SAVE THE DATE-Consulta Nazionale per la Sicurezza Stradale e la Mobilita' Sostenibile |
SAVE THE DATE-Consulta Nazionale per la Sicurezza Stradale e la Mobilita' Sostenibile
Federazione Ciclistica Italiana Lazio Responsabile Piste Ciclabili e Sicurezza Preg.to FRANCESCO RIVA Coordinatore Consulta Nazionale per la Sicurezza Stradale e la Mobilita’ Sostenibile Preg.ta Dott.ssa RAFFAELA SORI Segreteria Consulta Sicurezza Stradale e Mobilita’ Sostenibile p/c Preg.to Sign. CORDIANO DAGNONI Presidente della Federazione Ciclistica Italiana
SAVE THE DATE-Consulta Nazionale per la Sicurezza Stradale e la Mobilita’ Sostenibile Lettera Aperta Pregiati Coordinatore Francesco Riva e Dott.ssa Raffaela Sori,lunedi’ 17 Giugno 2024 partecipero’ per conto della Federazione Ciclistica Italiana al Save the Date indetto dal Cnel.Non so’ se avro’ la possibilita’ di fare il mio intervento a favore dei ciclisti.Per questo motivo mi permetto di anticiparVi quanto la Federciclismo ritiene decisivo per la sicurezza di chi pedala. Da giornalista e soprattutto da ciclista quotidiano,mi interesso di sicurezza stradale dal 2 Dicembre 1997.Nelle citta’ europee è oramai avviata la politica verso la mobilita’ sostenibile con in prima linea la realizzazione di piste ciclabili.Purtroppo,i cicloturisti ed i ciclosportivi sono lasciati al loro destino nelle strade delle aree metropolitane a causa dello scarso numero di ciclovie,proprio dove il pericolo è maggiore per l’alta velocita’ e la distrazione dei motorizzati.Le statistiche sugli incidenti stradali del 2022 parlano chiaro: Strade Urbane ben 121.818 incidenti con 1.333 morti,quelle Extra Urbane n.35.696 incidenti con 1.531 morti. E’ per questo motivo che ultimamente,il mio impegno,si è concentrato verso le strade in uscita dalle grandi citta’ verso le mete turistiche piu’ appetibili e riconoscere al ciclista lo spazio che merita sulla carreggiata(Foto 1). Purtroppo,le ultime decisioni Governative sulle nuove regole del Codice Stradale e quelle della Cassazione sui controlli Alcolimetrici,ci fanno ancora sussultare di paura.Pagheranno,come al solito,le utenze deboli ed in particolare i ciclisti nelle strade extra urbane.Quando usciamo dalla citta’ verso le nostre residenze o in direzione delle mete turistiche piu’ vicine,entriamo in una bolgia infernale in cui menti impazzite,giovani esibizionisti e persone incapaci, si rincorrono senza curarsi della nostra presenza(Foto 2).Una Nazione civile come l’Italia non deve permetterlo! Perche’ non si mette mano al metodo per il “rinnovo della patente di guida” ?Dichiarare il proprio stato di salute attraverso l’autocertificazione (Foto n.3) è una farsa.Solo coinvolgendo il medico di famiglia si conoscono le reali condizioni fisiche complessive della persona .Siamo certi che questa decisione ridurra’ di molto gli incidenti stradali. Come sempre,noi della FCI LAZIO,insieme ai lamenti,inviamo ,di seguito,le nostre proposte : 1 LA PREVENZIONE. Dovrebbe essere la prima intenzione di un Governo che vuole il bene dei cittadini.Sappiamo benissimo che segnalare o far conoscere dove sono gli autovelox non serve a diminuire gli incidenti.Si rallenta in quel tratto e poi si riprende a correre piu’ di prima.Peggio ancora è la decisione della Cassazione che lascia decidere ai vigili se l’individuo è alcolizzato o no mentre la Commissione Europea obbliga l’etilometro sulle nuove vetture.La confusione regna sovrana!Nelle normative del Codice della strada,infine, si afferma di superare il ciclista ad almeno 1,5 mt.,precisando pero’ “dove le condizioni stradali lo consentano”ovvero raramente vista la limitata carreggiata(Foto 4)delle strade provinciali pedalate da noi ciclisti.Rimarra’ solo una buona intenzione ? Intanto,si dovrebbe avviare una continua Campagna mediatica(Foto 5-6) per avviare la cultura del rispetto fra tutti gli utenti della strada. 