Home Blog categoria Il Manifesto delle sardine. "Cari populisti, la festa è finita. Ci avete risvegliato"
Il Manifesto delle sardine. "Cari populisti, la festa è finita. Ci avete risvegliato" PDF Stampa E-mail
Scritto da Santoni Maurizio   
Sabato 23 Novembre 2019 17:25

Il Manifesto delle sardine. "Cari populisti, la festa è finita. Ci avete risvegliato"

Giulia, Andrea, Roberto e Mattia su Facebook: "Siete gli unici a dover avere paura. Condivideremo questo messaggio fino a farvi venire il mal di mare”. E registrano il marchio "6000 sardine"

 
 
  •  
    HuffPost
 
Sardine
Sardine

“Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita”. Comincia con queste parole, su Facebook, il messaggio che Giulia, Andrea, Roberto e Mattia, le prime “sardine” che hanno dato vita al Flash Mob di Piazza Maggiore a Bologna, rivolgono a tutti coloro che stanno coordinando e promuovendo gli eventi sul territorio nazionale.

E per fare chiarezza i ragazzi di Bologna stanno registrando il marchio “6000 Sardine” così sarà possibile distinguere tra le piazze ufficiali e quelle fake. “Col marchio registrato - spiega Santori all’AdnKronos - potremo sconfessare le piazze che non ci appartengono, dire ‘no, questi non siamo noi’ con una certa ufficialità”. E infatti, sempre sulla pagina facebook, c’è il delegato con le cose da fare per organizzare una piazza affinché questa venga riconosciuta come “6000 sardine”. Ma, avverte Santori, “non stiamo fondando un movimento, né un partito”. Almeno per adesso, poi chissà.

VIDEO - “Modena non si lega”: settemila sardine in piazza contro Salvini

 

Per adesso esiste una sorta di Manifesto delle sardine, in cui si afferma che la corda “si è spezzata” e che “adesso ci avete risvegliato. E siete gli unici a dover avere paura”. È un benvenuto in mare aperto, “siamo pronti a dirvi basta. Lo faremo nelle nostre case, nelle nostre piazze, e sui social network. Condivideremo questo messaggio fino a farvi venire il mal di mare”.

Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita.

Per troppo tempo avete tirato la corda dei nostri sentimenti. L’avete tesa troppo, e si è spezzata. Per anni avete rovesciato bugie e odio su noi e i nostri concittadini: avete unito verità e menzogne, rappresentando il loro mondo nel modo che più vi faceva comodo. Avete approfittato della nostra buona fede, delle nostre paure e difficoltà per rapire la nostra attenzione. Avete scelto di affogare i vostri contenuti politici sotto un oceano di comunicazione vuota. Di quei contenuti non è rimasto più nulla.

Per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare.

Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara.

Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete.

Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare.

Adesso ci avete risvegliato. E siete gli unici a dover avere paura. Siamo scesi in una piazza, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo contati. E’ stata energia pura. Lo sapete cosa abbiamo capito? Che basta guardarsi attorno per scoprire che siamo tanti, e molto più forti di voi.

Siamo un popolo di persone normali, di tutte le età: amiamo le nostre case e le nostre famiglie, cerchiamo di impegnarci nel nostro lavoro, nel volontariato, nello sport, nel tempo libero. Mettiamo passione nell’aiutare gli altri, quando e come possiamo. Amiamo le cose divertenti, la bellezza, la non violenza (verbale e fisica), la creatività, l’ascolto.

Crediamo ancora nella politica e nei politici con la P maiuscola. In quelli che pur sbagliando ci provano, che pensano al proprio interesse personale solo dopo aver pensato a quello di tutti gli altri. Sono rimasti in pochi, ma ci sono. E torneremo a dargli coraggio, dicendogli grazie.

Non c’è niente da cui ci dovete liberare, siamo noi che dobbiamo liberarci della vostra onnipresenza opprimente, a partire dalla rete. E lo stiamo già facendo. Perché grazie ai nostri padri e nonni avete il diritto di parola, ma non avete il diritto di avere qualcuno che vi stia ad ascoltare.

Siamo già centinaia di migliaia, e siamo pronti a dirvi basta. Lo faremo nelle nostre case, nelle nostre piazze, e sui social network. Condivideremo questo messaggio fino a farvi venire il mal di mare. Perché siamo le persone che si sacrificheranno per convincere i nostri vicini, i parenti, gli amici, i conoscenti che per troppo tempo gli avete mentito. E state certi che li convinceremo.

Vi siete spinti troppo lontani dalle vostre acque torbide e dal vostro porto sicuro. Noi siamo le sardine, e adesso ci troverete ovunque. Benvenuti in mare aperto.

“E’ chiaro che il pensiero da fastidio, anche se chi pensa è muto come un pesce. Anzi, è un pesce. E come pesce è difficile da bloccare, perché lo protegge il mare. Com’è profondo il mare”.

VIDEO - Il leader delle “sardine”: “Salvini non è il male assoluto, è solo un uomo fragile”