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LA STRAGE INTERMINABILE DEI CICLISTI SULLE STRADE PROVINCIALI
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Da: Gianfranco di Pretoro < Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. >
Date: Dom 3 Ago 2025, 23:47
Subject: I: LA STRAGE INTERMINABILE DEI CICLISTI SULLE STRADE PROVINCIALI
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Da: Gianfranco di Pretoro < Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. >
Inviato: domenica 3 agosto 2025 23:42
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Oggetto: LA STRAGE INTERMINABILE DEI CICLISTI SULLE STRADE PROVINCIALI

 

DI PRETORO  GIANFRANCO                                         Roma,3 8 2025                   

Federazione Ciclistica Italiana Lazio

Responsabile Piste Ciclabili e Sicurezza                        

                                                                                         Ill.mo Prof. SERGIO MATTARELLA

                                                                                         Presidente della Repubblica Italiana

                                                                                         Preg.to MATTEO  SALVINI

                                                                                         Ministro delle Infrastrutture e Trasporti

                                                                                         Preg.to FRANCESCO ROCCA

                                                                                         Presidente della Regione Lazio

 

          LA STRAGE INTERMINABILE DEI CICLISTI SULLE STRADE PROVINCIALI

                                                            Lettera Aperta

Signor Presidente della Repubblica Italiana,Onorevoli,l’incidente di questa mattina a Terlizzi in cui sono stati investi 5 ciclisti,ben tre morti,distrugge le famiglie e lascia sgomenti tutta la comunita’ degli appassionati pedalatori.Sono scoraggiato nel mio impegno ventennale per la sicurezza di chi pedala in cerca di liberta’ nelle strade extra urbane.Tutti noi,ciclisti italiani,ci sentiamo abbandonati dalle Istituzioni,una minoranza che non interessa a nessuno.Si pensa solo alle piste ciclabili urbane,mentre per i turisti,per gli amatori,niente,assolutamente niente.Siamo insetti fastidiosi!Solo qualche traccia di ciclovia sporca e rattoppata.Attendiamo una legge che ci vieti di pedalare fuori della citta’ tanto per ricordarci che l’Italia è una Nazione  fondata sul motore.Il Vostro “lasser faire,laissez passer” nei nostri confronti, è vergognoso!

 

Chi sceglie di pedalare verso il mare o verso i monti non è un esibizionista, è semplicemente una persona amante del paesaggio,desideroso ogni tanto di riscoprire il piacere della liberta’,una persona per bene e socievole.

Purtroppo,sulla strada che dovrebbe essere di tutti,vige ancora il regime medievale,il piu’ forte contro il piu’ debole,il motorizzato contro il pedone ed il ciclista(Foto da 1 a 5)!Questa non è l’evoluzione della civilta’ !

 

Continuo a proporVi le iniziative che potrebbero migliorare la situazione :vedi l’intervento sulla buffonata del “Rinnovo Patenti” e quella di chiudere troppo spesso entrambi gli occhi verso chi usa da scellerato lo smart phone mentre guida.Noi ciclisti vogliamo conoscere il numero degli incidenti causati da chi era distratto dal cellulare.Quanto al controllo della velocita’ dei mezzi è sufficiente autorizzare l’uso degli strumenti piu’ moderni.Non si tratta di accanimento verso i motorizzati ma di rispettare la vita degli indifesi,chiamateli pure utenti deboli senza air bag.

 

Vi prego,infine,di prendere in considerazione subito le seguenti iniziative:

 

1 Costruite  le ciclovie separate dalla viabilita’ ordinaria anche coprendo le famigerate cunette laterali(Foto 6-7).

2 Quando la strada è stretta,in Olanda e nel nord Europa,si disegnano sulla carreggiata le corsie ciclabili larghe 1,5 mt.Lo spazio per il ciclista c’è sempre anche nelle strade di 7 mt.E’ dimostrato che riducono gli incidenti verso chi pedala del 25%.Non causano problemi alla circolazione perche’ il motorizzato,in assenza del ciclista ,puo’ invaderle(Foto 8-9).

3 In questi ultimi tempi,proprio a causa della distrazione imperante,l’Olanda,ha deciso di delimitare esternamente la predetta corsia,con la banda rumorosa.Forse,se tale infrastruttura,fosse stata collocata sulla Provinciale 231,l’automobilista si sarebbe ridestato alla guida  ed i ciclisti ancora in vita(Foto n.10-11)!

4 Chi piu’ dei ciclisti nelle strade extra urbane, è esposto a gravi incidenti?Noi,senza protezioni,armati solo di un caschetto,a torto o a ragione,siamo i soliti a farsi male.Chiediamo alle Istituzioni di far capire ai motorizzati la nostra fragilita’.Questo concetto basilare va’ espresso attraverso apposite campagne sui mezzi mediatici come la RAI o nelle vetture pubbliche(Foto 12).

 

Non rimane che attendere fiduciosi le Vostre iniziative per evitare altre tragedie simili a quella odierna.

 

Distinti Saluti.

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