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MAGGIORE PRESENZA DELLA FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA PDF Stampa E-mail

MAGGIORE PRESENZA DELLA FEDERAZIONE CICLISTICA ITALIANA

Preg.to Dr.

  1. DI  ROCCO

Presidente della  Federazione Ciclistica  Italiana

                                                                                                                   LETTERA   APERTA

In questi  giorni si è svolto a Montecitorio l’incontro “Italia in Bici” e la Federazione Ciclistica Italiana non è stata invitata.

Non riesco a credere che autorita’ cosi’ eccelse considerino in questo modo la FCI.Si è parlato di velostazioni,bike to school,bike to work,di Z30,di mobilita’ urbana,di intermodalita’,di bike sharing ma soprattutto di cicloturismo,milioni di euro per realizzare 4 ciclovie(Vento-Venezia Torino/Ciclopista del sole-Verona Firenze/Grab-Grande raccordo anulare di Roma/Ciclovia dell’acquedotto pugliese).Niente da eccepire su questi progetti,anzi spero di pedalarci sopra,ma le pare che se il sottoscritto fosse stato invitato non avrebbe sottoposto al buon Paolo Gandolfi o al Ministro  Del Rio il caso della ROMA-FIUMICINO?Come avrei potuto dimenticare i pericoli che corrono giornalmente i ciclisti romani sulle strade in uscita dalla Capitale?I milioni spesi per questi progetti non sono un lusso ma semplicemente un  “salvavita”.Com’è possibile che la Federazione Ciclistica Italiana,organizzatrice del Motodays con Bike e fun preferisca evidenziare  la tessera “Urban Bike” e non gridare l’assenza della  CASA dei ciclisti a Roma?Uno o piu’ CICLODROMI  in cuiincontrarsi  e trasmettere ai giovani la passione del ciclismo senza i pericoli dei motorizzati.Siamo gli unici sportivi,se pur numerosi, senza un punto d’incontro.Questo non è rispettoso verso uno sport che  fa’ parte della storia del popolo italiano,verso i tanti appassionati come il sottoscritto(Tesserato dal 1959) che gratuitamente,giorno dopo giorno,senza tante luci,si impegnano a renderlo  efficiente e moderno.E’ vero,c’è tanto bisogno di comunicare fra noi  per superare le difficolta’ ,ma la certezza della buona causa per cui vale la pena di faticare tanto la da’ soprattutto l’impegno personale del presidente. 

Cordiali saluti

  1. Di Pretoro

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Roma,3 3 2016