Home Agonismo IL TOUR DI TADEJ POGACAR RILANCERA' IL CICLISMO ?
IL TOUR DI TADEJ POGACAR RILANCERA' IL CICLISMO ? PDF Stampa E-mail

IL TOUR DI TADEJ POGACAR RILANCERA' IL CICLISMO ?

Il Tour 2021 è stato stravinto dallo sloveno TADEJ POGACAR(Foto 1-2).Il ragazzo, appena ventitreenne, ha un motore eccezionale che gli permette di districarsi nelle varie fasi di gara ed un recupero fuori del comune per le corse a tappe.In questi giorni mi sono meravigliato della sua disponibilita’ verso i media,della simpatia che gode nella squadra e nel gruppo.Sa’ quello che vuole,sa’ gestire i momenti difficili .In lui traspare un’infanzia serena,un avviamento allo sport  non esasperato.Quando la maglia gialla spende le sue energie per rincorrere e fermare due fuggitivi mentre gran parte del gruppo e’ finito a terra,ci troviamo di fronte ad un super ciclista,un uomo leader!

In questi ultimi anni la Slovenia sta’ sfornando vari campioni nel ciclismo(T.Pogacar,P.Roglic,M.Mohoric,J.Polanc) ed in altri sport(L.Doncic ecc.).Il merito va’ al Governo che ha messo la pratica sportiva giovanile al centro del futuro nazionale.I ragazzi sono consigliati alla pratica sportiva piu’ congeniale con test specifici.La scuola ha capito che lo sport agonistico con le sue regole,migliora l’armonia tra corpo e mente.L’importante è facilitare il doppio impegno giovanile con rispettose facilitazioni.

E l’Italia che fa’?Parte forte con gli sport scolastici attraverso la palla,poi,con l’adolescenza, genera un popolo di spettatori che riprendera’ la pratica sportiva solo nell’eta’ matura o per i chili di troppo(Foto 3 ).Il ciclismo agonistico è tra gli sport adolescenziali piu’ penalizzati a causa delle ore di allenamento, dei numerosi pericoli stradali e dell’alto costo di gestione(bici,viaggi ecc.).Eppure,questa attivita’, ha tutto quello che gli adolescenti desiderano:la velocita’,l’avventura,la socializzazione.Le corse poi,sono il miglior veicolo a costi irrisori per conoscere il paesaggio e vivere “grande Italia”,quella della cultura,dell’arte,dei prodotti di qualita’,altro che palleggio rimbombante in un luogo chiuso.Tante volte ho tracciato la strada della rinascita ciclistica ma tutto procede troppo lento.Di seguito,sottolineo ancora una volta, le pietre miliari per un ciclismo piu’ appetibile:

1°Educazione stradale concreta.Non solo la gincana nel cortile scolastico ma un giro nella citta’ accompagnati nell’interno delle bike lanes.Foto 4

Piu’ ciclodromi nelle Grandi Citta’(Foto 5).Da anni ne chiedo almeno 4 per Roma Capitale .Costerebbero complessivamente 3-4 milioni di Euro,non certo i 40 del polo notatorio di Ostia.Troppe bici sono in cantina.Non meno importanti è la costruzione di due,tre velodromi nel “centro sud” come quello sloveno di Novo Mesto(Foto 6).

3°Fuori citta’,per gran parte delle tipologie di allenamenti,sono necessarie le Ciclovie separate dalla viabilita’ ordinaria(Foto 7) anche se un ottimo compromesso a costo ridotto, sono le corsie ciclistiche che chiamo di rispetto(Foto 8).

4°Visto l’alto costo di gestione del ciclismo agonistico,sollecito il contributo statale ed un piccolo prelievo di solidarieta’  dal tesseramento amatoriale per le societa’ sportive agonistiche giovanili,in particolare per le categorie Esordienti,Allievi e Juniores di eta’ compresa dai 14 ai 18 anni.La ripartizione di questo fondo dovra’ basarsi sull’attivita’ svolta ovvero il numero di atleti partenti alle gare ed i chilometri percorsi per raggiungerle dalla sede societaria(Foto 9-10).

5°Una tiratina di orecchie la devo dare agli organizzatori delle gare spesso troppo monotone e prevedibili.Dobbiamo vivacizzarle quando non ci sono le salite scompaginando le tattiche delle squadre.Ottimo la riduzione dei chilometri di gara ma non basta.Ci vogliono piu’ traguardi volanti a premi nelle gare in linea e con abbuoni “suonanti” in quelle a tappe.Capito!

6°In considerazione di quello che da’ il ciclismo per l’immagine del territorio,sarei orgoglioso che il politico,ogni tanto,come al GIRO, faccia visita alla gara e stringa la mano a tutti i concorrenti come fece il Presidente francese Charles de Gaulle nel Tour 1960(Foto 11) ed i successori continuano a fare tutt’oggi.Utopia,no di certo!

Gianfranco Di Pretoro

Federazione Ciclistica Italiana Lazio

Responsabile piste ciclabili e sicurezza

Allegate 11 foto