Lettera Aperta

Ieri,sulla SS 296 della Scafa a Fiumicino,è stata investita ed uccisa una ciclista.Ho sentito commenti impronunciabili verso questa poveretta che ha avuto solo il torto di attraversare rispettosamente a piedi,tenendo la bici in mano, una strada terribile da sempre.Infatti,un automobilista giudizioso ha compreso la sua difficolta e si è fermato.Perche’,il vero omicida ha distrutto tutta quella relazione di rispetto verso l’utente piu’ debole?Correva,era distratto,non rispettava la distanza di sicurezza,dormiva?In fondo,conoscere a posteriori le cause dell’incidente servira’ solo ai vivi,non riportera’ questa povera donna agli affetti famigliari.A che servono tante riunioni,tanti dibattiti se non si lotta con forza per la prevenzione degli incidenti stradali?Perche’ non si combatte seriamente chi supera i limiti di velocita’ o si usa il cellulare mentre si guida?Semplicemente,perche’ TUTTI siamo fuori legge!Paga,quasi sempre,chi non è protetto dalla corrazza.

Piu’ delle statistiche, cosa vogliono i Ministri,i deputati,i vigili per inasprire le sanzioni verso chi usa lo smart phone in modo insensato o chi guida da pazzo incosciente?Mi auguro che per una volta,questa morte innocente,faccia riflettere chi è demandato al rispetto delle norme per una mobilita’ piu’civile sulle nostre strade.

Non mi rimane che inviare con dolore le condoglianze alla famiglia della povera signora a nome dei ciclisti romani.

1. Di Pretoro

Federazione Ciclistica Italiana Lazio

Responsabile piste ciclabili e sicurezza