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Documenti della Commisione per il Piano Strategico della Mobilità Sostenibile. PDF Stampa E-mail

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1)====>L’ORIZZONTE STRATEGICO - IL TEVERE E I 5 ANELLI

2)====>PIANO STRATEGICO PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE Linee di indirizzo

3)====>PIANO STRATEGICO PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE -  TAVOLE


Prima analisi:

la mobilità ciclistica è marginale, quando in europa è prevista come obiettivo al 14%;

non si inserisce un dato importantissimo che la bicicletta entro i 5 km è il mezzo più veloce e il 50% degli spostamenti è inferiore;

a Roma gli spostamenti avvengono 2 volte al giorno, in Europa 4 volte, siamo meno Liberi;

le nostre proposte se realizzate risolvono tutti i problemi, semplicemente con il Biciplan, Intermodalità, Bike Sharing, parcheggi nei cortili condominiali, applicazione delle leggi regionale 13/90 e nazionale 366/98 che prevedono in nuove strade o manutenzione straordinaria di vecchia sia prevista la ciclabile, 10% dei parcheggi alle bici, art. 208 10% delle multe agli Utenti Deboli; mobility manager su esperienza della Fao, oltre 100 lavoratori vanno a lavorare in bici, perchè hanno parcheggio nel cortile, spogliatoio e docce; bici al seguito nei treni e metro in orari compatibili, prima delle 7, dalle 10 alle 12, dalle 14 alle 16 dalle 19 in poi; percorsi di adduzione alle fermate metro e parcheggi bici:

Cicloturismo, ciclodromo, collegamento con il mare lungo il Tevere, litoranea, corridoi mobilità,etc.

Roma, 12 ottobre 2009

Maurizio Santoni

Portavoce del coordinamento Roma Ciclabile

c/o Legambiente Lazio

www.roma-ciclabile.org


 Se riusciremo in questo intento avremo una città più vivibile sia per i residenti che per i pendolari, per i turisti come

per gli operatori economici. E, poiché non crediamo di detenere in questo ambito alcuna verità, acquisiremo fin

da subito i contributi propositivi di tutte le strutture, degli enti pubblici e privati, della società civile ed imprenditoriale,

dell’associazionismo tutto, nonché degli operatori economici presenti a vari livelli nella città, aprendo

un vero e proprio dibattito cittadino che li coinvolga attivamente.

Auspichiamo che la partecipazione dell’Urbe in tutte le sue articolazioni civili e istituzionali apporti contributi utili

a migliorare queste nostre idee e a dotare la Capitale, finalmente, di una visione strategica di insieme su come

vogliamo che, nel prossimo futuro, sia la nostra città.

Roma libera dal traffico!

Gianni Alemanno

Sindaco del Comune di Roma

Un traffico più fluido e ordinato significa anche riduzione dell’inquinamento. Per questo il Piano prevede un forte

potenziamento delle piste ciclabili, da inserire nei nuovi corridoi della mobilità, e il rilancio dei servizi di car sharing,

bike sharing e car pooling. Valide alternative di trasporto atte a ridurre il traffico veicolare privato in una

città che deve essere, prima di tutto, a misura d’uomo. Esigenza cui rispondono la progressiva pedonalizzazione

del centro storico, l’ampliamento del parcheggio di Villa Borghese e il completamento del sottopasso di Castel Sant’Angelo,

progetti che consentiranno di recuperare vivibilità, funzionalità e bellezza nel cuore di Roma.

Sergio Marchi

Assessore alle Politiche della Mobilità del Comune di Roma

 

Il potenziamento delle azioni integrative mobilità sostenibile. La piena integrazione della ciclabilità all’interno del sistema

di trasporto cittadino è un obiettivo primario che deve orientare verso un’utilizzazione della modalità ciclistica

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anche per la mobilità sistematica. L’impegno già assunto per l’estensione dei servizi di bike sharing nel centro storico

è un primo passo in questa direzione. Ma contestualmente si dovrà agire per la realizzazione di itinerari ciclabili (privilegiando

le sedi protette ma anche prevedendo situazioni di promiscuità) che configurino una vera rete, collegata con

gli attestamenti principali del trasporto pubblico, opportunamente attrezzati per parcheggiare le biciclette.

Un fattore chiave sarà rappresentato dalla capacità di ascolto del territorio

 

 

 

strumento dei “focus group” che attraverso tecniche

ormai consolidate, può garantire il coinvolgimento di tutte le componenti sociali (utenti del TP, residenti,

commercianti, ecc.) per una migliore interpretazione dei bisogni del territorio, ma anche la proposizione e la condivisione

delle scelte operate sul sistema della mobilità.

Dal punto di vista delle risorse necessarie all’attuazione degli interventi di breve termine

 

 

 

, oltre ai canali di

finanziamento ordinario, saranno valorizzati i meccanismi già previsti dall’art. 208 del Codice della strada che

prevede la

 

 

destinazione del 50% degli introiti delle sanzioni ad azioni di miglioramento della circolazione, educazione

stradale, potenziamento dei mezzi di presidio, ciclabilità,

I Piani Municipali del traffico devono invece diventare lo strumento principale dove far passare un’azione organica,

concertata con gli Amministratori Locali e con i cittadini per la diffusione di interventi sistematici finalizzati

al miglioramento della vivibilità del territorio

 

 

 

: riqualificazione di spazi pedonali, abbattimento delle

barriere architettoniche, razionalizzazione della viabilità, realizzazione di itinerari ciclabili,