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PISTA CICLABILE SUL TEVERE 35 KM INVASA DA BIRRERIE E INCIVILTA'. PDF Stampa E-mail

CHE TRISTEZZA VEDERE LA PISTA CICLABILE PIU LUNGA DI ROMA 35 DA RACCORDO ANULARE A RACCORDO ANULARE LUNGO IL TEVERE, DA COLUI CHE L'HA FATTA REALIZZARE RICHIESTA  NEL 2002 AL SINDACO VELTRONI.

INVASA DALLE BIRRERIE E INCIVILTA' ILLEGALITA'.

ROMA MERITA DI PIU'.

LA CITTA' PIU BELLA DEL MONDO.

MAURIZIO SANTONI

Scrivono i ciclisti sulle manifestazioni sul Tevere: piste ciclabili soffocate e gli affreschi di Kentridge oltraggiati dal fumo degli arrosticini.

" Decine e decine d gioiose biciclette. Arrivati a Ponte Sublicio. Affrontiamo la "Pista Ciclabile sul Tevere". E poi sotto Ponte Sisto. A Piazza Tevere.

E qui. Orrore! Un' orrenda pedana su cui monteranno i gazebo per l’estate. A schiacciare e soffocare. per tutta l’estate. La pista ciclabile.

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E i "Trionfi e le Sconfitte” Di William Kentridge.

La morte di Remo. Oltraggiata dal fumo degli arrosticini. Un brivido! mi corre per la schiena."

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foto di Giuseppe Teano.
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Una domanda. Al futuro "Sindaco Di Roma"

Se la morte di Remo è oltraggiata dal fumo degli arrosticini. E la bici bloccata a Palazzo Braschi.

La gioia. E il cru...ccio. Di andare in bicicletta. A Roma

Ieri sera. Da Piazza del Popolo. "Pedalata di Luna Piena”. Decine e decine d gioiose biciclette. Arrivati a Ponte Sublicio. Affrontiamo a decine la "Pista Ciclabile sul Tevere". E poi sotto Ponte Sisto. A Piazza Tevere.

E qui. Orrore! Un' orrenda pedana su cui monteranno i gazebo per l’estate. A schiacciare e soffocare. per tutta l’estate. La pista ciclabile.

E i "Trionfi e le Sconfitte” Di William Kentridge.

La morte di Remo. Oltraggiata dal fumo degli arrosticini. Un brivido! mi corre per la schiena.

Ma non è finita qui. Poco dopo un sms da amici musicisti “ Siamo a Palazzo Braschi. A mezzanotte suoniamo con Maria Pia de Vito”.

Lascio la pedalata. E mi precipito a Piazza Navona. Palazzo Braschi.

Musei aperti. Non a tutti. Un cortile garrulo ed enorme. Ma. Un solerte custode mi blocca. Dentro niente biciclette! E mi indica un cartello.

Generico, approssimativo. Senza senso. Con tanto spazio a disposizione. Gli replico che una bicicletta dovrebbe essere accolta. A braccia aperte. Vado via. Naturalmente. Non lascerei mai incustodita Elle. La mia bicicletta.

Adesso la domanda è questa. Non al solerte e ottuso funzionario che ha ordinato quel cartello. Qualcuno l’avrà pur ideato. Comune. Zètema. Museo?

Non a lui. O lei. Ma al prossimo “Sindaco Di Roma”.

La sua amministrazione cfoto di Giuseppe Teano.ontinuerà a permettere orrori del genere.foto di Giuseppe Teano.foto di Giuseppe Teano.

Arrosticini sul Tevere. E diktat alle biciclette in strutture culturali pubbliche?