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Mettiamoci in Marcia per il Clima Sabato 12 dicembre in Bici a Piazza Farnese. PDF Stampa E-mail
Scritto da Santoni Maurizio   
Giovedì 03 Dicembre 2009 15:25

 

coalizione in marcia per

 

il clima

 

ROMA, PIAZZA

 

FARNESE

dalle ore 10,30 alle ore

 

 22,00

mettiti in marcia anche

 tu

 

PIAZZA

 

FARNESE

Il clima sta cambiando, qui e ora. Aumentano i temporali violenti, le frane, le alluvioni, le ondate di calore, la diffusione di malattie cui non eravamo abituati, lo scioglimento dei ghiacciai che alza il livello dei mari, la desertificazione di zone sempre più vaste della Terra.

La febbre che abbiamo fatto venire alla nostra Terra va fermata. È possibile farlo se si riducono le emissioni inquinanti che ogni giorno mandiamo in atmosfera.

È tempo di agire. Tutti possiamo fare qualcosa, rivedendo i nostri stili di vita. I governi, che rappresentano l’interesse di tutti noi cittadini, devono agire. L’occasione per farlo è ORA: a dicembre, a Copenaghen, nel summit delle Nazioni Unite dove i capi di stato di tutti i Paesi del mondo si riuniranno per cercare un accordo su come arrestare i cambiamenti climatici.

ANCHE IO MI METTO IN MARCIA PER IL CLIMA

E CHIEDO AL GOVERNO ITALIANO DI

•

 

farsi promotore di un’iniziativa politica forte a Copenaghen che porti a un accordo mondiale equo, solidale e vincolante per la riduzione dei gas serra: le emissioni devono diminuire a livello globale almeno dell’80% entro il 2050, affinché il riscaldamento del pianeta rimanga al di sotto dei 2°C

•

 

adoperarsi per ridurre nel nostro Paese le emissioni di gas che danneggiano il clima della terra: le emissioni dei paesi sviluppati dovrebbero essere ridotte del 40% entro il 2020

•

 

eliminare lo spreco di energia che serve per illuminare, riscaldare e rinfrescare le nostre case; migliorare l’efficienza energetica di industrie e trasporti; valorizzare il contributo dell’agricoltura

•

 

far posto alle fonti energetiche rinnovabili, sicure e non inquinanti, che rappresentano anche un’occasione di sviluppo per il nostro sistema produttivo e di lavoro dignitoso per molti dei nostri giovani

•

 

adoperarsi per introdurre l’obiettivo di fermare la deforestazione e le emissioni associate a livello globale entro il 2020 e nelle aree critiche entro il 2015

12 DICEMBRE

dalle ore 10,30 alle ore 22,00

MOSTRE, GIOCOLIERI,

PRODOTTI TIPICI E FRESCHI,

STAND INFORMATIVI, LUDOBUS,

MUSICA, DANZA

E TANTO ALTRO ANCORA

DALLE ORE 10,30 ALLE 13,00

E DALLE ORE 15,00 ALLE ORE17,00

•

 

Si gioca con il Ludobus SoleEvento

•

 

Si potrà lasciare la propria impronta sul percorso In marcia per il clima

•

 

Sarà in funzione la Ciclofficina

TERRA MADRE DAY ROMA:

cibo buono, pulito e giusto, a cura di Slow Food Saranno presenti le comunità contadine del Lazio

Alle ore 16,00: Laboratorio della ricotta

DALLE ORE 17,30 E FINO ALLE 22,00

•

 

Sul palco centrale si alterneranno: gruppi musicali, danze, testimonial del mondo della cultura, dello sport, dello spettacolo. Tra gli altri, gli scrittori: Masal pas Bagdadi, Francesco Costa, Rosella Pastorino.

