Home Piste Ciclabili a Roma Sono una cittadina del IV° Municipio, vorrei notizie ciclabili.
Sono una cittadina del IV° Municipio, vorrei notizie ciclabili. PDF Stampa E-mail

Buongiorno,
mi chiamo Silvia Rotella ed ho avuto il suo contatto da un collega che segue le vs. "vicende ciclistiche".
Abito a Roma Nord, esattamente via Natalino Sapegno, zona nuova a ridosso del quartiere Cinquina.
Perdoni se mi rivolgo a lei, prima ancora di farlo presso la mia circoscrizione (IV municipio) ma le confesso che non sò da dove cominciare.
I meccanismi burocratici che lei sicuramente meglio di me conoscerà, sono una girandola dalla quale puntualmente ne esco stordita e con le mani vuote.
La nostra zona è immersa nel verde, ormai densamente popolata da molte famiglie giovani e con figli.
Purtroppo pur avendo attorno moltissimo verde, le strade che lo attraversano (marcigliana, bufalotta, cesarina), sono riservate ESCLUSIVAMENTE alla circolazione di veicoli a motore, sprovviste perfino di banchina pedonale.
Mi piacerebbe come mamma e come cittadina, poter passeggiare in bicicletta attraverso questo bellissimo paesaggio.

Il mio quesito è questo:
- Esiste che lei sappia, qualche procedura avviata per una pista ciclabile su via della cesarina o dintorni?
- In caso contrario, saprebbe indicarmi come muovermi?

Nel ringraziarla per la sua cortese attenzione, resto in attesa di sue eventuali comunicazioni che potrà inviare a questo indirizzo e-mail.
Cordiali saluti
Silvia Rotella

Cara Silvia,
nella e-mail a Maurizio (che sintetizzo) sostieni di abitare nel IV Municipio (a Roma Nord, a ridosso del quartiere Cinquina) e "ti piacerebbe passeggiare in bicicletta attraverso questo bellissimo paesaggio"; ma che le strade (marcigliana, bufalotta, cesarina) sono "riservate ESCLUSIVAMENTE alla circolazione di veicoli a motore, sprovviste perfino di banchina pedonale"; infine, chiedi se, per la tua zona, c'è qualche progetto di pista ciclabile ovvero vuoi indicazioni su come muoverti.

Si ritiene "normale" che il Nord socio-geografico sia più civile del Sud. Ma, il nostro Nord (di Roma) è alla pari con il resto della città di Roma. (Si chiama "città" ma, in concreto, Roma è un grosso villaggio costituito da numero 19 villaggini.)
Perchè, cara Silvia,
noi (circa 220.000 abitanti) viviamo nel villaggino n. IV di Roma. In Italia esistono delle città con una consistenza di abitanti simile al nostro IV villaggino (esempio: Brescia, 214.000; Padova-Cagliari e Taranto, oltre 240.000) che non hanno confronto con la nostra vivibilità (apri l'allegato e poi ..... rifletti).
La riserva ai veicoli delle strade del IV Municipio dimostra che quelle strade non servono per le persone ma per i tanti "cavalli meccanici" che, più o meno, imbizzarriti sfuggono dalle lamiere che li imprigionano (e che rendono gonfi i loro (dis)umani cavalieri): niente marciapiedi, niente piste ciclabili, niente servizio di trasporto pubblico, niente ferro pubblico (tram e ferrovia: dal 1995 al 13 dic. 2009 per attivare una semplice fermata ferroviaria nel IV villaggino contro qualche mese per attivare quelle a "Leonardo" e "Fiera di Roma").
Il nostro errore è che chiamiamo "civile" questa città che (statisticamente) registra ogni giorno 1 persona morta e circa 100 persone ferite per incidenti stradali. La nostra complicità è tutta nel nostro silenzio che globalizza il silenzio generale.
Cara Silvia,
vivi in una zona nuova, di recente costruzione. Se fosse stata costruita in una società civile non avresti avuto problemi di sorta per passegiare con la tua bici o con quella presa "a noleggio pubblico" (sharing; hai già letto l'allegato) perchè una legge regionale del lazio del 1990 (20 anni tra due mesi!) imponeva la costruzione delle piste ciclabili nelle nuove strade ed in quelle in "manutenzione straordinaria". Legge ignorata totalmente da tutte le amministrazioni locali del Lazio.
E' questa realtà che rende molto più difficile la nostra lotta per spostare le persone sulla mobilità dolce nella sicurezza (cioè senza paura di lasciarci la pelle sia come pedone che come ciclisti). E' il confronto con i dati di Brescia che ci conferma la nostra vivibilità in un enorme dormitorio privo di qualsiasi segno di civiltà. Questa (amara) presa di coscienza aumenta la nostra forza di ribellione. E, ribellarsi è giusto quando si rivendica il rispetto della propria dignità personale e collettiva.
Cordialmente.
Vito De Russis

a Brescia, 214.000 abitanti

 

267         ristoranti e trattorie

84           alberghi

320         bar e caffè

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12           cinema

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18           sale e servizi per Congressi e conferenze

158         agenzie viaggi e turismo

29           scuole private tecniche

13           scuole private licei

38           scuole pubbliche di orientamento, formazione e addestramento professionale

37           istituti superiori e università

14           negozi di vendita biciclette al dettaglio e riparazione

2+1         produzione e ingrosso di biciclette

43           negozi vendita articoli sportivi

71           associazioni e federazioni sportive

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148         autofficine e centri assistenza automobili

43           autonoleggio

 

Mobilità

 

Brescia Mobilità, attiva sul territorio bresciano dal 2001 (a Roma si chiama ATAC). Grazie ai suoi innumerevoli servizi l’azienda permette a chi non possiede mezzi propri o a chi vuole evitare gli ingorghi del traffico di usufruire di questa rete efficiente per mobilitarsi in città. Le 18 (diciotto) linee disponibili collegano i punti più importanti e frequentati della città come la stazione, il centro storico e gli ospedali consentendo ad esempio agli studenti di raggiungere gli istituti scolastici oppure agli impiegati i loro uffici.

 

Bicimia (Noleggio di biciclette)

Permette di noleggiare una bicicletta per muoversi all’interno della città; responsabile di questo è Brescia Mobilità. 24 (ventiquattro) stazioni, corrispondenti ai punti più frequentati della città, per ritiro e consegna delle bici a noleggio. Per il ritiro della bicicletta è necessaria una tessera magnetica appositamente creata e dalla quale verranno scalati i soldi della corsa. E’ possibile consegnare la bicicletta in una stazione diversa da quella di ritiro. Il servizio è attivo dalle 6 di mattina alla mezzanotte del giorno stesso e per i primi quarantacinque minuti è gratuito. Le biciclette sono inoltre dotate di lucchetto per parcheggiarle in sicurezza al di fuori delle apposite colonne delle stazioni di ritiro. Il progetto Bicimia è ideale per chi, raggiunta la città con autobus o treni, voglia proseguire il suo tragitto all’interno della città evitando il traffico e non contribuendo all’inquinamento atmosferico.

 

 

 

 

Sanità

 

56           ospedali pubblici e privati  (di cui 15 case di cura e cliniche private)

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