PULIRE e SPORCARE.IL DILEMMA DEL TEVERE |
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Mentre gli 80 Murales del pittore sudafricano William Kentridge scorrevano lenti come il Tevere per srotolare l’incanto della storia di Roma,pensavo all’artista,che per far correre le sue idee, è partito dalla pulitura dei muri,togliendo ogni traccia d’inquinamento.Tutte le cose belle della nostra vita partono dalla pulizia,dallo splendore dei nostri sentimenti.Non importa quello che saremo,è decisivo partire da una base priva di sporcizia e fare il bene della comunita’ in modo disinteressato.Questo,i prossimi Amministratori della Capitale italiana,non lo dovranno dimenticare! Quella lupa,cosi’ generosa con i primi romani non si dimentichi degli ultimi di oggi,di quelli che vivono ignorati tra le canne del fiume.Agli artisti illuminati,infine,chiedo di far uscire dal grigiore avvelenato,l’essere umano in bicicletta,portandolo in trionfo su tutti i muri come il seme di un vero rinnovamento cittadino.
Federazione ciclistica italiana Lazio Responsabile piste ciclabili e viabilita’ |