IN BICI PER IL CLIMA

ORE 10,00

Partenza da Città dell’Utopia

Via Valeriano, 3 f (zona Basilica San Paolo)

ORE 10,30

prima tappa

davanti la Fao (metro B, Circo Massimo)

ORE 11,00

seconda tappa

Palo 27 - Via dei Fori Imperiali

ORE 11,30

Arrivo a Piazza Farnese

FIRMA ANCHE TU!

www.100piazze.it

- emissioni di CO

2

+ efficienza energetica + energie rinnovabili

PROMOSSO DALLA COALIZIONE IN MARCIA PER IL CLIMA:

 

Legambiente, Acli, Acli Ambiente–Anni Verdi, Adoc, AIAB, Altreconomia, Ambiente e Lavoro,

Amici della Terra, ARCI, Arci caccia/CSAA, Arci Servizio Civile, Arciragazzi, Associazione Ong Italiane, Auser, Banca popolare Etica, CGIL, CIA, CISL, Cittadinanzattiva, Civitas, Coldiretti, Ctm Altromercato, CTS, Ecologia e Lavoro, Fa’ la cosa giusta!, FAI, Fairtrade Italia, Fair, Fare Verde,

Federazione nazionale Pro Natura, Federconsumatori, Federparchi, FIAB onlus, FOCSIV, Forum Ambientalista, Forum Nazionale Terzo Settore, Greenpeace Italia, LAV, Lega Consumatori, Lega Pesca, Libera, Lipu, MDC, Medici per l’ambiente, Movimento Consumatori, Sbilanciamoci, Slow Food Italia,

Tavola della Pace, Terra Futura, Terra! onlus, Terra quotidiano ecologista, Terre di Mezzo, UIL, UISP, Unione degli studenti, VAS, WWF.

Per informazioni e adesioni: www.100piazze.it

5 eco-crimini che compiamo ogni giorno

Posted: 03 Dec 2009 03:59 AM PST

spreco di cibo

Tutti stiamo aspettando che da Copenaghen esca una risoluzione che possa evitare che questo nostro Pianeta si riscaldi troppo. Ma a dirla tutta, la risoluzione ce l’abbiamo sempre avuta sotto gli occhi e non ce ne siamo mai accorti. Ognuno di noi nel mondo compie almeno 5 eco-crimini ogni giorno o quasi.

Provate a chiedervi: quanto vivo ecologicamente io? Si potrebbe pensare che si sta facendo qualcosa per l’ambiente, evitando di bere l’acqua in bottiglia, acquistando prodotti locali ed riutilizzando le buste di plastica, ma è probabile che tutti abbiamo alcune abitudini che sono molto più dannose per l’ambiente di quanto non ci ci si renda conto. Quali sono le vedrete dopo il salto. 

1 Prendere il caffè. La tazza media di caffè è responsabile di 125 grammi di emissioni di CO2. Di queste, due terzi provengono dalla produzione e la maggior parte del resto della fabbricazione del prodotto. Optando per il più prosaico caffè solubile, si riduce tale cifra a circa 80 grammi. Aggiungere il latte, con il metano prodotto dalle vacche, significa aumentare di un terzo l’inquinamento del tuo caffè. Prendere un caffè al giorno equivale in un anno, in termini di emissioni, a prendere un volo Londra-Roma.

2 Uso della carta igienica. E’ una cosa di cui non se ne può fare a meno, e per questo esiste oggi la carta riciclata, che evita la maggior parte del consumo energetico e le emissioni associate con la raccolta e la lavorazione del legno nuovo. Ogni chilogrammo di carta riciclata fa risparmiare circa 30 litri d’acqua e tra 3 e 4 kilowattora di elettricità. Ogni kilowattora di energia elettrica è responsabile di circa 500 grammi di CO2, il che significa un risparmio di 1,5-2 tonnellate di CO2 per tonnellata di tessuto. Nonostante sia sempre più diffusa, in Europa ed in America Latina un rotolo acquistato ogni 5 è di carta riciclata e negli Stati Uniti ancora meno, circa uno ogni 50. Senza contare che non tutti sono riciclati al 100%, e dunque la produzione di CO2 cambia a seconda del prodotto.

