Home I Progetti del Comune PETIZIONE RICHIESTA DIMISSIONI ALA SINDACA VIRGINIA RAGGI.
PETIZIONE RICHIESTA DIMISSIONI ALA SINDACA VIRGINIA RAGGI. PDF Stampa E-mail

Sindaca di Roma, Virginia Raggi

Le chiediamo di dimettersi

 

Signora sindaca,

siamo delusi e indignati dagli scandali sulla costruzione del nuovo stadio della Roma. Le scriviamo per chiederle dimissioni immediate.

Dopo una campagna elettorale costruita sull'onestà, sulle promesse di rinascita morale della città, la nostra capitale, che lei e la sua Giunta avreste liberato dal malaffare, assistiamo a un'inchiesta dopo l'altra e agli arresti dei suoi collaboratori più stretti, da Raffaele Marra a Luca Lanzalone.

Perché è importante?

Anche se lei si dice all'oscuro della fitta rete di interessi dietro quest'opera e non ha responsabilità penali dirette, non possiamo immaginare che ignorasse il contesto in cui questi affari avvenivano.

Ricordiamo che l'avvocato Luca Lanzalone, ora arrestato e indagato per concorso in corruzione, è stato il consigliere della sindaca sulla questione dello stadio ed è stato poi promosso alla presidenza dell'azienda multiservizi Acea. Secondo le indagini, Lanzalone - vicino anche ai ministri Cinque Stelle Alfonso Bonafede e Luigi Di Maio - avrebbe ricevuto compensi per 100mila euro sotto forma di incarichi dal costruttore Luca Parnasi - ora anche lui agli arresti - per avere vantaggi sul progetto dello stadio, progetto da centinaia di milioni di euro.

Prima di lui, Raffaele Marra, ex-finanziare nominato vice capo di Gabinetto del Comune di Roma e braccio destro della sindaca, a dicembre 2016 fu arrestato è finì sotto processo con due imputazioni: corruzione in concorso con l'imprenditore Sergio Scarpellini e abuso d'ufficio riguardo alla nomina del fratello Renato Marra, che da vicecapo della polizia municipale passò alla Direzione Turismo del Campidoglio.

A farci ancora più rabbia è che tutti questi traffici per arricchire i pochi avvengono mentre le cittadine e i cittadini di Roma ricevono servizi sempre peggiori e vivono in un degrado crescente della città.