LE STRADE CICLABILI PIU' BELLE D'ITALIA. |
Giovedì 01 Luglio 2021 16:29 |
Le 14 strade più belle d'Italia in bici (che abbiamo pedalato!)
In questo articolo
Le 14 strade più belle d'Italia in biciL'Italia è un paese meraviglioso pieno di strade secondarie, sentieri in quota, forestali sterrate da percorrere in libertà e assoluta sicurezza. Scegliere l'elenco delle strade più belle d'Italia in bici da descrivere in questo articolo non è stato facile e per la selezione ci siamo fatti guidare dai ricordi talvolta un po' sbiaditi, dalle fotografie e dai video rispolverati nei disordinati hard disk di casa. Prima di raccontarti le strade indimenticabili della nostra Italia in bicicletta voglio informarti che questo elenco sarà in continuo aggiornamento, anno dopo anno, per continuare a ispirarti con nuovi spunti e nuove imperdibili tracciati. Passo dello Stelvio - Alto Adige e Lombardia
Traversata della piana di Campo Imperatore - AbruzzoL'altopiano di Campo Imperatore, sormontato dalle vette del gruppo montuoso del Gran Sasso d'Italia con la inconfondibile piramide del Corno Grande, è uno dei luoghi più conosciuti d'Abruzzo e forse uno dei più suggestivi.Le strade di accesso alla piana in quota provengono da diversi versanti, ma quella che voglio raccontarti sale dalla città de l'Aquila e attraversa l'altopiano raggiungendo poi Santo Stefano di Sessanio, Rocca Calascio e Castel del Monte, uno dei borghi più belli d'Italia.Dalla città abruzzese, famosa per ospitare la Basilica di Santa Maria di Collemaggio voluta da papa Celestino V nel 1288, si inizia a pedalare da subito in salita in direzione del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.Si guadagna rapidamente quota immergendosi lentamente nella bellezza della natura dell'Appennino abruzzese e dei suoi borghi medievali. La strada SS17bis raggiunge timidamente Campo Imperatore, a 1800 m, per poi attraversare il grande altopiano senza fretta, tra le indimenticabili fioriture di inizio estate e il volo dei grifoni sulla piana.Dalla strada si può deviare verso Santo Stefano di Sessanio, uno dei paesi caratteristici della zona che ormai conta solo 120 abitanti.Dal borgo medievale dove è piacevole perdersi tra i vicoli stretti si può continuare a pedalare verso Calascio salendo fino al pittoresco castello della frazione di Rocca Calascio, a 1460 m di quota, punto dal quale si ha una vista mozzafiato a 360°.Nel 2019 la fortezza normanna del XII secolo è stata inserita nella lista dei 15 castelli più belli del mondo dal National Geographic. Da Rocca Calascio si scende nuovamente a Calascio per proseguire in direzione di Castel del Monte con il nucleo medievale e la chiesa matrice di San Marco Evangelista.
Anello del Sellaronda - Trentino, Alto Adige e VenetoUno degli anelli più appaganti da percorrere in bicicletta sulle Dolomiti è quello che viene riproposto ogni anno durante il Sellaronda Bike Day e che permette di scalare quattro passi dolomitici tra Trentino, Alto Adige e Veneto. Trattandosi di un circuito, il punto di partenza del Sellaronda, chiamato così perchè si percorre la strada intorno al gruppo montuoso del Sella, può essere diverso, ma per comodità farò iniziare il tracciato in senso antiorario da Canazei in Val di Fassa. Dal pittoresco paesino si inizia subito a salire alla volta del primo valico, il Passo Pordoi. I boschi accompagnano i viaggiatori nella prima parte dell'ascesa fino a tramutarsi in pascoli radi dove l'erba bassa e le rocce diventano le protagoniste.Si guadagna quota e i panorami si aprono regalando paradisiaci scorci sulle montagne di dolomia. A 2239 m si raggiunge il Pordoi, confine tra la provincia autonoma di Trento e la regione Veneto. Anche durante il prestigioso Giro d'Italia la scalata al Passo Pordoi è stata proposta diverse volte, la prima fu nel 1940 e il primo a giungere in cima fu il mitico Gino Bartali. Ironia della sorte sul valico è stato posto un monumento a Fausto Coppi, uno dei più grandi ciclisti italiani di tutti i tempi, avversario da sempre del Ginettaccio. Coppi raggiunse il passo per primo per ben cinque volte in altrettante edizioni del Giro d'Italia tra il 1947 e il 1954.Dal Pordoi si scende ad Arabba per riprendere fiato prima della seconda salita della giornata: quella al Passo di Campolongo, a quota 1875 m, tra Veneto e la Val Badia altoatesina. L'ascesa raggiunge una pendenza massima del 10% ed è lunga 5 km da Arabba. Dal passo di Campolongo si scende a Corvara per recuperare un po' le energie come nel caso della discesa ad Arabba dal Passo Pordoi. La terza asperità da superare è quella del Passo Gardena a 2121 m di quota. Da Corvara bisognerà affrontare 600 m di dislivello e 11 km per oltrepassare il valico ed entrare in Val Gardena.L'ultimo passo, il mio preferito, è il Sella posato a 2240 m in uno scenario idilliaco, nel cuore delle Dolomiti. Lo scollinamento, in prossimità del quale si trova un'area naturalistica conosciuta con il nome di Città dei sassi, mette in collegamento Alto Adige e Trentino. Dal Sella inizia l'ultima discesa verso Canazei che avviene in parte sulla stessa strada di ascesa al Passo Pordoi. Il Sellaronda è affrontabile anche in senso orario superando in ordine: il Sella, il Gardena, il Campolongo e il passo Pordoi.
