Le Associazioni a Giovannini: “Il Piano Sicurezza Stradale colpevolizza le vittime e va modificato” |
Le Associazioni a Giovannini: “Il Piano Sicurezza Stradale colpevolizza le vittime e va modificato”27 NOVEMBRE 2021
“Questo Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2030: indirizzi generali e linee guida di attuazione (PNSS) fa ricadere sull’utenza vulnerabile della strada (ciclisti e pedoni) l’inadeguatezza di una rete stradale e di un sistema sanzionatorio che permette comportamenti irresponsabili e pericolosi dei conducenti dei veicoli a motore. Non viene sostenuta a sufficienza la necessità di una azione prioritaria nel limitare il numero e la velocità dei veicoli a motore, né un adeguato incremento delle reti ciclabili e delle aree pedonali e una migliore gestione degli spazi pubblici a favore delle persone”. Adv
Questo uno dei punti principali della relazione sottoscritta da più di venti Associazioni e realtà cicloambientaliste (*elenco completo in calce a questo articolo, ndr) – tra cui Fiab, Salvaiciclisti, Greenpeace Italia, Legambiente, Fondazione Michele Scarponi e, come testata impegnata su questi temi, anche Bikeitalia – inviata proprio oggi al ministro Enrico Giovannini, con una serie di precise richieste tra cui la revisione dell’impostazione generale del PNSS. L’iter del Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2030Il PNSS, trasmesso alle camere il 16 novembre scorso, è in attesa di un parere da parte del Senato che da calendario dovrebbe arrivare il 30 novembre. Le linee guida del Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2030 erano già finite sotto la lente d’ingrandimento delle Associazioni in questione, che avevano fin da subito evidenziato in una nota congiunta un’impostazione squilibrata e avanzato una richiesta di revisione. Richiesta che questa circostanziata relazione tecnica appunto reitera, mettendo nero su bianco anche proposte concrete da portare avanti per una modifica del testo consapevole e informata, a partire proprio dall’impostazione. https://www.bikeitalia.it/wp-content/uploads/2019/04/incidente-briantea-ciclista-280x111.jpg 280w, https://www.bikeitalia.it/wp-content/uploads/2019/04/incidente-briantea-ciclista-768x306.jpg 768w, https://www.bikeitalia.it/wp-content/uploads/2019/04/incidente-briantea-ciclista-541x215.jpg 541w, https://www.bikeitalia.it/wp-content/uploads/2019/04/incidente-briantea-ciclista-537x214.jpg 537w" data-lazy-sizes="(max-width: 998px) 100vw, 998px" data-lazy-src="https://www.bikeitalia.it/wp-content/uploads/2019/04/incidente-briantea-ciclista.jpg" data-ll-status="loaded" sizes="(max-width: 998px) 100vw, 998px" srcset="https://www.bikeitalia.it/wp-content/uploads/2019/04/incidente-briantea-ciclista.jpg 998w, https://www.bikeitalia.it/wp-content/uploads/2019/04/incidente-briantea-ciclista-280x111.jpg 280w, https://www.bikeitalia.it/wp-content/uploads/2019/04/incidente-briantea-ciclista-768x306.jpg 768w, https://www.bikeitalia.it/wp-content/uploads/2019/04/incidente-briantea-ciclista-541x215.jpg 541w, https://www.bikeitalia.it/wp-content/uploads/2019/04/incidente-briantea-ciclista-537x214.jpg 537w" style="box-sizing:border-box;vertical-align:middle;border-style:none;max-width:100%;height:auto !important;overflow-wrap:break-word;border-radius:inherit">“Errata impostazione di fondo”
Distrazione a senso unicoIn particolare, come sottolineano le Associazioni, “proprio il tema generale della ‘distrazione’ esemplifica bene la totale incoerenza del piano con il quadro europeo di riferimento. Nel documento Next steps towards ‘Vision Zero’ che definisce il quadro di policy 2021-2030 per la sicurezza stradale la parola ‘distraction’ appare 14 volte ed è sempre utilizzata per enfatizzare la necessità di ridurre l’incidentalità legata alla distrazione degli automobilisti. Nel piano proposto dal MIMS la parola distrazione compare 5 volte ed è sempre utilizzata per stigmatizzare presunti comportamenti delle vittime”. Le proposte di modificaQuindi, dopo aver passato in rassegna le criticità riscontrate nel PNSS, le Associazioni firmatarie della relazione avanzano al ministro Giovannini una serie di proposte operative per affrontare compiutamente temi rilevanti per aumentare la sicurezza stradale:
Una revisione è necessariaQueste, in definitiva, rappresentano a titolo di esempio alcune buone pratiche – di immediata e comprovata efficacia – che potrebbero essere inserite nel Piano che, al momento, come sottolineano le Associazioni: “Oltre a presentarsi come inefficace, risulta profondamente incoerente con gli indirizzi comunitari e deve essere urgentemente sottoposto ad una radicale revisione che parta proprio da uno strutturale recepimento dell’indirizzo europeo, un diverso metodo di lavoro e un panel di esperti con competenze più ampie”. *Tutti i firmatari della relazione tecnica:Alleanza Mobilità Dolce | Bikeitalia.it | FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta | Fondazione Luigi Guccione Ente Morale | Fondazione Michele Scarponi | Greenpeace Italia | Kyoto Club | Legambiente Onlus | Salvaiciclisti | Bike4City Aps | Bike to School | Ciclostile – ciclofficina popolare del Centro Sociale Bruno – Trento | Cittadini per l’Aria Onlus | Consulta cittadina sicurezza stradale, mobilità dolce, sostenibilità di Roma Capitale | Consulta della Mobilità Ciclistica e Moderazione del Traffico – Torino | hub.MAT APS – Olbia | Laqup APS | Legambici APS Milano | Milano Bicycle Coalition ASD | Napoli Pedala | Rete Vivinstrada | Associazione Salvaiciclisti Bologna | Associazione Salvaiciclisti Roma |