2 CONTROLLI PIU’ EFFICIENTI SULLE STRADE ATTRAVERSO LA MODERNA STRUMENTAZIONE. Perche’ tanta ritrosia nel punire gli incivili sulle strade?Desideriamo diminuire gli incidenti stradali e poi lasciamo in magazzino le tecnologie piu’ sofisticate per scovarli(Foto 7).La debolezza su questo argomento sa’ tanto di complicita’ ! 3 PIU’ MANUTENZIONE DELLE STRADE IN USCITA DALLA CITTA’ A causa della sporcizia stradale,delle buche,della banchina maltenuta,dei tombini affossati dopo il rifacimento del manto stradale(Foto 8),non solo si cade a terra ma si muore sotto gli altri mezzi piu’ veloci. 4 CICLOVIE SEPARATE DALLA VIABILITA’ ORDINARIA. Ebbene si.L’unica soluzione per pedalare in sicurezza è costruire le ciclovie separate dalla viabilita’ ordinaria(Foto 9).Gli esperti dicono che il ciclista potrebbe sopravvivere ad un tamponamento solo se la velocita’ dell’auto investitrice non supera i 30 kmh.Nelle strade Extra Urbane i mezzi vanno da 60 a 100 kmh.Solo brividi a pensarci! Bonificando le numerose e direi pericolose Cunette laterali, si potrebbe realizzare la ciclovia senza ridurre la dimensione della carreggiata(Foto 10).Oppure,non è magnifico attraversare le aree verdi pedalando nella corsia asfaltata come in Germania,in Olanda ecc.(Foto 11)? 5 INSERIRE NEL CODICE DELLA STRADA LA “CORSIA OLANDESE ” COLLOCANDOLA SULLA CARREGGIATA e NEL CODICE DELLA STRADA. Come ben si sa’,nel nord Europa,il ciclista ha sempre il suo spazio riconoscibile dagli altri utenti della strada.Su numerose strade italiane,la corsia disegnata sulla carreggiata gia’ è presente(Foto 12) e quindi sarebbe sufficiente completarla con il logo del ciclista(Foto 13).In Olanda, quando la ristrettezza della strada si riduce sotto gli 8 mt., si traccia la corsia colorata(Foto 14) o raramente,soltanto tratteggiata.Queste corsie non riducono la carreggiata perche’ il motorizzato,puo’ invaderle in assenza del ciclista(Foto 15).Tale soluzione, poco costosa e versatile,la continuiamo a proporre ai Governanti per inserire questa soluzione nel Codice della Strada.Ultimamente,in Olanda,in Belgio,in Germania,in Danimarca,tale Corsia, viene delimitata esternamente dalla banda rumorosa,vero salvavita nell’epoca della distrazione(Foto 16-17 ). 6 EDUCHIAMO I GIOVANI ALL’ABILITA’ SU DUE RUOTE Conosco ragazzi di 14 anni che vanno con il motorino senza l’opportuna pratica di aver pedalato.E’ una grave lacuna che si riflettera’ nell’abilita’ di guida futura .Si continuano a costruire impianti per i soliti sport e non si pensa che andare in bicicletta sin da giovani vale piu’ che dare un calcio al pallone.Per vincere la paura della famiglia vengono in soccorso i CICLODROMI,in cui il ragazzo puo’ scatenarsi liberamente lontano dagli automezzi.Un circuito asfaltato di 2.000 metri con tutti i servizi a circa 1.000.000 di Euro(Foto 18).Vi sembrano tanti per un ritorno che fara’ felici i nostri giovani(Foto 19)? Gia’ penso ad un gran numero di CICLODROMI nelle popolose borgate delle grandi citta’!
Federazione Ciclistica Italiana Lazio Responsabile Piste Ciclabili e Sicurezza Allegati n.19 |