Sono sconvolto per la morte del giovane ciclista Giuseppe Pilone!Non possiamo,non dobbiamo rassegnarci a chi muore per una passione benemerita come quella di andare in bicicletta.Con Giuseppe sono stati uccisi i sogni di liberta’ di un giovane,un mondo di speranze frantumate in un attimo.Non possiamo,non dobbiamo rassegnarci alla sopraffazione del piu’ forte.

NOI CICLISTI ABBIAMO IL DIRITTO DI ESISTERE E DI ESSERE RISPETTATI COME GLI ALTRI UTENTI DELLA STRADA!

Facciamo una crociata tutti insieme,tutte le associazioni unite per chiedere al Ministero delle infrastrutture , Ministero dell’Ambiente e dello sport,alla Regione,  lo spazio ed il rispetto che meritiamo sulle strade aperte al traffico.

Caro Famigliari di Giuseppe, Vincenzo,Associazione Team Nibali,non ho piu’ lacrime per esprimere il mio dolore ma dobbiamo reagire  per il ragazzo,per Rosario Costa(altro ragazzo di 14 anni ucciso mentre pedalava in bicicletta sulla litoranea di Messina),per sopravvivere nella giungla d’asfalto in cui noi siamo solo farfalle.

Personalmente,sono decenni che insisto sull’argomento ma non ho il seguito della base,delle associazioni,degli appassionati che sembrano piu’ rassegnati che motivati.Noi esistiamo e dobbiamo farci sentire.

Giuseppe Pilone non è morto invano,pace alla sua anima!

1. Di Pretoro

In allegato il mio ultimo impegno per la sicurezza di tutti i ciclisti