Panoramica Alghero Bosa - SardegnaUna delle strade più belle d'Italia che abbiamo avuto la fortuna di percorrere in una bella giornata soleggiata è stata la panoramica che collega la città di Alghero alla vivace e colorata Bosa, in Sardegna.La strada è un continuo saliscendi lungo la costa occidentale e permette di vivere appieno la natura incontaminata di questa parte dell'isola.Oltre al vento, al rumore del mare, ai colpi d'occhio sulla costa frastagliata, alzando lo sguardo verso il cielo con un po' di fortuna si possono scorgere anche i grifoni che hanno nidificato sulle montagnole rocciose in zona.L'itinerario inizia dalla città più catalana di Sardegna, Alghero, che si affaccia sul Mediterraneo guardando alla Riserva naturale di Porto Conte e Capo Caccia. Alghero è percorsa da una piacevole ciclabile ed è una città alla quale dedicare almeno un paio di giornate.Il punto di arrivo è invece Bosa, un borgo colorato della provincia di Oristano.Bosa si affaccia sul fiume Temo, l'unico in parte navigabile della Sardegna ed è dominata dall'imponente sagoma del castello del Serravalle. La particolarità di Bosa sono però le case color pastello che si riflettono nell'acqua dolce del Temo.
Traversata delle Langhe - Piemonte e LiguriaEsistono decine di strade che attraversano la regione vitivinicola piemontese patrimonio UNESCO del Monferrato, delle Langhe e del Roero e tutte queste vie di collegamento hanno in comune i paesaggi collinari coltivati a vitigni che riempiono l'orizzonte visivo. Il nostro itinerario ci ha portato a visitare decine di borghi e a pedalare lungo molteplici vie con un denominatore comune molto piacevole, la quasi totale assenza di traffico veicolare.Da Casale Monferrato è iniziata la pedalata attraverso il Piemonte fino a giungere, alcuni giorni più tardi, a Millesimo, porta d'accesso di una Liguria insolita e montuosa. Lungo il percorso le possibilità di visita sono state davvero numerose: da Alba ad Acqui Terme, da Pollenzo a La Morra, da Belvedere Langhe a Dogliani fino a giungere in Liguria, a Millesimo, uno dei borghi più belli d'Italia.
Panoramica delle 5 terre - LiguriaLa strada panoramica delle 5 terre in bici è senza dubbio una delle strade più belle d'Italia e permette di inoltrarsi nel parco nazionale delle 5 terre restando a mezzacosta o, volendo, scendendo sul mare per visitare i cinque borghi costieri più famosi della regione.Partendo da Levanto, a ovest della riserva nazionale, la strada si porta subito in quota salendo e superando la Chiesa di Nostra Signora di Soviore e il Passo del Termine, sopra Monterosso al mare.La strada panoramica mantenendosi alta sul Tirreno regala panorami idilliaci sulle sottostanti cinque terre e sulle colline terrazzate del litorale ligure.Procedendo verso La Spezia, dopo Monterosso si potranno scorgere le case colorate di Vernazza, di Corniglia, di Manarola e di Riomaggiore, ma anche le sfumature del mare che si confonde con il cielo e le tonalità di verde delle coltivazioni, in particolar modo vitigni e ulivi.L'itinerario termina a La Spezia, da dove si può rientrare al punto di partenza in treno.
