Appia Antica: si perpetua la dicotomia tra Parco naturale e Parco archeologico |
Scritto da Santoni Maurizio |
Venerdì 20 Luglio 2018 06:23 |
Appia Antica: si perpetua la dicotomia tra Parco naturale e Parco archeologicoAutore : Redazione E’ stato approvato oggi dal Consiglio regionale del Lazio il Piano di Assetto del Parco dell’Appia Antica(*). Senza la preliminare armonizzazione con il Piano Territoriale Paesitico (sovraordinato) e perpetuando di fatto le sovrapposizioni tra Ente Parco e MiBACT, auspicando “tavoli e collaborazioni” con la Soprintendenza, che, leggendo il tenore degli interventi in Consiglio, sembrano di assai difficile realizzazione… Nel suo intervento all’apertura del dibattito il 17 luglio, l’Assessore all’Agricoltura, Ambiente e Risorse naturali, Enrica Onorati ha dichiarato: “La grande sfida di questi anni e? la convivenza di piu? soggetti a tutela di un territorio esteso ben 3.400 ettari, per la gran parte di proprieta? privata. Per questo, il mio e il nostro auspicio, anche passando per l’approvazione di questo piano, e? di dar vita a un tavolo permanente di collaborazione istituzionale tra il parco archeologico, il parco naturale e tutti i comuni, per condividere e integrare a livello nazionale e locale le politiche di tutela e valorizzazione di un territorio unico al mondo, nell’ottica appunto del dinamismo che deve essere intrinseco anche nell’iter che oggi siamo chiamati a espletare”(**) Tavolo che, come da noi da tempo ricordato, avrebbe dovuto “avere vita” soprattutto nella fase di elaborazione del Piano di Assetto, con l’armonizzazione di questo con il Piano Territoriale Paesistico, sovraordinato. Ciò non è avvenuto, nonostante, come abbiamo raccontato nel precedente post che mettiamo in calce del 28 giugno scorso, i rappresentanti della Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Ministero, dopo aver partecipato a numerose sedute del “tavolo tecnico” incaricato del “procedimento di conformazione ed adeguamento del Piano d’Assetto del Parco alle previsioni del Piano Territoriale Paesistico di Roma 15/12 Valle della Cafafrella, Appia Antica e Acquedotti“, avessero inviato un anno fa una nota al precedente assessore regionale chiedendo di attivare con ogni possibile urgenza, un confronto con il coinvolgimento dell’Ente Parco al fine di pervenire, oltre che alla definizione di un perimetro del territorio ….congruente con quello del PTP (Pianto Territoriale Paesistico) 15/12, alla definizione di opportune forme di coodinamento delle procedure tecnico-amministrative per la gestione della tutela nel rispetto delle specifiche e rispettive competenze“. Richiesta che ci risulta non aver avuto finora alcun seguito, come anche riferito dall’assessore Onorati nella sua relazione (**): “il MiBACT ha successivamente comunicato l’impossibilità di pervenire a una piena applicazione di quanto stabilito all’articolo 145, comma 5, del decreto legislativo n. 42 del 2004. Il tavolo tecnico ha concluso le proprie attività in data 18 maggio 2017. La Direzione regionale ambiente e sistemi naturali ha preso atto delle prescrizioni del voto del Comitato regionale per il territorio del 2016 e delle risultanze delle attività del tavolo tecnico e formula proposte di modifica e integrazione istruttoria al piano, quindi predisponendone tutto l’aggiornamento” . Aggiornamento quindi effettuato senza alcuna armonizzazione del Piano di Assetto con il PTPR in collaborazione con la Soprintendenza, anche se secondo l’Assessore “È stata data grande attenzione al coordinamento tra il parco regionale, le norme paesaggistiche e l’attività del parco archeologico“. Tuttavia, nonostante gli auspici di collaborazione tra Regione e Soprintendenze, la dicotomia tra l’ente parco regionale/ parco naturalistico e MiBACT/parco archeologico dell’Appia sembra di difficile armonizzazione : basta leggere questo significativo botta e risposta tra l’assessore Onorati e il consigliere FI Simeone (pag.8 resoconto 18 luglio 2018) :
Non appena disponibile il testo del Piano di Assetto approvato, aggiornato con gli emendamenti, faremo eventuali riflessioni nel merito. Anna Maria Bianchi Missaglia |