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Notizie dal Centro Oasis di Koudougou. PDF Stampa E-mail
Scritto da Santoni Maurizio   
Mercoledì 09 Dicembre 2015 07:59

Oasis News

Notiziario del Centro Oasis

Carissimi amici di Oasis, vi scrivo a nome di tutto il gruppo di lavoro, dopo il mio rientro in Italia insieme agli amici Renza e Roberto. In Burkina abbiamo avuto la possibilità di incontrare anche Antonio di Cison ed è stata quindi un’ottima occasione per fermarci ed insieme valutare la situazione in atto e pensare, insieme ad Enzo e Clarisse, le prospettive per il futuro.

Non nascondo che la preoccupazione è davvero molta, poiché la crisi economica e le difficoltà incontrate negli anni hanno minato la prosecuzione dei progetti. Tuttavia la voglia di cambiamento dei nostri amici in Burkina, ci hanno contagiato positivamente e siamo davvero sicuri che il futuro si prospetti, grazie al sostegno di tutti Voi, sereno. Non abbandonateci in questa fase delicata di passaggio, ve lo chiedo con il cuore in mano!

Associazione Oasis Enzo Missoni ONLUS Vicolo Parrocchia, 8 10077 San Maurizio Canavese www.oasisenzomissoni.org Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Per donazioni e contributi CCP 000008345169 IBAN IT 27 G 07601 01 000 00000 8345169

Continueremo a seguire tutti i bambini delle adozioni a distanza, ma abbiamo davvero bisogno che tutti continuiate ad aiutarci. Sono tantissimi e tutti ricevono assistenza. E’ una soddisfazione vedere bambini, che hanno ricevuto il loro primo quaderno oltre dieci anni fa, venire al centro per l’orientamento universitario! Come lo è altrettanto vedere ragazzini gracili diventare uomini orgogliosi della loro famiglia, della loro casa e magari con la foto di un piccolo moretto nella tasca. Vi chiediamo quindi di continuare a credere in Enzo, ma anche nei nostri collaboratori burkinabè, che abbiamo imparato ad apprezzare negli anni. Abbiamo deciso di continuare con adozioni e Cren, ma di incominciare nuovi progetti professionali. Ho visto piccoli leoni in grado di cambiare il loro paese, ma anche tante piccoli cuccioli che hanno bisogno di protezione e assistenza. Vi prego quindi, per loro, di continuare ad abbracciarli insieme! Guido Barilla

Enzo ci scrive

Carissimi , prima di tutto vi saluto calorosamente e permettetemi posso dirlo davvero con tranquillità dall’alto dei nostri 35 gradi, che a volte mi fanno dimenticare che da Voi il freddo pungente inizia a farsi sentire. Qui invece il caldo costringe a stare al chiuso nelle ore più assolate e la sera è il momento migliore per fermarsi e scrivere alla luce del neon, che però attrae l’universo multiforme di insetti della brousse.

Non posso nascondervi che la situazione in Burkina è abbastanza difficile. Purtroppo negli ultimi anni, per svariati motivi le offerte ricevute sono diminuite e questo ci ha costretti a fare delle scelte di intervento sempre più attente. Oltre venti anni fa, quando ho iniziato a lavorare in questo difficile, ma bellissimo paese, che ormai è diventata la mia terra d’adozione, ho scelto di stare accanto ai più deboli e bisognosi, che in Burkina, come in tutta l’Africa si identificano con bambini e donne. Per questo motivo sono nati il progetto adozioni ed il Cren.

I bambini…garantire loro il diritto alla salute, alla scuola e alla giusta alimentazione era ed è un punto fermo del mio lavoro. I bambini sono sempre i più indifesi e questo è un paese giovane. Giri per le strade e vedi bambini al mercato, come in giro per la brousse, bambini che devono poter sperare in qualcosa di diverso che una ciotola di To e una scodella di salsa di arachidi.

Tanti di loro sono passati da qui e moltissimi sono quelli che hanno studiato, sono diventati professionisti, commercianti o anche solo contadini, ma coscienti e uomini liberi nella loro terra. Migliaia di loro hanno avuto la possibilità di studiare, nutrirsi e curarsi e questo ha caratterizzato il centro Oasis negli anni in Italia come in Burkina. Per tutti, i nazara che uscivano dalle mura della struttura, erano gli amici italiani che sostenevano le loro famiglie ed i loro figli e a loro è sempre stato riservato un sorriso ed un saluto fraterno di ringraziamento, magari un sorriso senza denti, ma sicuramente sincero e pieno di gratitudine. Al villaggio tutta la famiglia ha beneficiato del vostro aiuto e un piatto di polenta diventava un piatto condiviso anche con il fratello, mentre la scuola ed eventuali cure pagate dal centro hanno allegerito il fardello economico di famiglie contadine con poche risorse da investire in salute e istruzione.

Il Cren, quanti piccoli calimeri ho visto passare sotto il porticato del centro di recupero, insieme alle loro madri, spenti e denutriti e riacquistare il sorriso e la voglia di vivere dopo le cure e l’amore ricevuto! Loro sono davvero la parte debole della società da proteggere con amore

Negli anni abbiamo scavato pozzi, costruito casette, donato aratri e asini e teso la mano a centinaia di persone che hanno bussato alla nostra porta. Avevamo la possibilità, abbiamo avuto la forza e lo abbiamo fatto a nome vostro e per conto Vostro con tutto il cuore e tutta l’anima.

Oggi abbiamo la necessità di fermarci ed iniziare a ragionare e valutare cosa fare domani. Le forze e le risorse non sono più quelle di un tempo a causa di una crisi economica che ha colpito tutto il mondo, l’Europa, il costo della vita in Burkina è aumentato a tal punto da creare grossi problemi nel mantenere vive tutte le strutture in modo adeguato.