Forcella Staulanza - VenetoLa strada della Forcella Staulanza non è forse tra le più conosciute ma ti assicuro che può stupire il cicloviaggiatore per la bellezza e la varietà dei paesaggi dolomitici che offre.Il valico posto a quota 1783 m mette in collegamento la Val di Zoldo e la Val Fiorentina, in provincia di Belluno.A 20 km circa dalla Forcella Staulanza si può sostare presso il lago di Alleghe, punto ideale per iniziare l'ascesa. I paesaggi che cingono la strada sono caratterizzati dalla presenza insostituibile del Monte Pelmo, del Monte Civetta e del Monte Crot.Il Monte Pelmo, soprannominato anche Caregón de 'l Pareterno, è stata la prima cima dolomitica a essere stata scalata nel 1857 dall'irlandese John Ball e raggiunge i 3168 m con la sua sagoma inconfondibile.Il Monte Civetta svetta sopra Alleghe e supera il vicino sfiorando i 3220 m di quota.Il Monte Crot si trova tra i due giganti di dolomia, proprio sopra la Forcella Staulanza e vanta una quota di 2169 m. Dal valico la strada scende verso Forno di Zoldo (frazione di Val di Zoldo) e poi Longarone, tristemente famosa per il disastro del Vajont del 1963.
Alta Valle dell'Aniene - LazioQuesto breve, ma intenso itinerario, permette di scoprire l'alto corso del fiume Aniene in bicicletta seguendo le tracce del Cammino di San Benedetto.Partendo dalla piacevole Subiaco dominata dalla rocca abbaziale di epoca medievale, in poche pedalate si raggiungono gli splendidi monasteri di Santa Scolastica e di San Benedetto, conosciuto anche come del Sacro Speco.Il monastero di Santa Scolastica è uno dei 12 fondati da San Benedetto e il più antico al mondo dell'ordine benedettino essendo datato 520; quello del Sacro Speco vanta una posizione più caratteristica incastonato nella roccia del Monte Taleo e al proprio interno custodisce una chiesa medievale, affreschi di epoca bizantina e un ritratto di San Francesco del 1223.Dai monasteri si inizia a seguire il corso del fiume Aniene nella stretta e suggestiva vallata. La strada sterrata, e a tratti dissestata, mette alla prova l'abilità di guida ma i voli dei rapaci, i profumi della vegetazione e il suono dell'acqua accompagnano i visitatori in un luogo incantevole.La pedalata è in un continuo, e a brevi tratti impegnativo, saliscendi che termina all'altezza delle cascate di Trevi nel Lazio. Al sito naturalistico si imbocca l'asfalto in direzione di Trevi del Lazio e del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini.Trevi è un luogo sospeso nel tempo con la sagoma del castello Caetani e la Collegiata di Santa Maria Assunta.
Salita al Casone d'Aresta - CampaniaUno dei miei percorsi cicloturistici italiani preferiti è quello della Via Silente che Simona ha disegnato qualche anno fa e che permette di attraversare il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con un anello di 600 km.Le tappe di questo tracciato sono numerose e ben variegate, ma quella che forse ho preferito insieme alla faticosa salita al Monte Cervati, il più alto della Campania, è quella che collega Petina a Sant'Angelo di Fasanella passando dall'osservatorio astronomico del Casone d'Aresta.Il valico si trova nel cuore dei Monti Alburni, a 1169 metri di quota. Salendo dal borgo di Petina ci si inoltra in un ombreggiato bosco di castagni e faggi che accompagnano i pedalatori nella lenta e faticosa ascesa al Casone d'Aresta.Ogni metro si conquista lentamente, con il sudore che scivola sul viso annebbiando la vista. Lo scollinamento è un momento dolce che va assaporato in tutto il suo profumo di conquista.L'ideale sarebbe trascorrere una notte in quota godendo dei silenzi e delle stellate di questa località dove è presente anche un ciliegio selvatico secolare. La discesa verso Sant'Angelo a Fasanella è piacevole e la cittadina, con il castello baronale, le chiese e le cappelle, merita una visita prima di continuare il viaggio.
