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LA SICUREZZA DEI CICLISTI APPENA FUORI ROMA NON E' UN OPTIONAL PDF Stampa E-mail

LA SICUREZZA DEI CICLISTI APPENA FUORI ROMA NON E' UN OPTIONAL

Preg.ta  Avv. ENZINA FASANO

Presidente della Consulta Cittadina Sicurezza Stradale,Mobilita’ Dolce e Sostenibilita’

Comune di Roma

                                                                Lettera aperta

In occasione della presentazione della Consulta per la sicurezza stradale romana 2024,la nuova Presidente Avv.Enzina Fasano,ha sottolineato di ridurre gli incidenti con azioni concrete.Nessuno,piu’ dei ciclisti,condivide tali affermazioni dopo anni di chiacchiere!

La Federazione Ciclistica Italiana Lazio,attraverso il responsabile PC e Sicurezza Gianfranco Di Pretoro,ribadisce che per avere successo sul fronte degli incidenti stradali è necessario conoscere le problematiche nella sua complessita’.Per ogni pericolo a cui sono sottoposti i ciclisti  sulle strade va’ trovata la soluzione partendo dalle cause piu’ ricorrenti statisticamente(Allegati e Foto da 1 a 6).Tale esigenza,la FCI Lazio,la ripete da decenni agli Amministratori Comunali e Regionali,lo diffonde con tanto di audiovisivi nelle scuole e nelle sedi delle Associazioni Sportive.Purtroppo,il ciclista continua ad essere indifeso.Riuscira’ questa nuova Consulta a togliere l’ansia di essere travolto al libero pedalatore?Noi della FCI Lazio ci siamo!

Non ci sono dubbi che la sicurezza del ciclista la si raggiunge solo con la sua SEPARAZIONE dalla viabilita’ ordinaria(Foto 7).

Nella realta’, le piste ciclabili cittadine e le ciclovie turistiche regionali, saranno sempre scarse viste le numerose richieste dei cittadini.Non rimane che insistere in atti di responsabilita’ fra tutti gli utenti della strada e gli Amministratori delle citta’.Di seguito le proposte della FCI Lazio: come segue:

1 Far capire ai motorizzati che,a torto o a ragione,il ciclista è l’utente piu’ fragile sulla strada. Bisogna insistere con numerose e puntuali Campagne di pubblicita’ attraverso i media ed i mezzi pubblici(Foto 8).

2 Il ciclista,pero’, deve prestare la massima attenzione ai numerosi pericoli cui va’ incontro.

3 La vigilanza sulle strade è decisiva per la riduzione degli incidenti.Non si tratta di accanimento per gonfiare i bilanci Comunali ma tanto rispetto verso le persone piu’ civili sulle strade.Perche’ tanto laissez faire-laissez passer?Dobbiano prevenire gli incidenti anche attraverso l’uso delle nuove strumentazioni(Foto 9)

4 La scarsa manutenzione della strada,in particolare il lato destro prossimo alla banchina(Foto 10),causa incidenti talvolta gravissimi.Non trascuriamola!Foto 11)

   

5 L’abilita’ di andare in bicicletta non si apprende nel cortile scolastico ma sulla strada senza traffico motorizzato.A questo scopo vengono in aiuto i CICLODROMI(Foto 12) .Finalmente,nell’interno dell’anello,i ragazzi sono liberi di scatenarsi come vogliono tranquillizzando le famiglie.Non si capisce perche’ nelle grandi citta’ si insiste sempre con i soliti impianti sportivi trascurando il ciclismo,sicuramente, ben piu’ utile per il futuro di un calcio al pallone.

6 La Federazione Ciclistica Italiana Lazio si è sempre domandata:qual è il limite di intervento della consulta sicurezza stradale romana?Sono interessati tutti i Municipi o solo quelli ai margini del centro storico?

Tutto questo per dire alla Consulta che è giunto il momento di attivare tutti i Municipi per la  messa in sicurezza di alcune strade in uscita dalla Capitale verso gli insediamenti fuori del GRA e le vicine localita’ turistiche come il mare ed i Castelli romani(Foto 13).Attualmente,niente evidenzia ai motorizzati la presenza dei ciclisti.

Nel nord Europa,quando la ristrettezza della carreggiata non permette la classica ciclovia separata dalla viabilita’ ordinaria,si evidenzia in entrambi i lati,la corsia ciclabile disegnata a terra con la collocazione della banda rumorosa e catarifrangente(Foto 14).Questa infrastruttura non limita la carreggiata perche’,in assenza del ciclista,gli automezzi possono invaderla(Foto 15).Di sicuro costa poco,favorisce la realizzazione della rete territoriale ed è un salva vita contro la distrazione imperante e la scarsa visibilita’.

Di questa semplice CORSIA ,la FCI Lazio ne sta’ facendo una battaglia nazionale nella speranza che venga inserita nel Codice della Strada o fatta propria dalle Regioni(Foto da 16 a 18).

  1. CICLISTICA ITALIANA  LAZIO
  2. Di Pretoro

Responsabile Piste Ciclabili e Sicurezza

Roma,23 3 2024

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Allegati n.18