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Termini e Grandi Stazioni: no alle auto, sì alle bici, FIRMATE LA PETIZIONE. PDF Stampa E-mail
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Termini e Grandi Stazioni: no alle auto, sì alle bici

 
sandro calmanti Roma, Italia
 
 
sandro calmanti
Roma, Italia
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Chiediamo un parcheggio per le biciclette, la prima velostazione di Roma, nei pressi della Stazione Termini.

Vivo a Roma, uso la bicicletta come mezzo di trasporto. Sto insegnando anche ai miei figli ad usare la bicicletta in città. Le automobili hanno invaso ogni spazio e in città - non solo a Roma - non riusciamo più a spostarci, ad incontrare i nostri amici. Non riusciamo più a respirare. Roma deve cambiare. Le città italiane devono cambiare.

Ieri, contro ogni idea moderna di mobilità e contro ogni buonsenso, Ferrovie dello Stato ha annunciato l'apertura dei cantieri per la realizzazione di un parcheggio da 1400 posti sopra i binari della Stazione Termini, nel pieno centro di Roma.

Per la mia città è un’opera devastante, costruita per attirare più automobili in un’area già congestionata dal traffico privato.  Il parcheggio sopra la stazione Termini è un’opera grottesca e dannosa, in una città che non riesce a liberarsi dai problemi legati all’emergenza mobilità. Inconsapevolmente, Ferrovie dello Stato riconosce nel suo comunicato stampa che non esistono infrastrutture del genere in Europa.

Il parcheggio sopra la stazione Termini serve gli interessi particolari - e i profitti - di un'azienda e riversa i costi sulla collettività, incentivando comportamenti dannosi e autolesionisti.

L'operazione azzera, a vantaggio di interessi particolari, anni di necessarie - e ad oggi ancora inattuate -  politiche per la riduzione del traffico privato, nella Capitale e in tutto il paese. Mentre l'Unione Europea minaccia di sanzionare l'Italia per l'inazione in tema mobilità e per i conseguenti danni alla salute pubblica, il parcheggio sopra la stazione Termini ricaccia Roma indietro di decenni.

Come parziale compensazione del danno arrecato alla collettività, insieme al coordinamento nazionale #Salvaiciclisti chiediamo che Grandi Stazioni S.p.A. e il Gruppo Ferrovie dello Stato, si facciano carico dei costi per la predisposizione di infrastrutture in grado di incentivare modelli di mobilità dolce come l'uso della bicicletta.

In particolare, chiediamo che una parte del parcheggio sia riservato, a titolo gratuito per gli utenti e senza costi aggiuntivi per lo Stato, alla sosta sorvegliata delle biciclette, in numero almeno equivalente a quello dei posti auto. In alternativa,  si richiede che gli spazi per la sosta sorvegliata delle biciclette, vengano predisposti, a carico di Grandi Stazioni SpA, nelle adiacenze della Stazione Termini.

Lettera a
Grandi Stazioni SpA
Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio
Grandi Stazioni SpA risarcisca Roma incentivando la mobilità nuova.