA ATTENZIONE NELL’APERTURA DELLO SPORTELLO AUTO D USO SISTEMATICO DELLE TELECAMERE PER DISINCENTIVARE LA DOPPIA FILA
Saluti e grazie
Federazione Ciclistica Italiana Lazio Responsabile piste ciclabili e viabilita’ |