La Gola del Furlo - MarcheLa strada che dalla pittoresca Fossombrone, in provincia di Pesaro e Urbino, si inoltra nella Gola del Furlo conduce i viaggiatori in un'altra epoca e più precisamente al 77 d.C., quando la galleria voluta dall'imperatore Vespasiano in sostituzione a quella etrusca precedentemente edificata venne completata.Fossombrone si trova nella vallata del fiume Metauro che può essere superato da diversi ponti, il più famoso dei quali è quello della Concordia. A Fossombrone, prima di partire alla volta della Gola del Furlo, consiglio una visita al Parco Archeologico Forum Sempronii.Su strade secondarie che si inoltrano nella pancia della campagna marchigiana lungo il corso del Metauro prima e del Candigliano poi, si raggiunge l'ingresso della Riserva Naturale della Gola del Furlo dove è possibile affrontare diverse escursioni e dove vivono diversi rapaci tra i quali l'aquila reale, il lupo, il ghiro, l'istrice, diversi rettili, anfibi e ulteriori mammiferi.Se si pensa che in questo antico passaggio nella roccia transitarono anche Lucrezia Borgia, gli ostrogoti e tanti altri ribelli, partigiani, viaggiatori... il luogo assume un contorno ancora più intenso. Dalla Gola del Furlo si può proseguire verso Cagli dove puoi visitare i palazzi storici, lo storico ponte Mallio, le due abbazie e gli angoli più suggestivi della località.
Nel cuore dei Sibillini - UmbriaDopo l'ultimo terremoto Norcia ha cambiato volto: è inutile negarlo, anche se il coraggio degli abitanti del borgo umbro ha rimesso in movimento un paese meraviglioso, la località natia di San Benedetto.La strada che sale alla piana di Castelluccio e alla forcella di Presta inizia proprio da Norcia e... in salita! Nelle mattinate autunnali, quando la nebbia avvolge Norcia, la salita potrebbe regalare delle viste insolite sul mare bianco sottostante. L'ascesa non è particolarmente dura ma richiede comunque un minimo di allenamento.Si pedala lungo la SP477 guadagnando metri importanti fino a scollinare appena oltre il Rifugio Perugia. Sospesi sul valico si ha il primo panorama sulla piana di Castelluccio con ciò che resta del piccolo abitato anch'esso devastato dal terremoto negli ultimi anni. La vista si inebria di piacere durante le tiepide giornate di inizio estate quando l'altopiano si colora delle mille tonalità dei fiori... In bici si scende e si attraversa la piana di Castelluccio per riprendere poi la salita dalla parte opposta della distesa d'alta quota.L'ascesa alla forca di Presta non è particolarmente impegnativa ma regala panoramiche alternative a quelle finora avute con la sagoma del Monte Vettore a dominare la scena. La Forca di Presta si trova a 1550 metri di quota e divide la provincia di Perugia da quella di Ascoli Piceno, l'Umbria dalle Marche...
Traversata delle Dolomiti Lucane - BasilicataUna delle strade più belle d'Italia che mi è capitato di percorrere insieme a Leonardo si trova nel centro della Basilicata, in un'area poco conosciuta al turismo di massa, una zona naturalistica meravigliosa dove due paesi, Castelmezzano e Pietrapertosa, appaiono come piccoli presepi abbarbicati tra le rocce del Parco naturale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane.Ci troviamo in Lucania e più precisamente nella provincia di Potenza.La strada che attraversa la riserva naturale inizia a Castelmezzano, uno dei borghi più belli d'Italia insieme alla vicina Pietrapertosa, e si inoltra nei boschi e tra le pittoresche rocce della zona trasmettendo al visitatore una sensazione di anacronistico idillio.La ciclovia delle Dolomiti Lucane attraversa il parco e nella bassa stagione turistica potrai ritrovarti completamente solo senza alcuna presenza di veicoli a motore sulla strada.Goditi la bellezza dei luoghi, i profumi e la calorosa ospitalità della gente... le Dolomiti lucane ti resteranno nel cuore!
Traversata del Pollino - Calabria e BasilicataLa natura del Parco Nazionale del Pollino con le imponenti figure della Serra Dolcedorme e del Monte Pollino, con le variopinte orchidee selvatiche, con la presenza stagionale del capovaccaio e con le sagome austere dei pini loricati in quota lascia davvero senza fiato.La nostra traversata del Pollino ci ha portato da mare a mare passando per la bella Civita, località arbaresch della provincia di Cosenza, Terranova del Pollino (giù in Basilicata), Oriolo e Rocca Imperiale.Diversi chilometri di questa traversata si presentano sterrati e piuttosto impegnativi, ma per scoprire la vera essenza del parco nazionale in bici è necessario inoltrarsi tra le timpe modellate dal vento e dagli altri agenti atmosferici.Questa splendida traversata potrebbe essere l'occasione per trascorrere una notte sotto le stelle, al cospetto delle due montagne più alte del parco.
Alpe Adria da Tarvisio - Friuli
Itinerario da fare lentamente e, se possibile, nella sua totalità da Salisburgo al mare!
Quali sono le strade più belle d'Italia che hai percorso in bici? E quale strada sogni di pedalare un giorno? |