Home Piste Ciclabili a Roma Denuncia per Troppe Forature dei Ciclisti per le Acacie e mancanza di pulizia delle piste
Denuncia per Troppe Forature dei Ciclisti per le Acacie e mancanza di pulizia delle piste PDF Stampa E-mail
Riceviamo questa denuncia che sottoscriviamo, il sottoscritto in una settimana ha forato 5 volte e inoltriamo al Sindaco, all'Assessore e alla stampa.
Maurizio Santoni
Portavoce del Coordinamento Roma Ciclabile
----- Original Message -----
Sent: Saturday, September 19, 2009 8:36 AM
Subject: ciclabile ancora

Buongiorno Maurizio.

Oltre che per complimentarmi con te e gli amici di RomaCiclabile per tutte le iniziative, vorrei sottoporti l'ennesimo problema della pista ciclabile e, più che altro, avere un parere su come muoversi e come farsi sentire.
Utilizzo la bici non per lavorare o spostarmi ma solo perché mi piace, ho la fortuna di abitare a Ponte Milvio e di avere quindi la ciclabile che passa sotto casa, così per me non si pone proprio il problema della scelta tra la ciclabile e la strada carrabile (e oltretutto, non mi getterei mai nel traffico, anche perché spesso porto i bambini con me).
Il problema di questi mesi è quello delle forature e sono certa che tu avrai senz'altro ricevuto altre segnalazioni, visto che il ciclista che ha la sua bottega nel quartiere non fa che riparare camere d'aria dalla mattina alla sera.
Da due mesi, soprattutto nell'ultimo però, quando esco in bici sulla ciclabile immancabilmente foro. La media è di quattro forature su cinque uscite. Ho messo nuovi copertoni, cambiato percorso, le ho provate tutte finché, una settimana fa, ho deciso di smettere di prendere la bici. Proprio così, mi sono arresa dopo l'ultima foratura a Castel Giubileo, quindi a 10 km da casa, senza camera d'aria di ricambio, con la bomboletta antiforatura che non ha funzionato e nessuno che potesse darmi una mano o venirmi a prendere. 10 km con in braccio una bici da 14kg non sono uno scherzo. Ogni volta il verdetto del mio ciclista è lo stesso: spine di acacia (io stessa ne ho tolte ben tre l'ultima volta dal mio copertone). So per certo che l'ultima volta che le acacie sono state potate i rami sono stati lasciati sul ciglio della pista e questo è il risultato. So anche che a nessuno verrebbe in mente di far passare sulla ciclabile una di quelle macchine a spazzole per la pulizia della strada, mentre quelle stesse machine si utilizzano qui e là per il quartiere per far vedere che si puliscono le strade anche se il centro della strada è ovviamente pulito e nessuno raccoglie i detriti dal marciapiede. A che serve far spazzolare il centro della strada carrabile? non sarebbe più utile, ed anzi un grandissimo servizio, farle passare un paio di volte a settimana o una sola volta sulle piste?
Per quale motivo la gente dovrebbe decidersi a lasciare l'auto per la bici?
Molti pendolari non usano più la ciclabile da mesi ed ho incontrato, l'ultima volta, dei turisti tedeschi con bici e zaini al seguito che mi hanno assicurato che, con molto rammarico, avrebbero tolto per sempre Roma dalle loro mète ciclabili, sia per le forature, sia per l'interruzione non segnalata sul ponte ferroviario a Grottarossa.
Che vogliamo fare?
Roma merita di essere tra le mète ciclabili d'Europa - basti pensare agli scorci che le piste offrono: dalla campagna romana del tratto nord, ai suggestivi ponti della parte verso il centro, al tratto che va verso il mare...
E la ciclabile merita di essere mantenuta: ora, dopo la smobilitamento dei ristoranti sula banchina nel tratto San Pietro - Isola Tiberina, non potrei descrivere la quantità e la varietà dei detriti lasciati nel mezzo: bottiglie rotte, pedane di legno con chiodi a vista, rifiuti misti, topi.
Sono rammaricata ma anche decisa a fare qualcosa. Qualsiasi cosa.
Grazie in ogni caso e buon lavoro,
Susanna Buffa