3 Essere alla moda. Nel 1990, la produzione tessile a livello mondiale era pari a 40 milioni di tonnellate. Entro il 2005 questa cifra era salita a circa 60 milioni di tonnellate. Questo aumento nella produzione e del consumo è stata aiutata dalla rapida evoluzione delle tendenze della moda. Di conseguenza, gran parte dei vestiti che compriamo finisce per essere scartato molto prima che sia esaurito. Nel Regno Unito, dove il capo d’abbigliamento medio è indossato per meno di un terzo della sua vita utile, più di un milione di tonnellate di vestiti sono buttati via ogni anno. La maggior parte di esso finisce sepolto nelle discariche o negli inceneritori. Attualmente, nel Regno Unito e negli Stati Uniti, solo un quarto circa dei tessuti indesiderati sono riutilizzati o riciclati. Il riciclo tessile ha molti usi, dai ripieni dei materassi alla tappezzeria, dalle borse alle scarpe. L’energia necessaria per raccogliere, elaborare e vendere un capo riutilizzato spreca solo il 2% del fabbisogno energetico per la fabbricazione di un abito nuovo. Ogni chilogrammo di cotone vergine che non viene utilizzato perché sostituito da uno riciclato consente di risparmiare 65 kilowattora di energia, pari a circa 32,5 kg di CO2. Per il poliestere, l’aumento del risparmio sale a 90 kilowattora per chilogrammo.

4 Lavanderia. La moda ha creato le montagne tessili in molte case, ma il costo ambientale di questo  consumo eccessivo ha un gemello anche meno evidente: l’energia utilizzata per ripulire tutto. La pulizia è importante, ma delle volte è esagerata. Secondo alcune stime, solo circa il 7,5% del carico medio in lavanderia nel Regno Unito è effettuato per panni molto sporchi. Gran parte del resto è costituito da oggetti che vengono infilati in lavatrice semplicemente perché sono sul pavimento invece che nel guardaroba. Vien da sè che c’è uno spreco esagerato in termini di acqua, detergenti ed energia. Uno studio ha rilevato che oltre l’80% delle emissioni di CO2 prodotte durante il ciclo di vita di una camicia di poliestere è prodotta dal lavaggio e dall’asciugatura. La percentuale può essere addirittura superiore per gli oggetti di cotone, in quanto tendono a richiedere molta più energia per asciugarli. A pieno carico una lavatrice usa circa 1,2 kilowattora di elettricità per ciclo e l’asciugatrice un ulteriore 3,5 kilowattora, causando oltre 2 kg di emissioni di CO2 per ogni lavaggio. Con quattro o cinque carichi per famiglia a settimana, le emissioni annue totali di ogni casa possono facilmente superare la mezza tonnellata. Stendere i vestiti al vento, il lavaggio a temperature più basse ed il carico pieno piuttosto che parziale saranno tutti elementi che contribuiscono a ridurre le emissioni del lavaggio. Ma che ne pensate del lavaggio a mano?

5 Sprechi alimentari. Di tutte le sfaccettature di un consumo eccessivo che affliggono sia la società umana che l’ambiente, lo spreco di cibo è la più terribile. Le famiglie statunitensi buttano via circa il 30% del loro cibo, del valore di 48 miliardi dollari ogni anno. Simili livelli di sprechi sono visti in Europa, anche se in quantità minori. La maggior parte di questo spreco finisce in discarica, dove si decompone ed emette metano, potente gas ad effetto serra. Alcuni esempi sono le patate, con 359.000 tonnellate non consumate ogni anno. Il pane e le mele le seguono, come carne e pesce, pari a oltre 160.000 tonnellate, seguite da 78.000 tonnellate di riso e pasta. Il costo annuo per i consumatori del solo Regno Unito di tutti questi rifiuti è di 10 miliardi di sterline e il costo per l’ambiente è l’equivalente di un supplemento di 15 milioni di tonnellate di CO2.

Tutti questi “crimini” vengono compiuti nel mondo Occidentale ogni giorno. Dunque prima di chiedervi cosa il mondo può fare per voi, chiedetevi cosa voi state facendo per il mondo.

Fonte: [New Scientist]

Stamperia Romana srl Industria Grafica Azzero CO2 per il 2009 - Stampato su carta riciclata con utilizzo di inchiostri EuPIA

 

Ultimo aggiornamento Venerdì 04 Dicembre 2009 09:29