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SICUREAZZA STRADALE. RINNOVARE IL CODICE DELLA STRADA ANCHE PER I CICLISTI. PDF Stampa E-mail

SICUREZZA STRADALE:RINNOVARE IL CODICE DELLA STRADA ANCHE PER I CICLISTI

Gianfranco Di Pretoro

Federazione Ciclistica Italiana Lazio

Responsabile Piste ciclabili e Sicurezza

                                                                                    Preg.to MATTEO SALVINI

                                                                                    Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

                                                                                    Preg.ta MARIA TERESA DI MATTEO

                                                                                    Dipartimento Trasporti-Sicurezza Stradale

                                                                                    Preg.to SALVATORE DEIDDA

                                                                                    Presidente della Commissione IX Trasporti della Camera

                                                                                                                                                                        Lettera Aperta

SICUREZZA STRADALE:RINNOVARE IL CODICE DELLA STRADA ANCHE PER I CICLISTI

Preg.ti Onorevoli,ieri,27 6 2023,il CDM  ha approvato il disegno di legge che entro Settembre portera’ una  profonda revisione del Codice della Strada con al centro la Sicurezza .Riuscira’ la stretta sanzionatoria a limitare gli incidenti stradali?Purtroppo,nonostante alcune leggi favorevoli,noi ciclisti continueremo a pedalare con la paura perche’ in Italia,le strade,sono ancora pensate per i motorizzati e noi solo semplici moscerini.I controlli saranno sempre limitati e le piste ciclabili “ben protette” insufficienti.

Ai ciclisti non interessa sapere perche’ un veicolo li ha investiti,desiderano  solo che l’evento non succeda e per questo la FCI LAZIO si batte da anni per la PREVENZIONE con una serie di iniziative mirate alla sicurezza del ciclista anche con l’adozione di strumenti innovativi.Di seguito le nostre proposte:

IN CITTA’

*Spesso,pedalare nell’interno delle piste ciclabili,è pericoloso quanto stare nel traffico urbano.La confusione regna sovrana tra monopattini impazziti,cani portati con il guinzaglio lungo,gente che corre a zig zag.Non rimane che chiedere alle varie Amministrazioni locali piu’ vigili in bicicletta(Foto 1).

*Una vera dannazione sono le auto parcheggiate in doppia fila!Costringono il ciclista ad invadere le altre corsie,quelle piu’ pericolose.Cosa aspetta la Polizia Locale ad usare sempre lo Street Control(Foto 2)? 

*Con l’uso virale del cellulare,l’apertura improvvisa della portiera-auto sta’ divenendo una calamita’. Necessita di varie Campagne mediatiche sul territorio nazionale(Foto 3).

FUORI CITTA’

*Dove le strade sono molto trafficate,strette e gli automezzi veloci,il ciclista è in balia di tutti.E’ piu’ sereno solo nelle ciclovie separate dalla viabilita’ ordinaria(Foto 4).Quante cunette pericolose(Foto 5),quante banchine sporche, potrebbero ospitare la pista ciclabile senza ridurre la carreggiata della strada! 

*Nel disegno di legge è prevista la segnaletica che obbliga i motorizzati a superare i ciclisti ad una distanza di 1,5 metri.Una buona intenzione che purtroppo pone alcune riflessioni:

a)le strade percorse dai ciclisti fuori citta’ sono spesso strette(Foto 6) e quindi, difficilmente, la concomitanza di due automezzi,permettera’ di sorpassarli alla distanza prevista dal disegno di legge.

b)in caso di investimento è difficile stabilire la collocazione del ciclista e la distanza in cui il veicolo lo ha sorpassato.

c)Altre segnaletiche sulla strada che con l’usura del tempo nessuno leggera’.Forse,anche in questo caso,conviene richiamare gli utenti della strada attraverso la pubblicita’ mediatica.

*La Federazione Ciclistica Italiana Lazio ritiene indispensabile adottare l’esperienza Olandese,Francese,Austriaca,Belga,Danese e Tedesca .

“Su tutte le strade strette fuori dei centri urbani,dove non è permessa la collocazione della classica pista ciclabile,si riconosce a chi pedala il suo spazio attraverso una corsia disegnata sulla strada ed a lui dedicata(Foto 7-8).Questa puo’ essere invasa quando il ciclista è assente.Per tale motivo non determina problemi alla circolazione(Foto 9).Ultimamente,a causa della distrazione imperante,la corsia viene delimitata esternamente dalla banda rumorosa con catarifrangente.Un vero salvavita!Si potrebbe cominciare con i percorsi cicloturistici vicini alle grandi citta’(Foto 10).

*Controllo della velocita’,per cortesia,siamo seri!

Certamente,bisognera’ rivedere la vecchia segnaletica stradale riguardante la velocita’ permessa ma successivamente è decisivo cambiare il controllo della velocita’ oggi a dir poco risibile:gli autovelox sono tutti ben segnalati dalle varie app in circolazione(Radarbot,Tom Tom Amigo ecc.),lo stesso dicasi  sulla collocazione della Polizia Stradale,per non parlare di segnaletica luminosa senza autovelox(Foto 11 ).Una volta superati questi limitatori,si torna a correre piu’ di prima.Non si tratta di accanimento verso i motorizzati,è il momento di impegnarsi contro chi vuole minare la nostra vita.Siamo certi che l’introduzione al piu’ presto in vettura dell’Event Data Recorder(Regitratore dei dati di evento obbligatori dal 7 1 2029-nei mezzi nuovi dal 7 7 2024 Foto 12) con l’Alcolock (Foto 13 ) e la dotazione ai vigili dell’Autovelox Scout Speed(Foto 14) ridurranno significativamente il numero degli incidenti stradali.

*La visita medica per il rinnovo delle patenti va’ assolutamente modificata.L’autocertificazione della dichiarazione sostitutiva del certificato anamnestico(Foto 15) è ridicola.Lo stato di salute della persona interessata al rinnovo della patente lo conosce solo il medico di famiglia.E’ lui che si deve assumere ogni responsabilita’ in quello che dichiara.

*Distrazione da “cruscotto”.Chi ha oltre i 60 anni ed acquista una nuova auto deve fare un corso presso la concessionaria per conoscere le moderne applicazioni.

*Educazione stradale ai giovani attraverso la bicicletta.Tutto bene!Prima,pero’ è importante che questi acquisiscano in sicurezza l’abilita’ di stare su due ruote.Per tranquillizzare le famiglie ,da anni,la Fci Lazio chiede i CICLODROMI(Foto 16).Niente da fare,si continuano a costruire impianti per gli altri sport ed a noi non rimane che insistere.Con la Fci Lazio è anche il pluri campione del mondo e Campione Olimpico Paolo Bettini(Foto 17).

Rimanendo a disposizione prima della stesura definitiva della Legge sulla sicurezza stradale,inviamo distinti saluti.

Gianfranco Di Pretoro

Federazione Ciclistica Italiana Lazio-Responsabile Piste Ciclabili e Sicurezza

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Roma,28 6 2023