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Lunedì 21 Settembre 2009 08:09

Al via la settimana della mobilità

Quanto è sexy andare in bici

Avanti tutta con il sostegno statale alla mobilità sostenibile

Fermi tutti: questa è la Settimana europea della mobilità. La Settimana che di suo "contribuisce a rendere più respirabile l’aria nelle nostre città" (Stavros Dimas, commissario Ue per l’ambiente). Fino al 22 settembre oltre 133 milioni di persone sono invitate a partecipare a una serie di attività "intese a dimostrare che è possibile muoversi in modo diverso e sostenibile". Dimostrazione a mo’ d’esempio: gli europei sono invitati a prendere la bicicletta tutti i venerdì – dato che il venerdì è casual, e "ci si può recare al lavoro vestiti in modo meno formale" - completando quindi sulle due ruote senza motore, il tragitto casa-luogo di lavoro-casa. Così come faranno alcuni esemplari commissari europei, fin da venerdì 18. A Bruxelles. Nella città della Carta di, appunto. Sulla carta, quell’impegno sottoscritto dalle municipalità di Bruxelles, Bari, comuni della Bassa Romagna, Caserta, Ferrara, Lodi, Milano, Pisa, Reggio Emilia, Torino e altre, solenne dichiarazione d’intenti a favore della ciclabilità urbana. Ammesso e non concesso che, se la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni, allora niente di più facile corra al suo fianco una dannata pista ciclabile.

Nel mentre in Italia, ancora nella Settimana europea della mobilità (giusto nella settimana del Salone del ciclo di Milano e di Expobici di Padova) s’annuncia un altro vorticoso giro d’ecoincentivi, il secondo in un anno. Avanti tutta con il sostegno statale alla mobilità sostenibile. Mettendo nel conto sconti fino a 200 euro il pezzo, nel caso di acquisto di una bicicletta. Quando tra aprile e maggio 2009 (con sconti fino a 700 euro) sono state vendute oltre 40.000 nuove biciclette in circa tre settimane. Dove nella stessa Milano di una Confindustria Ancma persino appagata, persino il servizio di bike sharing funziona e migliora, eppur si muove (11.000 abbonati, obiettivo 250 stazioni e +5000 biciclette). "La bicicletta è quindi mitica, epica e utopica", ha scritto l’antropologo del ciclismo "come forma di umanesimo" nello spazio dell’urbanizzazione del mondo professor Marc Augé, per una Parigi "modello Modena piuttosto che Los Angeles"; la bicicletta è quindi mitica, epica e utopica di riferimento, sì, persino del concept del masterplan dell’Expo milanese 2015 – "non si tratta di un piano definito, ma di una visione" (Lucio Stanca) – dato che l’esposizione mondiale la si immagina verde acqua, e ugualmente di "monumentale leggerezza e naturale bellezza". Fiera delle fiere qualificata agile, flessibile, scorrevole e, ci mancherebbe, sostenibile. Così com’è possibile sostenere che sarà bello e possibile pedalare nella valle degli orti, in città. Tra Rho e Pero, tra i cavoletti di Bruxelles.

di Francesco Vergani