Home Proposte di Roma Ciclabile A che titolo l'Amministrazione Capitolina opera sulla pista ciclabile lungo il Tevere al Centro.
A che titolo l'Amministrazione Capitolina opera sulla pista ciclabile lungo il Tevere al Centro. PDF Stampa E-mail

Come già indicato in precedente comunicato, in relazione ai recenti interventi di Roma Capitale sul manto della pista ciclabile sulla banchina del Tevere in sponda destra al Centro della città – veicolati sui mezzi di comunicazione e oggetto di contrastanti posizioni politiche, anche polemiche –, il Consorzio Tiberina aveva presentato all’Amministrazione Capitolina un’istanza di accesso agli atti per chiedere in copia il contratto di appalto, gli Ordini di Servizio con cui erano stati attivati i lavori, relazioni tecniche, tavole grafiche, capitolati, elenchi prezzi, computo metrico estimativo e altra documentazione progettuale.

 

La risposta dal Dipartimento S.I.M.U. (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana) è stata esaustiva; i documenti – non riservati – potranno essere diffusi, a richiesta. In particolare, con Ordine di Servizio del 20.4.2021 alla Lavori Italia S.r.l. - Cancello ed Arnone (CE), nell’ambito di un ampio “Accordo Quadro” con l’Impresa campana (se ne cita la provenienza a causa di omonimie nella ragione sociale, assai comune), veniva attivato il <> da Ponte Regina Margherita a Ponte Palatino e da Ponte Sublicio a Ponte dell’Industria.

 

Ha incuriosito chi scrive il fatto che, in tutti i documenti ricevuti, non vi fosse alcun riferimento ad Accordi/Convenzioni/Protocolli riguardanti la gestione della banchina del Tevere (che fa parte del Demanio Pubblico gestito dalla Regione Lazio), si trattasse anche di Atti a carattere più generale come vere e proprie Concessioni rilasciate a Roma Capitale, al di là dello stretto contesto delle attività manutentive a cura del Dipartimento S.I.M.U. (si pensi per esempio anche alle questioni di pulizia, decoro, etc delle medesime aree adibite a piste ciclabili): come riferimento noto al Consorzio Tiberina, tutti i Consorziati privati titolari delle Concessioni in pertinenze idrauliche ed aree fluviali gestite amministrativamente dalla Regione Lazio citano come tassativi – nei propri accordi operativi con fornitori, partner, etc – le disposizioni e i vincoli indicati nelle Concessioni Regionali stesse, sia per proprio scrupolo sia in coerenza con lo Statuto e la “Carta della Qualità” che hanno sottoscritto.

 

E’ stata quindi effettuata una nuova istanza di accesso agli atti per chiedere copie dei pertinenti documenti. Fra gli Uffici destinatari di Roma Capitale, prima il Dipartimento Mobilità e Trasporti, poi il Segretariato Generale e infine il Dipartimento S.I.M.U. (che pur ha commissionato i lavori di cui sopra) hanno dichiarato di non possedere tali Atti; nel caso del Dipartimento S.I.M.U. ciò è abbastanza sorprendente, dovendo esso recepirne i contenuti per curare le proprie attività operative. E’ stato individuato come competente in merito il Dipartimento Tutela Ambientale, che ha comunicato al Consorzio Tiberina l’evasione della risposta ai sensi delle Norme sulla trasparenza amministrativa.

 

In effetti nulla è pervenuto entro la data massima prevista. Sorge dunque il dubbio che l’Amministrazione Capitolina operi sulla ciclabile lungo il Tevere al Centro Storico di Roma senza alcun titolo autorizzativo. Per cui il non trasmettere alcunché sarebbe la coerente risposta all’istanza di accesso. E forse in questo è il “vulnus” nella gestione delle manutenzioni sulla pista ciclabile in parola, non riconducibili a un ben definito quadro concessorio e regolamentare unitario che accordi e coordini le Norme applicabili (tipicamente a seguito di Conferenza di Servizi fra tutti gli Enti competenti).

 

Ragguaglieremo ovviamente su eventuali ulteriori sviluppi.

 

La redazione del Consorzio Tiberina