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FORI PEDONALI ADDIO. FIRMA LA PETIZIONE. PDF Stampa E-mail

Ciao MAURIZIO, 

sai che i Fori Imperiali potrebbero presto riaprire al traffico? L'appello di Ignazio Marino - che ad agosto 2013 ne avviò la pedonalizzazione - alla sindaca di Roma, perché alle automobili decida di preferire monumenti patrimonio dell'umanità:

 
 
 

Proteggiamo la cultura. "No" al ritorno di macchine e camion-bar lungo i Fori Imperiali @virginiaraggi @LindaMeleo

 
   
Ignazio Marino
Italy
 
 
 
 
 
 

Il 3 agosto 2013, poco più di un mese dopo le elezioni di giugno, la nostra Giunta avviò la pedonalizzazione dei Fori Imperiali. Nei mesi successivi la notte, invece che con i fanali delle 40.000 automobili che li attraversavano quotidianamente, li illuminammo prima con gli spettacoli di Piero Angela e Paco Lanciano e poi con le luci di Francesca e Vittorio Storaro.

Quel giorno la Giunta che guidavo decise di assumere un impegno semplice ma certamente storico. Proibire la presenza delle macchine e degli orribili camion-bar per riqualificare l’intera area archeologica centrale. Era il grande disegno indicato nel 1887 da Guido Baccelli, inseguito poi nell’epoca giolittiana e più recentemente da Carlo Giulio Argan e Adriano La Regina. Non proprio un’idea nuova, ma nessun sindaco l’aveva mai realizzata.

Quest’anno ad agosto il disegno si doveva completare con la chiusura totale: avviata ad agosto proprio per creare meno disagi. La scelta è semplice: i monumenti patrimonio dell’umanità o le automobili?

La nuova Giunta, invece, vuole dare un messaggio forte e chiaro: tornino le automobili e i camion-bar.

Cosa farebbero i sindaci di New York o Parigi se avessero l’area archeologica più importante del pianeta? La proteggerebbero come patrimonio inestimabile o la riaprirebbero al traffico e ai gas di scarico? Credo di sapere cosa farebbero.

A Roma invece si vuole dare il segnale opposto e considerare le colonne del Tempio della Pace, da poco rialzate dopo oltre 1500 anni, o la colonna Traiana come originali bordi della carreggiata di una strada ordinaria.

Signora sindaca Raggi, ci rifletta e pensi anche al suo bambino che ha portato orgogliosamente in Campidoglio: l’arte e la cultura di cui lei è circondata vanno protetti anche per lui e per gli altri bambini del mondo. La valorizzazione della cultura, proteggerla per i secoli futuri, sono valori superiori al consenso nei prossimi mesi.