Forse è il momento di fermarsi un momento e ricominciare con testa e cuore nuovi. Vogliamo ricominciare da dove eravamo partiti: dai bambini e dal CREN. Dobbiamo dare la possibilità di studiare e la sicurezza della salute, ma anche costruire nuove professioni. I vecchi raccomandavano sempre di studiare, ma anche di imparare un mestiere e di procurarsi quanto necessario. Me lo ricordava sempre Fratel Silvestro, il mio Padre adottivo, che in Africa ha costruito e lasciato una ricchezza inestimabile: attraverso il lavoro e l’istruzione si può costruire il futuro del Burkina.

Allora fermiamoci e ripartiamo con nuova forza. I ragazzi delle adozioni saranno seguiti come sempre, il Cren continua, ma abbiamo bisogno di fermare altre attività per qualche tempo ed insieme valutare la nostra presenza domani. Il Cren è la nostra anima e come tale deve rimanere "al centro del Centro". I piccoli continuano ad arrivare ed è nostro dovere morale accoglierli come fratelli . Sophie è l’ultima arrivata: un piccolo esserino, tutto pelle e ossa, che insieme alla madre ha bussato alla nostra porta chiedendo aiuto. La madre non riusciva ad avere latte per un problema al seno e, un po per ignoranza, un po per vergogna, ha aspettato quasi fino alla fine per trovare il coraggio di venire. Ora stanno bene e sicuramente, tra qualche anno Sophie correrà felice nella brousse intorno al suo villaggio.

Abbiamo terreni e spazio; vogliamo usarli per i giovani che girano intorno al centro. Vogliamo smettere di andare al mercato a comprare quanto serve per dare da mangiare ai bambini del Cren e alle persone ammalate. Se abbiamo la terra, le braccia e la voglia, possiamo anche procurarci quanto ci serve da soli. Abbiamo iniziato a preparare una piccola porzione di terreno che potete vedere nella foto, ma vogliamo sfruttare tutto quello che abbiamo a disposizione. Clarisse è un vulcano di idee (a volte magari anche troppo) ma sono sicuro che se troveremo le forze di farlo, tra qualche tempo avrò la possibilità di vedere un centro nuovo e ancora più bello.

Da alcuni mesi nelle stanze affacciate sulla corte vedo le donne che tessono i tessuti e altre che preparano il burro di karitè,

Vi chiedo di non abbandonarci, pur comprendendo le difficoltà di questi anni, e di non abbandonare soprattutto LORO. Abbiamo davvero ancora bisogno del Vostro aiuto in questa scelta di cambiamento e crescita. Molti dei bambini sono seguiti dal centro nonostante non abbiamo ricevuto notizie di conferma al sostegno. Vi chiedo, davvero con il cuore in mano, di continuare a crederci e di rimanere uniti, come nella grande famiglia burkinabè.

In questo periodo di avvicinamento al Santo Natale, approfittiamo delle festività per rimanere accanto alle nostre famiglie e ai nostri cari e ricordiamoci di tenere libero sempre un posticino per chi è nel bisogno e bussa alla nostra porta. Un abbraccio e vogliamoci bene

Enzo

La piccola Sophie Vieni . . ! Corri ! Edo mi chiama, una piccola creatura è stata portata di corsa dalla Savana, dalla brousse, come la chiamano in Burkina. La prendiamo tra le braccia, anzi forse sarebbe meglio dire tra le mani, viste le dimensioni ed il peso e subito il silenzio, avvolto in un telo colorato, si rompe improvviso in un urlo disperato. Dalla stoffa emerge uno scriciolo tutto pelle e ossa. La piccola non mangiava da giorni perché la madre non aveva latte a causa di una cistite al seno, ma in un misto di pudore ed ignoranza non ha chiesto aiuto a nessuno. Spesso le donne nascondono le malattie dei loro piccoli dietro il gioioso colore dei teli tradizionali. La malattia è vista come incapacità o peggio punizione e ammetterlo è difficile. Ha tentato di tutto prima di chiedere aiuto e lo ha fatto appena in tempo. Ora la piccola è fuori pericolo ed è ricoverata al centro di recupero, ma come lei sono tanti i piccoli che muoiono silenziosi nella brousse. Sicuramente i figli dei nostri ragazzi non subiranno questo perché loro, grazie al centro, hanno ricevuto istruzione e consapevolezza.. La giovane Ali non ha avuto, nella savana questa possibilità, ma impegnarsi affinché tutti i bimbi ricevano le stesse opportunità è un impegno morale per ognuno di noi. Aiutate il Cren, un’isola di salvezza per tanti piccoli

Nuovi progetti al Centro

Come già accennato, abbiamo la convinzione che il futuro debba essere caratterizzato anche da progetti che possano diventare autonomi e creare reddito.

Alle attività "tradizionali" si stanno quindi affiancando alcuni progetti, semplici ma concreti. Sono state attivati infatti alcuni laboratori di tessitura tradizionale e di produzione di burro di Karitè ad uso cosmetico, con la formazione di un Groupment (gruppo) di donne dei villaggi, che in questo modo possono avere un reddito supplementare dopo il raccolto. Inoltre vogliamo avviare un progetto agricolo, che punterà a fornire ortaggi e verdura per il Cren e per la vendita.

Sono progetti semplici, che potrete trovare sul sito e che se sostenuti potranno dare un impulso al centro ed alla comunità.

Se vuoi contribuire, acquistare i prodotti o diffonderli nella tua zona, contattaci. I tessuti possono essere usati per arredamento casa (tovaglie, cuscini, tende), mentre il Karitè in barattoli, puro e bio, è sicuramente un prodotto molto valido in cosmesi

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